Foto Oscar

lunedì 27 aprile 2009

Oscar Ritrovato

Umano: Ciao Oscar! Ma cosa ci fai sotto il letto? Esci, non vedi che son tornato?
Oscar: Apperò! Allora esisti! Non eri solo un sogno, un’illusione, uno scherzo della mia memoria fallace...

Umano: Ma dai! Non mi riconosci più?! Vieni qui a farti coccolare!
Oscar: umano ti è sembrato il caso di lasciarmi da solo con le umane così a lungo? Dove sei stato?

Umano: dai vieni fuori da sotto il letto che il tuo paroncino preferito è tornato ed ha tanta voglia di farti tante coccole!
Oscar: ti rendi conto, umano, di quante volte il sole sia sorto e tramontato dall’ultima volta che ti sei fatto vivo? Un felino adotta un umano una volta nella vita e quando noi scegliamo i nostri umani lo facciamo con molta cura e non li abbandoniamo più; noi felini sempre lì per i nostri umani, dormiamo quando non ci sono per essere svegli e presenti quando tornate alla tana perchè così fà un compagno di vita, veniamo a prendervi alla porta con la coda dritta perchè siamo felici di riavervi a casa e così facendo desideriamo donarvi un momento di felicità anche se la giornata non è stata delle migliorie la caccia è andata male; noi felini siamo lì per voi quando siete tristi o nervosi così come nei momenti di felicità e vi permettiamo di giocare con noi e di accarezzarci per donarvi attimi di tranquillità e spensieratezza e quando facciamo le fusa è perchè noi sappiamo che hanno un effetto calmante e terapeutico; noi felini manteniamo rispettosamente le distanze ma siamo anche sempre attenti a tutto ciò che ci circonda e siamo dove siete voi pronti ad intervenire.

Umano: ma guarda te se deve fare l’offeso! È stato qui servito e riverito dalle nonne per quasi venti giorni in quello che potrebbe essere considerato come il paradiso dei gatti e fa lo scontroso...
Oscar: È inutile che stai sdraiato e mi guardi fisso, per noi felini è una minaccia guardare fisso negli occhi un altro essere vivente, dopo tanto tempo non sei ancora riuscito ad imparare il linguaggio del corpo... e non strizzare gli occhi, non ci casco, dove sei stato tutto questo tempo? Con chi eri? Quando l’umana dal pelo rosso quando è passata di qui, ho percepito il tuo odore su quello che ha portato alle umane dal pelo bianco, qualunque cosa fosse aveva il tuo odore... lei si ed io no... tradimento! Io ti consiglio di stare in guardia con quell’umana, ha qualcosa che non va, lo sanno tutti che solo i maschi hanno il pelo rosso, non le femmine!

Umano: ma dimmi te! Sono finalmente riuscito a toccarti la coda e tu ti sposti... e dai che inginocchiato così col sedere in aria sembro un sacerdote dell’Antico Egitto al cospetto della statua della dea Bastet!
Oscar: lasciami stare umano! Noi felini non abbandoniamo i notri umani, troviamo sempre il tempo per stare con voi; quando torni dalla caccia e trovi i miei peli sulla scatola del tuo pelo sporco, il mio non è mai sporco, io mi lecco, è perchè quando non c’eri ti ho pensato e ti volevo stare vicino e l’odore del tuo pelo sporco mi fa compagnia; quando non ti senti bene io sono al tuo fianco, resto vicino a te e non mi muovo e non disturbo; quando sei occupato con la scatola luminosa non ti disturbo, mi sdraio vicino a te, magari sulla tua zampa, e ti faccio compagnia perchè io sono un felino e come tale sono sempre presente nella tua vitain modo attivo, noi felini l’esistenza passiva la lasciamo ai cani.
Al contrario dei cani noi felini non ubbidiamo, accogliamo le vostre richieste; noi non prendiamo ordini, acconsentiamo da aavvallare i vostri suggerimenti con accondiscendenza; non ci vedrete mai zampettare scodinzolanti con la lingua fuori di traverso e lo sguardo dipendente e l’occhio lacrimoso perchè noi siamo felini ed il nostro tempo ed il nostro rispetto li concediamo con parsimonia e l’affetto solo a chi sa sa guadagnarselo.

