Foto Oscar

martedì 8 aprile 2008

La Vecchia

Umano: Ciao Oscar, sei pronto per uscire?
Oscar: Ciao umano, mostra la gamba... bene, ora grattino sul collo... ottimo! E adesso cibo...?

Umano: dai vieni che ti metto la pettorina ed usciamo.
Oscar: NNOOOO!!!! Ma dai! Ma tutti i giorni questa storia! Senti se volevi un cane potevi prendertelo, i felini non vanno a passeggio legati ai loro umani, i felini non seguono il proprio umano a meno che questi non abbia in mano del cibo o desiderino le coccole, i felini non ubbidiscono agli ordini a meno che non sia conveniente per loro!

Umano: dai Oscar vieni qui! Fermo! Non scappare che ti porto fuori! Vieni!
Oscar: Non siamo cani siamo felini! FELINI! Il cane è il miglior amico dell’uomo, l’uomo è il miglior amico del gatto... lo vuoi capire? Tu cacci, io mangio... Capisci!? Tu mi rincorri, io scappo! Tu mi vuoi legare, io mi nascondo! Guarda sul soffitto! Cosa c’è? Un asino che vola! Ooohhh!!!!

Umano: vieni qui piccolo monello! Ma cosa guardi? Cosa c’è sul soffitto?
Oscar: hehehe c’è cascato anche questa volta... via!

Umano: ‘stardo! Mi freghi sempre! Vieni qui!
Oscar: ok ok! Dai violenta il mio orgoglio felino! Legami e portami fuori come un trofeo... vediamo se con la mia presenza riesco a procurarti una femmina di umano così poi mi lasci in pace... magari adottata da una di quelle gattine europee che mi piacciono tanto....

Umano: oh finalmente! Ci voleva molto? Dai pronti attenti e via! Di corsa al parco che poi devo tornare a casa a mettere a posto.
Oscar: pi – pi -ano p – p –er le sc – sc – ale che p – p - oi ca –d – dia – mo – mo

Umano: stai fermo! Mi fai male con le unghiette!
Oscar: umano piano! Il braccio! Mi schiacci i gioielli di famiglia col braccio! AHIA!

Umano: ma cos’hai oggi? Sei davvero noioso!
Oscar: umano, se tu potessi capire la Lingua! Invece mi tocca ascoltare quei suoni innarticolati che emetti! Giusto una decina di parole riesco a capire quando comunichi col tuo felino e padrone!

Umano: oggi ti voglio far conoscere la micia della signora con la casa di fronte al parco, sono molto simpatiche tutte e due. Vedrai che ti piaceranno!
Oscar: andiamo in quel posto verde? Quello con gli uccellini? Quello dove ci sono tutti quegli odori? Bellissimo!!!

Umano: eccoci qui, suono e siamo dentro così ti libero.
Oscar: mmm non è il solito posto questo... sento odore di felino... mmm ma lo sa la felina che arrivo? Sai non vorrei invadere il territorio di una collega...

Umano: ciao Monica! Siamo arrivati! Speriamo bene!
Oscar: ciao umana! Fa sentire la mano, vieni vicina? Felina, anziana, persiana, sterilizzata... mmm speriamo bene... spetta va che già che ci sono ti timbro anche a te...

Umano: vai Oscar, hai tutto il giardino da annusare! Hehehe
Oscar: umano ma lo sai che questo posto verde è tutto marcato da una felina? Io vado, investigo e torno a comunicarti le scoperte. Avanzo piano piano tra le piante e circospetto annuso la zona, perchè la felina è qui, la sento... AHIA! Ma che cavolo di piante sono queste! Pungono!

Umano: guarda come si muove piano e sospettoso... di solito è tutto spavaldo! Che scemo! Occhio alle rose!
Oscar: corpo basso, coda tesa, movimento lento, testa in avanti ad annusare, tastare bene il terreno prima di appoggiare completamente la zampa, cercare copertura per quanto possibile... cosa diceva ancora il manuale del piccolo gattino? Affidarsi all’istinto ma usare il cervello...

Umano: tra poco si incontrano... mi sa che lui ha visto le crocchette di lei...
Oscar: mmm sento odore di cibo... buono il cibo... avevo proprio fame! Eccomi! AAAHHHH!!!!! Un mostro peloso!!! Mi guarda!!! Fermo! Sono fermissimo!

Gatta: FFFFFFFSSSSSSSSSSS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Via di qui piccolo accattone!!! Questo è il mio cibo! Nel mio giardino! Nel mio territorio! MIO!!! TUTTO MIO!!! FFFFFFFSSSSSSSSSSS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Oscar: calma sorella! Calma! Pace e amore! Io qui non ci son venuto, mi ci han portato! Tue anche le crocchette?

