Foto Oscar

giovedì 15 luglio 2010

OSCAR E LA FINESTRA APERTA

Oscar: ah! Che bello! Ora mi metto qui e mi faccio un pisolone enorme. L’umana sta per uscire, la tana è vuota, l’apertura nel muro è aperta e l’aria corre libera e fresca, tutto è perfetto per dormire.
Oh! Pensandoci bene, considerando chel’aria fresca arriva prima lassù, quasi quasi potrei salire proprio là dove non posso mai salire quando ci sono le umane e stare al fresco!
Oh! Finalmente! Eccomi qui sopra, se lo sapessero le umane che sono salito qui! Mi fanno sempre scendere! Chissà perchè...? Mi sento già meglio, così fresco, nanna io... ronf ronf...

Poco dopo...

... il topolino nella foresta... scappa... lo rincorro... ci sono quasi... salto e... pres... oh no! Di nuovo! Stavo dormendo! Casco! Aiuto! Mi sento cadere!



Umana: Oscaaarrrr!!! Oscaaarrr!!! Ma dove sei? Oscaaarrrr!!! L’ho lasciato oggi pomeriggio che stava per andare a dormire nel suo solito posto sul letto, non capisco, non riesco a trovarlo... ma dove sei andato a finire? O mio Dio! Adesso arriva riccardo e mi uccide, non l’avrò mica chiuso fuori della porta! Ho perso il gatto! Ma dove sei!? E ora come faccio a dirglielo?
DDRRIIINNNN!!!! DDRRRIIIINNNNNNN!!!!! DDDDRRRRRIIIINNNNNNNNN!!!!!!!
Oh no!!! Si, ciao, vieni su... e ora cosa gli dico? Oscaaarrrr!!! Mi scappa da piangere!

Umana: Ciao... non so come dirtelo, non ti arrabbiare ti prego... ho perso il gatto...
Umano: ehm ciao anche a te ma scusa mamma, in che senso hai perso il gatto!?

Umana: quando sono uscita son sicura di averlo lasciato in cameretta che dormiva o meglio che stava per andare a dormire. Ora non c’è più...
Umano: sei sicura? Ma hai cercato bene? Cerca di ricordare dov’era l’ultima volta che l’hai visto.

Umana: prima di uscire gli ho fatto fare pipì come al solito, lo sai. Lo porto alla lettiera e gli dico pipì e lui la fà poi è uscito dalla lettiera ed è andato in cameretta. Io ho pulito la lettiera poi ho preso la spazzatura e sono uscita di casa...
Umano: e nel frattempo la porta era aperta?

Umana: no era chiusa a meno che...
Umano: a meno che cosa?

Umana: non ricordo se ho messo la spazzatura fuori sul pianerottolo e poi mi son cambiata le scarpe o viceversa...
Umano: mà è fondamentale! Cerca di ricordare...

Umana: non ricordo! Sono troppo preoccupata, non riesco a mettere a fuoco!
Umano: vado a vedere se si è nascosto nelle scale...

Poco dopo...
Umana: allora?!
Umano: niente... fammi ricontrollare la casa... sei sicura che non sia nascosto da qualche parte come al solito?

Umana: sicurissima, controlla...
Umano: vediamo un pò... Oscaaarrrr!!! Allora in camera tua non c’è, in sala non c’è, in cameretta... mamma... ma la finestra l’hai aperta quando sei tornata? O l’hai lasciata aperta prima di uscire?

Umana: ommioddio!!!!! L’ho lasciata aperta! Ho ucciso il gatto! Son cinque piani! Più uno!
Umano: si ma non mi svenire! Se svieni mi sei di poco aiuto, aspetta che guardiamo sotto...

Umana: non posso guardare! Lo vedi? Dimmi che non lo vedi... c’è?!
Umano: stai calma! Non vedo una mazza, c’è l’albero del giardino...

Umana: e chiamalo! Ma se prende l’albero è meglio o peggio?!
Umano: è peggio... Oscaaarrrr!!!

Umana: lo vedi? Risponde? Perchè è peggio?
Umano: non lo vedo, non risponde, se è cascato di qui non credo propio che riuscirebbe a rispondere...