Umano: Oscar se non mi consideri io vado in cucina a mangiare. È inutile che sto qui sdraiato in terra cercando di raggiungerti...
Oscar: E adesso dove vai? Non ho finito! Vieni subito qui! Una delle leggi feline dice che se il felino non va dall’umano, è l’umano da andare dal felino e mai succede il contrario...
Per noi felini gli umani sono i dispensatori automatici di coccole, di cibo e di calore nelle fredde notti invernali nonchè i pulitori della sabbietta; se i cani sono i migliori amici dell’uomo, l’uomo è il miglior amico del felino per cui comportati di conseguenza. E non credere che l’affetto che proviamo per voi sia dovuto ad una dipendenza, non fare mai questo errore, perchè perso un umano ne adottiamo un altro; l’affetto che diamo è una scelta consapevole, il piacere della vicinanza reciproca, lo scambio di calore “umano”, il desiderio di condivisione di spazio e tempo.

Umano: bravo vieni qui e fatti tenere un pò in braccio... vedi che ti piace?
Oscar: E adesso vieni qui stupido umano, vieni qui e fatti annusare, naso contro naso... vieni più vicino che ti tiro una testata in segno di perdono ed amicizia... bravo prendimi in braccio... uffa mi sono scappate le fusa! Ma come si fa a non perdonare un essere come te, così stupidamente inconsapevole... non ci provare più ad abbandonarmi per così tanto tempo sebbene in compagnia delle umane dal pelo bianco... te ne approfitti perchè sai che ho il cuore debole... hai portato la pappa? E il latte? Putzli come sta? Ti ha chiesto di me? I ragazzi del quartiere come stanno? Petronilla l’hai vista? Hai controllato se il topolino di stoffa è sempre sotto il divano? Ecco bravo sotto il collo... ppprrrrrrrrrrrrrr