Gatta: piccolo monello se non sparisci subito ti faccio a strisce!!! FFFFFFFSSSSSSSSSSS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Oscar: calma sorella, calma! Non essere aggressiva, sono cucciolo io! Guarda mi muovo lento e calmo, non ti sfido e mi sdraio qui per terra...

Gatta: FFFFFFFSSSSSSSSSSS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Fuori del mio territorio! ORA! E lascia stare la mia umana!
Oscar: senti sorella, il mio umano mi ha portato ed il mio umano mi porta via... la tua umana è molto più simpatica di te...

Gatta: FFFFFFFSSSSSSSSSSS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Corri piccolo moccioso, corri o ti faccio nuovo! Fuori di qui!
Oscar: sorella senti mi sto stancando... io sono venuto in pace, mi han portato e fin quando i nostri umani non decidono non posso lasciare il tuo territorio quindi stai serena, pace e amore! Ora mi giro e vado ad annusare il tuo posto verde.

Gatta: meledetto! Mi dai la schiena! Tieni, un zampata! Così impari! Fuori di qui!
Oscar: FFFFFFFSSSSSSSSSSS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Sorella sei anziana e nel tuo territorio per cui ti rispetto, ritoccami la coda e sei storia! Guardami negli occhi, sono piccolo e giocattolone ma ho artigli e riflessi pronti quindi occhio...

Umano: Oscar non farle male ora la portiamo via e tu fai un giro in giardino...
Oscar: umano le va bene che rispetto l’età perchè io la prendevo per il pelo e poi la giravo e poi con le unghie le insegnavo l’educazione e poi...

Gatta: piccoletto ti va bene che mi portano via altrimenti ti facevo vedere! Ti strappavo i peli uno ad uno! FFFFFFFSSSSSSSSSSS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Oscar: FFFFFFFSSSSSSSSSSS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! A te! Ma è così che si manifesta la menopausa? Questa è matta! Ha bisogno di aiuto!

Umano: fai il bravo tu, è casa sua, tu hai fatto di peggio all’expò di Trieste...
Oscar: si ma c’era una femminuccia che mi cercava ed un maschietto pronto a saltarle addosso da cui la dovevo difendere...

Umano: sarà meglio andare a casa, ti riporto un altro giorno così fate amicizia piano piano...
Oscar: mi porti via ed il posto verde? Gli uccellini? L’emozione della caccia? Dov’è la vecchia? Volevo salutarla... ciao Puzzli!!! Noi andiamo a casa! Domani torno!!! Ciao umana! Fammi ancora due carezze che ti lascio l’odore così la vecchia s`incavola ancora di più! hahahaha
Gatta: FFFFFFFSSSSSSSSSSS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Portalo via umano!
VIA VIA VIA!!! Non ti voglio più vedere!!! Piccolo incoscente, maleducato ed arrogante!!!!

Umana: Puzzli li hai mandati via! Ed io che volevo farti fare amicizia!
Gatta: ma secondo te, umana, domani tornano? Perchè quell’incoscente in fondo è simpatico... ma se lo prendo....

