Foto Oscar

mercoledì 12 gennaio 2011

OSCAR IN SERATA

Umana: hai sentito il campanello Oscar? Vieni, ti lascio la porta aperta così aspetti Riccardo!
Oscar: mmm eccolo di nuovo, il suono strano che viene dal muro poco prima che compaiano gli umani... l’umana dal pelo bianco ha detto Riccardo, mi sa che è arrivato il mio umano di riferimento, fammi vedere... oh la porta della tana è aperta! Adesso vado verso la scatola che si muove così vedo se è proprio lui... poi magari mi porta anche a fare un giro giù così prendo due uccellini con una zampata...

Umano: ciao Oscar! Anche oggi sei ad aspettarmi sul pianerottolo?
Oscar: ciao umano! Fatti annusare! Bravo, così... vedi come sono contento che tu sia tornato? La vedi la coda dritta dritta verso il cielo? E guarda come arriccio la punta da una parte e dall’altra... e li hai visti i miei baffi tutti tesi verso di te mentre ti annuso? Ma come son felice che tu sia tornato! Mi porti giù? Giochi? Si mangia? Dormiamo insieme? Aspetta che ti tiro due testatine e mi struscio un poco così ti rimane il mio odore addosso...

Umana: dai venite qui, Riccardo lavati le mani e prepara la tavola mentre io e la zia finiamo di preparare la cena, saluta lo zio che guarda la tv in sala, togliti le scarpe ma prima di lavarti le mani, dammi un bacio, cosa fai in entrata ancora vestito?! Entra e togliti la giacca e appendila , non metterla sul letto in cameretta che il gatto ci va a dormire sopra! E non stare lì sul pianerottolo in ginocchio naso contro naso con il gatto! Dai veloce, entra, che aspettavamo solo te!....
Oscar: ma quanto parla? Ma lo vedi cosa mi tocca durante il giorno quando non ci sei? Ti rcordi quando eravamo da soli nell’altra tana? La calma, il silenzio, io e te da soli...

Umano: allora Oscar, io ti metto il piumino sul letto ma tu non farti beccare, ok?
Oscar: Ma dove vai? Mi sono appena fatto le unghie sul palo con la corda! Sono prontissimo a giocare! Ah ma che bravo! Mi hai messo il pelo caldo sul letto così posso dormire e sentire il tuo odore come ai vecchi tempi! Ricordi... qualcosa che ho avuto o qualcosa perso per sempre?

Poco dopo...

Umana: fermate il gatto che sta per salire sul rpiano della cucina...
Oscar: mmm è odore di pesce che sento? Si, pesce bollito! Di quello buono, speciale! Arrivo! Ah che saltone! Eccomi! Via umana, fammi sentire l’odore...

Umana: Oscar stai indietro, non ti avvicinare al mangiare che mi lasci i peli ovunque!
Oscar: si! È lui! Il mio cibo preferito fra tutti i cibi del mondo delle cibarie! Ora mi sdraio qui e aspetto il momento giusto...

Umana: bravo Oscar stai sdriato lì e lasciami pulire il pesce...
Oscar: ottimo, si è girata... oh! Ma è incredibile! Sono posseduto! La mia zampa ha preso vita e si sposta da sola verso il pesce! I miei artigli si estendono! La zampa è sul cibo! Beh direi che se la zampa ne ha preso possesso e considerato che la zampa è mia, per la proprietà transitiva felina il cibo è mio...

Umana: Oscar stai indietro! No! Non è per te! È il pesce per Riccardo! Indietro ho detto! Non toccare! Togli quelle zampe dal pesce! Qualcuno mi aiuti con questo gatto!
Oscar: Felino, umana, felino! Senta umana, io sono naturalmente portato per il pesce, mi piace e quindi è MIO! E anche la zampa! AHIA! Avete visto? Mi maltratta! Ne siete tutti testimoni! Mi ha copito la zampa con la sua!

Umana: giù le zampe! Stai fermo ho detto! E voi lì dietro invece di ridere aiutatemi! Non riesco a pulire il nasello col gatto intorno! Oscar giù! GIÙ HO DETTO!!!! UBBIDISCI!!! Guarda se mi da retta! È proprio il gatto di mio figlio!
Oscar: e va bene vado giù! Ma solo perchè voglio io! Io volevo solo il pesce, è mio, l’ho toccato, è chiaro che è mio... Ma guarda te! Allora mi mangio le crocchette, ecco....

Umana: avete visto tutti? Avete sentito? Il gatto mi ha mandata a quel paese! Quando fa quel verso vuol dire che mi manda a quel paese!
Oscar: certo! E ti è andata bene! Io ho artigli e fauci temutissime da tutti gli esseri viventi! Non li uso solo per rispetto verso gli anziani quindi considerati fortunata! Volevo il mio pesce io!