mercoledì 8 aprile 2009

Primavera per Oscar

Che bello stare nuovamente qui alla finestra! Col caldo l’umano mi lascia di nuovo aperto e posso stare qui a controllare i miei territori dall’alto dei miei possedimenti.
Finalmente vedo di nuovo il cielo senza barriere tra di noi, posso dormire sotto le stelle, posso sentire gli uccellini risvegliarsi, seguire i movimenti degli animali notturni.
Che bello quando l’apertura nel muro rimane aperta, posso sentire l’aria che mi spettina il pelo, il profumo delle feline qui intorno portato dal vento, grazie umano, tutto questo mi amncava e molto... sorge la luna dal tetto...
Che bello quando arriva primavera! I primi caldi, la vita che risorge, si sente il cambiamento nell’aria, il tepore dell’estate alle porte, il corpo che cambia, il pelo invernale che cade lasciando il posto a quello fresco estivo, mi eccita tutto questo cambiamento intorno a me, mi sento più reattivo, pronto alla caccia ed alle spensierate esplorazioni nel posto verde, alle dormite al sole assieme alla saggia Putzli per poi stancamente spostarci all’ombra quando il caldo diventa opprimente.
Oh, guarda! Movimento! Un felino si muove furtivo ed aggraziato nel posto verde di sophia, proprio qui sotto il mio posto di guardia!
Ehi, felino! Ehi! Mi senti!?
Ciao felino, son qui! Guarda in su!
Ecco bravo! Ciao io sono Oscar, e tu?
E lo so che tu non lo sei! Cos’hai capito! Oscar è il mio nome mica una condizione d’essere! Tu come ti chiami?
Come sarebbe a dire come parlo? Parlo felino... posso sapere come ti chiami?
Johnny Dieci Morsi? Che strano nome! E come mai ti chiami così?
Ma dai! Eppure non mi sembri sovrappeso... non si direbbe proprio che possa mangiare così tanto! E dove vai di bello? Cosa fai?
Umana del cibo? E chi sarebbe?
Oh toh guarda! Un altro felino! E un altro laggiù! Eh ma quanti siete?
Vedo che siete proprio tanti... e tutti in fila per cosa?
Ah tutti per l’umana del cibo?
Un’umana dal pelo bianco che distribuisce cibo e coccole? Ma che bello! Sembra il sogno di ogni felino! Fantastico! E cosa vi da come cibo?
Crocchette? Davvero? Ma allora ha trovato la pianta delle crocchette come il mio umano!
Come sarebbe a dire che la pianta delle crocchette non esiste? Se non esiste dove le trovano, come fanno a procurarcele?
Hanno il dono? In che senso?
In effetti il tuo ragionamento ha un suo senso... non tutti gli umani hanno le stesse crocchette e non tutti gli umani danno le crocchette...il mio umano ha più di un tipo di crocchette ed anche una varietà di tipi di umido... quindi lui ha un grande dono per il cibo... anche per il suo direi... senti ma tu conosci Petronilla?
Davvero?! E ci sarà anche lei questa sera con voi?
Viene tutte le sere? Ma se è da prime dell’inverno che non la vedo!
Capisco... beh salutamela tanto... Nerino è davvero un felino fortunato... Eccola! L’umana del cibo è arrivata! Vedo tutti i felini intorno alle sue zampe! Vai altrimenti arrivi tardi e non mangi per colpa mia! Ma siete tantissimi!
È vero, adesso che me lo dici lo posso notare anche io, ci sono anche felini che abitano qui vicino con gli umani... proprio come me... ma come mai mangiano il cibo dell’umana? Devono avere degli umani che non hanno il dono... o il cibo dell’umana deve essere davvero buonissimo...
No no vai pure da solo, io non posso venire, devo fare la guardi al mio umano, dorme, e poi l’ultima volta che sono scesoda qui mi sono rotto la zampina... meglio evitare... ciao buona notte anzi buon appetito, a presto, passa ogni tanto a trovarmi che mi fa piacere... ciao... e ricordati di salutare Petronilla...
Petronilla con il suo faccino tondo come la luna, il suo manto nero come la notte, gli occhi brillanti come stelle, il suo sbuffo sul petto bianco come il latte, la vocina soave e la risata argentea... cos’era? Un rumore... un momento! Questa casa è sotto la protezione di Oscar il Felino! Fammi andare a controllare...
Urka! E questa cosa cosa sarebbe?! Aahhhh!!!! Vola!!! Via!
Ma cosa caspita sarebbe sta cosa? Mmm fatti annusare... piano... ma è proprio brutta! Verde con antenne al posto degli occhi e le zampe lunghe lunghe... fatti annusare... aahhh!!!!
Ma salta! Vol e salta... è più piccola di me... è cibo... si dia il via alla caccia...
... vieni giù dal muro... vieni che Oscaruccio ti aspetta... ottimo al volo! Uffa mancata... sul tavolo di corsa! Lei salta sul divano, perfett, il mio terreno di caccia tipico... ma lei salta di nuovo, sulle tende questa volta, io mi arrampico veloce ma poco prima di prenderla lei si lancia verso l’apertura del muro, non capisce che c’è l’aria dura e vi sbatte contro, cade ma si rialza, io la incalzo ma appena arrivo a tiro lei risalta e si dirige verso la tan dell’umano dormiente ed ignaro, io la rincorro veloce, salto sull’umano evitandogli il viso, lei scarta all’improvviso ed io mi ritrovo, nella foga del momento, a calpestare con le zampe il corpo dell’umano proprio a metà corpo, sento l’umano svegliarsi e dire qualcosa nella sua lingua ma non ho tempo, la bestia, l’intruso, la preda salta verso l’apertura del muro della tana dell’umano, salto ma veniamo fermati dall’aria dura, saltiamo tutti e due per terra, a questo punto l’umano grida qualcosa e poi nel buio della stanza lo vedo venire verso di me ma incontra sulla strada la scatola del pelo sporco, la centra e cade per terra con grande chiasso, la preda salta nuovamente in direzione opposta a prima saltando l’umano a questo punto a terra e dirigendosi verso la lettiera, io l’inseguo, salto l’umano ma è troppo lungo quindi atterro nuovamente circa a metà corpo, lui si piega in due e grida nella mia direzione, capisco che desideri che io acchiappi la bestia intrusa,la inseguo e propio mentre sta per saltare dalla mia lettiera io arrivo di corsa e la prendo al volo anche se per farlo si rovescia la sabbietta... poi felice anche se stanco porto la preda al mio umano ancora a terra e gli lascio cadere l’intruso sul corpo come ringraziamento, l’umano dice qualcosa ma non capisco, immagino ringrazi, salgo sulla sua tana, mi metto vicino a dove tiene la testa per dormire, mi scrollo la sabbia che ho ancora addosso e poi mi sdraio per lavarmi prima di dormire mentre l’umano mi guarda senza dire nulla troppo colpito dal mio gesto altruistico, ciao umano, buona notte, vieni a dormire anche tu che ci penso io a fare la guardia...