venerdì 4 aprile 2008

Oggi niente Oscar

Oggi vorrei scrivere due righe non su di Oscar ma su di una gatta randagia ed il suo cucciolino. Un’incontro fortuito capitatomi proprio ieri sera a Trieste poco dopo una piacevolissima cena con alcuni miei familiari. Stavo tornando verso la mia macchina passeggiando in una di quelle strette strade tipiche italiane quando vedo spuntare da sotto un’automobile, poco più avanti a me, la testa di un gatto. Sporge la testolina bianca e nera da sotto un’utilitaria parcheggiata, guarda a destra ed a sinistra, mi vede e si ferma ad osservarmi. Io la vedo e mi fermo a mia volta in modo da permetterle di attraversare la strada in tranquillità ma lei decide che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio ed aspetta che io mi rimetta in cammino e la sorpassi. La scena mi fa sorridere, penso a cosa avrebbe fatto Oscar in simili condizioni ed il pensiero del mio gatto solo a casa mi fa accelerare il passo. Mentre cammino mi volto a guardare la gatta e la vedo in mezzo alla stradina che guarda sotto l’utilitaria, non sembra minimamente disturbata dal fatto che io mi sia rifermato ormai intanto sono ben distante. Rimane ferma lì qualche istante poi ci ripensa e torna sotto l’auto per spuntarne qualche momento dopo con un frugoletto tra i denti, guarda se arrivano macchine ed attraversa diligente. Mi ha fatto una tenerezza incredibile, l’amore e la delicatezza in quei pochi gesti e lo sguardo orgoglioso del proprio cucciolo che riservava al micetto tra le sue gambe. Dopo aver portato il cucciolo dall’altra parte lo annusa e lo lecca un attimo sulla testa poi velocemente riattraversa e ritorna sotto l’auto. A quel punto siamo un pò di persone a guardare la scena, tutti con il sorriso complice, tutti curiosi ma anche attenti a non disturbarla. La gatta rispunta da sotto l’auto portando tra i denti un altro piccolino, guarda velocemente la strada ed attraversa. A questo punto un’auto spunta da dietro l’angolo ed in un secondo la travolge, lei ed il suo fardello. La scena sembra al rallentatore con tutti noi spettatori che desideriamo non sia vera, con tutti noi che vogliamo vederla alzarsi e continuare il suo compito.# La macchina, probabilmente inconsapevole della tragedia appena causata, continua la sua corsa mentre tutti noi rimaniamo fermi, imbambolati a vedere, a cercare il lieto fine di una brutta storia. Vediamo la gatta muoversi verso il marciapiede dove si trova il suo primo cucciolo, quello che aveva tra i denti non si muove, sembra il peluche perso da un bimbo distratto. La gatta si muove lentamente, zoppicando verso il marciapiede, si vede che è ridotta male, il piccolo le va incontro, lei si accascia di fianco al marciapiede e lo guarda con occhi dolci e tristi. Il micetto la chiama, si porta vicino alla madre, lei cerca di alzarsi poi gli da una piccola musata, una leccatina stentata e cade su di un fianco in posizione fetale con le zampine piegate verso il corpo come quando Oscar dormicchia sul divano. Il piccolo si sdraia di fianco a lei di guardia, noi ci avviciniamo e lui ci sfida e ci soffia, lei è la sua mamma e lui il suo guardiano. Un buffetto col muso ed una leccatina, un estremo atto d’amore di una mamma gatta al suo cucciolino nel suo ultimo istante di vita, il coraggio di un cucciolo di fronte all’incognita della vita ed il suo amore verso la sua mamma, due gesti che hanno meritato, secondo me, di essere raccontati e penso che per una volta Oscar non se ne avrà a male.

martedì 1 aprile 2008

Il salto

Umano: ciao Oscar! Ma quanto miagoli oggi! Hai fame? Eri solo?
Oscar: ciao umano! Ma dove sei stato? Tutto il giorno ad aspettare! Ero qui seduto che guardavo tutto il giorno dall’apertura con l’aria dura per vedere se arrivavi ma tu niente!

Umano: mi sa di si, ti stai tutto strusciando contro di me, che bello quando torno a casa e mi sento desiderato. Fammi togliere le scarpe poi ti do il latte.
Oscar: aspetta che mi faccio le unghiette sulla tua zampa... bravo! Adesso vado a farti vedere che lo faccio anche sul palo con la corda ma non sul mio divano... ecco adesso latte...

Umano: ma che bravo che sei, vedi che impari a non rovinare le cose? Hai fatto il bravo mentre non c’ero?
Oscar: bravissimo! Ho dormito nel lavandino poi mi sono stufato e sono andato a mangiare le foglioline nuove delle piante sulla tavola che sono tanto buone poi mi sono sdraiato sulla scatola luminosa ma non vedevo nulla allora sono andato a giocare con quelle cose che pendono di fronte all’apertura grande di fronte al divano poi mi sono accorto che l’armadio era aperto e allora sono andato a controllare che non ci fossero topi nascosti da nessuna parte poi siccome mi mancavi ho fatto la nanna sul tuo cuscino che sa del tuo odore. Sono stato bravissimo!

Umano: ma Oscar hai fatto un casino pazzesco nell’armadio! E c’è pieno di peli sul mio cuscino!
Oscar: fammi vedere? Si si sono i miei, visto che bravo? Ti sentivo più vicino mentre tu eri lontano! Pensavo mi avessi abbandonato... E per l’armadio te l’ho appena finito di dire, cercavo i topi... cercavo solo di collaborare...


Umano: ci rinuncio... vieni che ti do il latte poi pulisco la lettiera poi mi faccio la doccia e poi pappona grande!
Oscar: lo senti umano? Sta arrivando qualcuno! Proprio qui! Mi sa che arriva qualcuno, fammi annusare la porta... beh io rimango qui di fronte alla porta ad aspettare perche’ stanno arrivando...

Umano: dai vieni che c’è il latte! Vieni! Ma cosa fai di fronte la porta? Vieni, dai!
Oscar: 5, 4, 3, 2, 1.... DDRRRIIIINNNNN!!!!!

Umano: ahh ecco perchè stavi lì! Ma come hai fatto a sapere che arrivava qualcuno?
Oscar: umano non è colpa mia se sei di una razza inferiore... persino i cani sentono quando arriva qualcuno... dai apri alle umane col pelo bianco, su! Tante coccole io!