Umana: ommioddio ho ucciso il gatto!!! Chiudo sempre! Una volta che me la son scordatat aperta!
Umano: stai calma che stai male, provo a guardare dal balcone della stanza da letto poi se non lo vedo vado giù dall’Anna e le chiedo di andare in giardino a controllare.

Umana: non ci sono, sono tornati a Milano.
Umano: allora scavalco... la chiamo al telefono e le dico che ho scavalcato per cercare il gatto, non credo che mi sparerà...

Umana: lo vedi dal balcone? Si vede!?
Umano: ma dai! Stai calma che sono già abbastanza agitato, non lo vedo... Oscaaarrrr!!!

Oscar: sono quiiiii!!!!!!
Umana: hai sentito? Era lui?
Umano: pareva di si... veniva da fuori... Oscaaarrrr!!!

Oscar: sono quiiiiiiiii
Umana: è lui...
Umano: si è proprio lui, vado giù... prova a chiamarlo mentre vado giù così lo trovo prima se risponde... intanto chiamo la veterinaria... con un volo di sei piani sarà ridotto male...

Umana: non me lo dire, non ci voglio pensare... Oscaaarrrr!!!
Oscar: soonnnooooo qqquuuiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!
Umano: ma non viene da lì... prova a chiamarlo di nuovo...

Umana: Oscaaarrrr!!!
Oscar: umani! Ma siete sordi!? Aprite! Soonnoooo qqquuuiiii!!!!!
Umano: ma è in cameretta! Prova di nuovo...

Umana: Oscaaarrrr!!! Dove sei!?
Oscar: basta ci rinuncio! Aprite che sono nervosissimo! Faccio un macello quando esco di qui!
Umano: ma è nell’armadio! Cosa ci fa lì dentro? Ma dove sei Oscar?

Oscar: umano meno male che sei arrivato... sono qui! Era fresco e poi il topolino mi è scappato e io sono caduto qui dentro e poi tutto era scuro e poi ho dormito e poi mi chiamavate e poi... beh devo fare pipì, tiratemi fuori subito!
Umano: ma cosa ci fai nel trasportino? Vuoi andare dal veterinario?
Umana: ma è lui! È vivo! Vieni qui, piccolino mio santo! Vieni che ti stringo forte!

Oscar: ehm piano umana che ho la vescica pienissima!
Umana: oh come son contenta che non sei cascato dalla finestra! Pensavo fossi morto!

Oscar: Piano che odio farmi prendere in braccio! Sono cascato dentro la scatola dove mi mettete prima dei viaggi, non sono morto!
Umano: fatti fare due carezze! Meno male, guarda che sudata che ho fatto!

Oscar: Piano che non ho nessuna voglia di essere stretto da due umani impazziti! E poi siete tutti bagnati di sudore e caldissimi! Ora mi tocca leccarmi tutta la sera!
Umana: ma dov’era il mio piccolino!? Ma cosa ci faceva lì dentro il mio piccolino!? Ma come mai il mio piccolino era dentro l’armadio!?

Oscar: umano ma cos’ha l’umana? Demenza senile? Secondo te cosa ci facevo li dentro? Dormivo! E come mai ero li dentro? Mi ci hai chiuso tu dopo esserti cambiata il pelo! Era aperto e l’aria arrivava propio li dentro, sono entrato e mi sono addormentato...
Umano: cattivo, ci hai fatti preoccupare!

Oscar: adesso è colpa mia! Tanto per cambiare! Mi ci chiude lei ed è colpa mia! Ovvio che ci entro, è un luogo buio, fresco e riparato quindi è perfetto per dormire! E poi ho detto di fare piano, mi scappa! Lasciatemi subito! Voglio andare via! Datemi una lettiera!
Umana: dai vieni che ti diamo da mangiare! Che paura che ho preso! Ho perso dieci anni di vita!