martedì 7 aprile 2009

Gioco nuovo per Oscar

Umano: dai Oscar salta! Prendi il bastoncino che ti ha regalato Elisabetta! Lo senti il bastoncino che ti chiama? Salta!
Oscar: dai umano, schiaccia il bottone che il felino salta! Ma secondo te un felino che si rispetti farebbe quello che vuole il suo umano quando lo vuole l’umano?

Umano: ma cosa ti prende oggi? Non ti va di giocare? Gioco giocone? Gatto micione! Tanto pelosone!
Oscar: come mi da suoi nervi quando fa così... ma cosa vuole questo? Rimane delle ore di fronte alla scatola luminosa e poi pretende che il sottoscritto si accenda e spenga a comando quando vuole lui? Ma dimmi te... non sono mica un cane io...

Umano: beh allora se proprio non hai voglia di giocare... allora vado a pulire la lettiera e riempire la ciotola delle crocchette...
Oscar: ... epoi non hai visto che stavo dormendo? Vorrei proprio vedere se lui la mattina lo facessero correre sui divani, appena sveglio poi... prendi il bastoncino... e ora dove sarà?... mah!

Umano: certo che fai una puzza reale! Mai sentita una lettiera così puzzolente!
Oscar: e certo che sarai strano... io non gioco e tu subito a scavare nei miei rifiuti solidi... lasciali coperti, no? Non senti che odore? E se poi arriva un predatore?... umani...

Umano: fatto... vieni andiamo a mettere a rimpinguare la scorta di crocchette...
Oscar: oh... adesso ragioniamo... però prima direi che sarebbe meglio si facessi scorrere l’acqua... perfetto, ora vai di cibo...

Umano: vediamo se così riesco a farti muovere... annusa la crocchetta... bene... adesso...
Oscar: posso confermare la sensazione tatto-gustativa, confermo, l’accendiamo, è una crocchetta... cosa vogliamo fare ora? Le metti nella ciotola così che ioo possa prenderle comodamente e mangiarle fuori?

Umano: giochino nuovo... se le crocchete vuoi mangiare, te le devi guadagnare... funziona così, io le tiro e tu corri a prenderle... vai!
Oscar: ma sei scemo! Non si tira il cibo! Il cibo scappa, si nasconde, trema, si defende ma non si tira!... dov’è! ?... eccola! ... Mia! Gnam gnam...

Umano: bravo! Visto che hai subito imparato? Un’altra!
Oscar: ma non si gioca col cibo!... se non è un topolino... eccola! ... Mia! Gnam gnam...