Umano: ciao! Ma lo sapete che vi stava spettando di fronte alla porta? Vi ha sentite arrivare!
Oscar: sono qui! ‘spetta che vi annuso tanto per vedere se siete cambiate dall’altra volta... ok siete proprio voi... su su, carezze! Forza! Che è tanto che non ci vediamo!

Umane: ma che carino! Ma come sei grande! Ma quanto sei cresciuto! Vieni che ti facciamo le coccole!
Oscar: venite! Entrate! Vedete? Questo è il palo con la corda, questa è la scatola luminosa, questo è il mio divano, questo il tavolo su cui non devo salire con le foglioline fresche e giovani e questo dove sono sdraiato ora il mio tappeto.

Umano: hehehehe ci fa vedere la casa! Ha fatto il giro! Fa proprio come se fosse il padrone di casa!
Oscar: oohhh ma cosa c’è lì? Cosa avete portato? Fammi sentire l’odore... ha lo stesso odore della loro tana... fammi ricontrollare giusto nel caso che mi fosse sfuggito qualcosa..

Umano: mettetevi comode, questa è la vostra camera, finisco di pulire la lettiera e sono da voi.
Oscar: dove andate? Ehm... quella è la mia tana privata, quella che uso quando non voglio stare con l’umano... come mai andate lì? Mmm perchè muovete le cose? Ah ecco cosa c’era qui dietro! Lo sapevo che era vuoto qui dentro! Ma c’è altro pelo di ricambio per il mio umano qui! E che buon odore! BUONO!!!! MIOOO!!!!

Umane: ma il gatto dov’è? Oddio! È nell’armadio! Sta leccando la canfora! Presto tiralo via! Togligli la canfora dalle zampe!
Oscar: uffa! Shto benisshimo! Queshta cosha è mia! La lecco tutta! È buonisshima e mi fa shognare! Quattro umane dal pelo bianco! Shono felisce! Meglio del latte!

Umane: Oddio abbiamo drogato il gatto! AHIA! Ma graffia! Non la vuol mollare!
Oscar: she sci provi ti graffio! MIA! Vedo le lusci e i colori!

Umano: ma dimmi te! Ma cosa fai?! Dammi sta cosa subito altrimenti le prendi! Ecco fatto! Certo che tra tutti... speriamo non si sia avvelenato!
Oscar: felisce! Corro! Tana! Divano! Tavolo! Pappa! Divano! Tana! Shabbietta!

Umano: ma guarda come corre! Mi sa che lo abbiamo drogato al felino! hahaha
Oscar: ora shalto shull’apertura della tana... ecco! Bellisshimo! Un inshetto!

Umano: speriamo non stia male, povero!
Oscar: inshetto mio! Ti piglio! Ah ha! Shei sull’aria dura dell’apertura! Shei mio! Shalto!

Umano: NOOO!!! La finestra è aperta! Fermo! Oscar fermo!
Oscar: l’inshetto vola via! L’inshetto è mio!... OPSSS!!! VVOOOLLLLOOOOO!!!!

Umano: Oddio ho perso il gatto dalla finestra! È volato giù! Fa che sia ancora vivo!
Oscar: AAATTTTEEEEERRRROOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!! Eccomi! Wè che volo! Dove sono? E l’insetto? Dov’è? Però.. mica male sto felino! Và che volo che ho fatto! Ma come mai noi felini non sappiamo volare ma in compenso sappiamo atterrare?

Umano: meno male che sono al primo piano! Arrivo Oscar! O Santo Cielo! Ho appena perso 10 anni di vita!
Oscar: allora io vengo da là, qui c’è un’apertura, ci entro e ritrovo la mia tana... sta arrivando qualcuno... mi nascondo così non mi vede nessuno!

Umano: OSCAR!!! Dove sei!? Vieni fuori!
Oscar: ciao umano! Sono qui! Hai visto che volo!? Allora io ho saltato dove di solito c’è l’aria dura e invece niente... mi son trovato in volo! C’era l’insetto! E poi che buona quella cosa che ho mangiato!

Umano: stai bene?! Vieni qui! Ti sei fatto male? Saranno almeno 6 metri!
Oscar: torniamo nella nostra tana? Ora che mi ci fai pensare non mi sento molto tranquillo qui... e poi sei così stressato che mi sto agitando anche io! Poi mi devo leccare che mi sono sporcato, c’era un sacco sporco lì sotto...

Umano: siamo qui! L’ho trovato! Stupido gatto! Mi fai venire un’infarto!
Oscar: AHIA! Ma sei scemo a tirarmi le zampate sul sedere?! Guarda che mi offendo sai! Sono appena sopravissuto ad un volo nel vuoto e tu mi dai le zampate?

Umano: ora stai buono qui! Ed abbiamo chiuso anche con le finestre aperte...
Oscar: scusate umani ma a me scapperebbe un poco, saranno le emozioni della giornata ma natura chiama... a dopo...