Umano: aspetta che gliene metto un pezzetto sul suo piattino vicino alle crocchette così è contento...
Oscar: bravo umano, tu si che mi capisci! Buono questo pesce! Speciale! Altro che crocchette! Come mai brucia? Buono davvero, l’ho già finito, posso averne ancora?

Umana: guarda che ingordo che sei! Tieni, basta che stai bravo...
Oscar: grassie umana! È davvero buono!

Poco dopo...

Oscar: ecco io avrei finito il mio pesce, tu cosa mangi umano? Fammi vedere? Aspetta che salgo...
Umano: mamma, il gatto ti ha fregato la sedia, hahaha
Umana: ma dai! Ha le zampe sporche di pesce! Si sta lavando sul cuscino della sedia! Ha la bocca sporca di pesce! Mi sporca tutto! Fatelo scendere! Ma è un incubo!

Oscar: non è qui per sedersici sopra? E io cos’ho fatto? Vedi che ho ragione? Adesso fammi controllare cosa avete nelle vostre ciotole... intanto mi pulisco, ah che bello, anche dietro l’orecchio, domani piove...
Umano: non salire sul tavolo. Ecco bravo stai seduto. Vuoi vedere il mio piatto? C’è il pesce.

Oscar: ma che schifo! Ma è andato a male! Ma cosa è successo? Allontanalo subito dai miei baffi! Che schifo! Ma cosa mangi? Bleah! Mi devo persino leccare il naso per ripulirlo da quell’odore!
Umano: hahaha ti ho fregato! Ci ho messo il limone! Ci sei rimasto male?

Oscar: che scherzi da umano! Cosa fai con quei dentoni in mostra? Riprenditi un po’ di dignità e taci... lo hai rovinato quel pesce... umani...
Umano: piccolo, ci è rimasto male!

Umana: via dalla mia sedia che devo mangiare... dai Oscar che non ho voglia di andare a prendere un’altra sedia!
Oscar: ma è una congiura! E prima devo scendere da sopra al piano rialzato poi non posso mangiare il pesce poi non posso stare sulla sedia! Se ce l’avete con me ditelo!

Umano: vieni qui, ti tengo sulle gambe, fai sedere la nonna...
Oscar: ehm scusate ma io da qui non vedo nulla! Vedo solo un sacco di gambe umane sotto al tavolo, non mi piace... e cosa guardate in quella direzione? Ah! La scatola luminosa! Lo sapete che è calda? No? Ve lo dimostro.

Umano: ma cosa gli prende oggi? Dove vai Oscar?
Oscar: allora, considerando che la forza di gravità è in opposizione al mio desiderio di salita e che l’altezza della base di arrivo coincide con l’altezza del gomito dell’umano, definito l’angolo d’impatto delle zampe anteriori e la distanza sulla verticale di quelle inferiori, se io imprimo un forza di circa...

Umano: guarda come muove il sedere quando si prepara la salto... hehehe
Oscar: mi aiuta a pensare, stupido umano... prova tu a saltare verso l’alto di una distanza cinque volte superiore alla tua altezza al garrese e poi vediamo se non fai i conti due volte... fatto! E allora chi è l’appartenente alla razza superiore in questa stanza?!

Umano: ma che bravo! Che saltone enorme che hai fatto! Però adesso sposta la coda che ci son le Veline!
Oscar: grassie grassie, modestamente... oh ma da qui si vede benissimo fuori! Guardate c’è un felino sul tetto della casa di fronte! E gli uccellini che volano!

Umano: ma no! Ho perso lo stacchetto! I miei trenta secondi di felcità serale! Togli subito la coda dalla velina mora!
Oscar: lascia stare la mia coda sai! La coda è mia e me la gestisco io! E mi piace gestirla aderente alla scatola luminosa, la parte luminosa attira i miei peli con un solletichino! Ora la muovo così il solletico aumenta!

Poco dopo...

Umano: volete il caffè? Lo faccio io...
Oscar: ottimo, sedia calda appena lasciata, ha detto caffè quindi latte in arrivo...

Umano: no, togli la testa da dentro la tazza, niente latte per te, solo la mattina un cucchiaino altrimenti ti fa male...
Oscar: si, però se mi tratatte così... e questo no e quello no e qui non ci puoi stare e la non ci puoi stare e la coda si muove... ma insomma! E questo cos’è? Ma ha un odore buonissimo! Mi piace!

Umano: ma Oscar! Lascia stare il mio maron glaces! È pieno di zucchero! È come veleno per te!
Oscar: ora basta! Me ne vado! Anzi ora mi diverto io! Questo lo prendo io, tu prendimi se ci riesci!

Umano: mi ha rubato il marron glaces! Maledetto torna qui subito! ‘stardo, se ti prendo!
Oscar: hihihi che bel gioco! ‘stardo un corno, ho una discendenza clamorosaio! Che schifo sto coso che ho in bocca, non sa di niente, ma se lo mollo l’umano smette di giocare con me quindi... VIAAA!!!!

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