Umano: via di nuovo! Sotto il divano adesso!
Oscar: ‘stardo! Ma la ciotola no? Mmm questa è un casino! Però se mi sdraio di lato, allungo la zampetta, lunga lunga, uso le unghiette... Mia! Gnam gnam...

Umano: ma bravo! Ed ora dalla sala alla camera... dritta sotto il letto!
Oscar: urka! Questa è andata lontana! Via di corsa! Mia! Gnam gnam...

Poco dopo...

Umano: ma bravo! Guarda quanto movimento che hai fatto!
Oscar: mmm... umano... pant pant... io direi di tornare alla ciotola canonica... pant pant... questo innovativo metodo restorativo non mi sembra proprio a quattro stelle... pant pant... e si fatica... e ho di nuovo sete... e fame... e sonno...

Umano: facciamo così, io ti lascio delle crocchette sparse per la casa così risveglio la tua curiosità ed il tuo istinto predatore, che ne dici?
Oscar: facciamo così, io risvagliato l’istinto predatorio, dormo il giorno e caccio la notte, possibilmente sul tuo letto o meglio ancora sulla tua testa, che ne dici?

Umano: bene vedo che la mia idea ti piace... iniziamo da oggi...
Oscar: bene vedo che hai capito... bravo metti giù la ciotola piena e puoi ritirarti...

Umano: ora ne prendo un decina e le spargo per la casa...
Oscar: ma cosa fai! Sei matto!? Stai seminando crocchete?!

Umano: allora una qui in sala vicino al divano, una in camera sotto il letto, una....
Oscar: questo è scemo... allora quella del divano magiata, quella del letto mangiata,, quella...

Umano: ciao Oscar buona notte
Oscar: ciao umano, grazie del cibo, le ho trovate tutte, dormi bene, io faccio la guardia

giovedì 2 aprile 2009

Oscar abbandonato

Umano: allora ciao Oscar, fai il bravo, ci vediamo tra due giorni. Giochini e mangiare sono presenti, hai Putzli e padrone che si prendono ottima cura di te, direi che sei a posto. Divertiti in giardino e non prendere troppi uccellini.
Oscar: ehm umano, ma non potresti mettermi giù? Odio stare in braccio... che nervoso quando fa così... lasciami, devo andare, non voglio, ho posti da vedere, cose da fare, felini da incontrare, giù subito!

Umano: Un ultimo lungo e vibrante bacino e poi vado. Ciao.
Oscar: E non mi fare quella cosa dietro la nuca che mi vibra tutta la testa... non vedi che i miei baffi si piegano tutti in avanti quando lo fai? Beh non è per il piacere, mi vibra il cervello... che tu evidentemente non hai...

Umano: bene ora vado, ciao Monica ci vediamo tra due giorni e grazie ancora.
Oscar: ottimo appena si gira scappo nel posto verde... certo che sta cosa intorno al collo è davvero fastidiosa, che pruritino! Spetta va che mi do una grattatina e magari riesco pure a toglierlo...

Umano: è già andato in giardino, si vede che gli manco...
Oscar: è ancora in casa, non si è accorto che sono scivolato silenzioso ed agile come un perfetto predatore dritto nel posto verde... hehehehe

Putzli: ciao cucciolo, vieni fatti annusare, hai visto che bel sole? Vieni vicino alla mia cesta che ci scaldiamo le ossa insieme.
Oscar: ciao Putzli, naso contro naso? Sei davvero simpatica! Senti io andrei a vedere se quella famiglia di merli è sempre sul retro... magari ci scappa la pappa...

Putzli: vai ma stai attento, mi aspetto di vederti arrivare con una preda anche per me, nel frattempo io rimango qui a pensare al senso della vita.
Oscar: pensare al senso della vita? Si dice così? Allora noi felini pensiamo al senso della vita il 75% del tempo! Mitico!

Oscar: mmm vediamo... di solito sono sul retro... uno sta di guardia sopra la rete di recinzione, gli altri due beccano qui e là nel posto verde, io arrivo da dietro i vasi di fiori poi passo vicino il muretto, controllo la direzione del vento, annuso per vedere se sento l’odore della loro paura... ci siamo quasi, ora controllo piano piano dietro l’angolo... eccoci! Uccellini miei è arrivato il vostro incubo! Il predatore per definizione, la vostra nemesi!... mi acquatto, sporgo un occhio solo... e finalmente... o porc! Ma non ci sono! Ma è mai possibile? Ma ci sono sempre ed oggi che mi son preparato alla grande caccia non ci sono? E io aspetto... pazienza è il mio nome... che caldo con sto sole... mmm mi sa che non vengono, torno da Putzli... vado da Putzli...
Ciao Putzli, non sono venuti i merli oggi... ma come mai? E pensare che sono stato lì pronto per un sacco di tempo ad aspettarli... dimmi te, per una volta che avevo via libera e non ero dietro all’apertura del muro con l’aria dura... vuoi giocare? Io mi metto dietro i cespugli e tu vieni a cercarmi, che ne dici?

Putzli: ma come parli difficile cucciolo, si chiama finestra non apertura del muro... l’aria dura è il vetro...
Oscar: appunto quello che ho detto io... giochiamo?

Putzli: e poi son vecchia io, devo pensare e per farlo devo stare qui nel cesto e riposare, giocheremo dopo o un altro giorno...
Oscar: ma che barba! Allora adesso annuso tutto il perimetro del nostro territorio per vedere se ci sono stati intrusi...

Putzli: secondo me li trovi... intendo gli intrusi... se ti guardassi intorno vedresti che qualcuno è passato a trovarti
Oscar: è tornato l’umano? Dove!?

Putzli: non l’umano, cucciolo, ci sono i tuoi amici merli...
Oscar: ah ha! Si ma li avevo sentiti... istinto predatorio! Dove sono?!

Putzli: ehm... predatore... se ti giri li troverai nella tua ciotola dell’acqua...
Oscar: Eccoli! Io il predatore, loro, la preda! Li vedo che già tremano all’idea del felino in caccia...

Putzli: a me pare che più che tremare per la paura se la stiano godendo facendosi il bagno... ripeto, nella tua ciotola...
Oscar: piccoli screanzati! Vi faccio vedere io! Che la caccia abbia inizio!

Putzli: ... li hai fatti scappare... predatore...
Oscar: son volati via... e ma come mai?

Putzli: se gli galoppi contro...
Oscar: e mi son distratto...

Putzli: dai vieni qui che ripassiamo la teoria...
Oscar: ‘rivo... uffa... ma che gusto avrà un merlo? Mah!

Qualche tempo dopo...

Putzli: bene, adesso quando li vedi ricordati quello che ti ho spiegato... ora devo riposare anzi pensare...
Oscar: si va bene, io vado in perlustrazione... magari li ribecco e metto in pratica i tuoi saggi consigli...

Qualche tempo dopo...

Oscar: che noia... ho girato tutto il posto verde, sono andato anche in quello oltre il muro, ho controllato i cuccioli di umano che giocavano, ho cacciato quelle piccole cose nere che volano ma ora? Quasi quasi provo a vedere s riesco ad imparare a saltare oltre il posto verde scalando il muretto di metallo trasparente da cui entro ed esco col mio umano... il mio umano! Ma dove sarà? L’ombra del cespuglio ha già toccato il muretto da un po' quindi dovrebbe essere già stato di ritorno... che sia successo qualcosa? Mmm intanto imparo a saltare dall’altra parte poi se nel frattempo l’umano è tornato bene altrimenti mi sa che devo andare a cercarlo...

Dopo vari tentativi...

Oscar: fatto! Son dall’altra parte! E quando si è fuori dal posto verde cosa si fa? Allora vediamo un po'... di solito l’umano va di qua poi si ferma qui vicino queste strisce bianche poi va verso l’altro muretto con un altro posto verde poi sempre dritto fino alle strisce bianche laggiù... eccomi qui... lì c’è il posto verde dove c’è Sophia e dove cado ogni tanto allora questa è la porta ma senza umano non si apre...

Umano sconosciuto: ciao Oscar! Sei caduto dalla finestra anche oggi? Vieni che ti apro il portone, sai tornare a casa da solo o ti devo portare?
Oscar: ciao umano... mi apri? Devo salire dal mio umano, non è ancora venuto a prendermi oggi, sono preoccupato...

Umano sconosciuto: ah ma allora sai la strada! Bravo! Aspetta che suono al tuo padrone... mmm mi sa che non c’è... vuoi venire su da me?
Oscar: mi apri? Il mio umano apre qui, mi apri? Dove vai? Non apri?

Umano sconosciuto: Oscar! Vieni su da noi che aspettiamo che torni il tuo padrone...
Oscar: mmm eppure sono sicuro che era qui che si entra... fammi controllare...

Umano sconosciuto: bravo, entra, lascio la porta aperta nel caso volessi uscire...
Oscar: e ma allora avevo ragione... non è qui che devo entrare... però già che ci sono che faccio? Non controllo tutto? Certo che controllo... bella questa tana... e la lettiera come mai non ce l’abbiamo? Eh? No lettiera no gatti... divano morbidoso... ottimo cucina con acqua corrente... apri l’acqua, dai! Non essere timido... si si apri qui dove tiro le testatine... segui il segnale...

Umano sconosciuto: vuoi le coccole? O vuoi da mangiare? Non ho niente da darti... mi spiace...
Oscar: mmm qui l’ospitalità lascia a desiderare... però un d’acqua non si rifiuta a nessuno.... ora devo andare, il mio umano mi starà cercando...

Umano: vai via? Ciao Oscar, dopo vengo a vedere se ti hanno aperto...
Oscar: ciao umano, mi faccio le unghiette sul tappetino di fronte alla tua tana così ti lascio il mio odore e poi vado giù ad aspettare il mio umano...

Qualche tempo dopo...

Oscar: ma dove sarai umano? Ma non mi apri? Io son qui! Non mi vuoi, mi hai abbandonato! Ho bisogno della lettiera, del mio cuscino preferito, delle mie crocchette, dei miei spazi... del mio umano... ma dove sei?
Umana: Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!! Ma dove sei?! Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!! Vieni fuori!!! Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!!

Oscar: son qui, dove dovrei essere? Sono a casa... ma il mio umano non c’è....
Umana: Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!! Dove seiii!!!!!!!! Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!!

Oscar: sono quiii!!!!!
Umana: eccoti! Ma dove eri finito! Mi hai fatto venire un infarto!

Oscar: ciao almeno tu ti preoccupi per me... il mio umano mi ha abbandonato...
Umana: ma sei tornato a casa da solo! Ma che bravo!

Oscar: quando si ha nostalgia si va a casa, si ritorna a casa dopo il temporale, e non c'è più un nemico al mondo che può farci male: il cane fa le feste a tutti senza più abbaiare, si lascia accarezzare
Umana: Povero! Ti manca tanto il tuo padrone? Cercavi Riccardo?

Oscar: Umano ma perché tu non ci sei? Ma perché non chiami? Se non so tu dove sei, se non so tu dove vai, sono qui vicino a te ma non mi vedi... Parlo di te davvero. Parlo di te lo sai. Nella notte cerco te...
Umana: vieni Oscar che andiamo a casa, non scappare più che mi hai fatto perdere dieci anni di vita dallo spavento, vieni che Riccardo torna presto, domani sarà di ritorno...

Oscar: se l’umano non risponde... beh... andato un umano se ne addomestica subito un altro... siamo o non siamo felini?... Umana tu si che mi vuoi bene! la lettiera è pulita? Le crocchette ci sono? Putzli era preoccupata? Questa notte però dormiamo assieme nella tua tana, vero umana? Io dormo a destra...
Umana: mi dai le testate? Ma mi vuoi bene allora!