Oscar: ero su questa pila di pelo appena pulita e piegata, così perfetta per dormire! Perfetta ma anche poco stabile e quando mi sono mosso son caduto dentro la scatola da viaggio e la roba sopra di me e son rimasto chiuso dentro però ero comodo ed ho dormito ancora solo che poi volevo uscire perchè avevo bisogno di distese verdi e spazio e cibo e.. la lettiera!!!! Devo andare! Scusate... ora mi lascio cadere... scusate, devo andare...
Umano: non mi sembra provato... anzi sembra che sia bello rilassato...lui...

venerdì 9 luglio 2010

FELINI CONTRO ARANCINI 1 - 0

Ieri sera tornavo a casa dopo aver riaccompagnato la mia ragazza, passeggiavo lento perso nei miei pensieri, c’è poca distanza tra casa mia e casa sua ed ho imparato ad apprezzare quel piccolo tragitto a piedi.

Nel viale di fianco al mio ci sono degli alberi di arancio e proprio in questi giorni stanno spuntando i primi arancini verdi, piccole biglie alle quali non so resistere e, come facevo quando ero bambino, amo calciarle forte per vedere dove riesco a farle arrivare.

Lo scopo è di farle arrivare alla fine del marciapiede, fino all’incrocio, ma considerate le mie attitudini calcistiche, normalmente fanno ben poca strada.

Comunque, ieri sera, mentre con le mani in tasca, camminavo guardando il cielo stellato, ho intravisto, con la coda dell’occhio, una di queste biglie verdi, mi son fermato, l’ho osservata come un calciatore professionista osserva il pallone sul dischetto del rigore, il pallone della vittoria, ho lentamente preso la rincorsa, giusto per non dare nell’occhio, ed ho calciato.

Beh, la sensazione è sempre la stessa di quando ero bimbo e normalmente la direzione anche e cioè ovunque tranne che sul marciapiede infatti ho il piede più a banana della storia dell’umanità. Sono talmente incompetente in questo sport che mio padre era uso prendermi in giro dicendomi che lo scopo del calcio era mettere la palla in rete e non tentare a tutti i costi di evitare di infilare la pallain goal. Invece ieri sera il piccolo arancino è volato sul marciapiede, dritto come un razzo, prima volando e poi rimbalzando, ma sempre dritto verso la sua meta finale, l’incrocio!

Lui rimbalzava, pochi metri lo separavano dall’asfalto, lo potevo vedere voltarsi e guardarmi occhieggiando come a dire: - Hai visto? Ci hai messo quarant’anni ma ci sei riuscito, questa sera ti farò dono di un sogno di bambino - ed io già gli sorridevo felice col pugno chiuso pronto a levarsi vittorioso al cielo.

Come ho detto non sono proprio Del Piero ed anche quel tiro dritto, per me, ha la sua importanza, secondo me, infatti, ci sono cose, anche stupide agli occhi degli estranei, che per ognuno di noi hanno la loro importanza, un po’ come sputare il “ciungo” e riuscire a calciarlo al volo possibilmente senza perdere la scarpa o riuscire a fare gol a calcetto balilla al tuo migliore amico che in difesa, trent’anni fa, era il mago della sala giochi o fare un ace al tuo maestro di tennis o fare il sugo e poi portarlo a tua madre che ti fa i complimenti, insomma quelle scemate che quando le facciamo, per un secondo, ci fanno tornare bimbi e ci permettono di respirare nuovamente un po’ di quell’innocente felicità che ci siamo lasciati dietro decenni fa e che ci mette, sul volto, quel sorriso fisso da bimbo scemo che avevamo allora.

Insomma la pallina verde correva felice e veloce lungo il marciapiede quando all’improvviso lo vedo! Un’ombra nera acquattata sotto una macchina, un riflesso argenteo che intravedo per un secondo, poi una coda si muove, il suo volto si gira ad osservare quel curioso ma soprattutto attraente proiettile scuro che rimbalza a poca distanza.

In un attimo è in posizione, gambe davanti piegate basse, petto quasi contro il terreno, sedere leggermente alto come un corridore ai blocchi di partenza, baffi traslucidi tutti tesi verso quello strano coso rotondo che corre proprio lì davanti a lui.

Rimango per un attimo ad osservarlo con un sorriso poi mi rendo conto con orrore che il mio povero piccolo arancino verde non ce la farà, quel mostro arriverà prima che lui possa toccare l’asfalto, quel maledetto predatore ruberà il sogno del rigore ai mondiali, del gol al tuo amico, sarà il sugo bruciato che dovevi portare a tua madre, la scarpa che vola senza aver toccato il “ciungo” insomma quel piccolo batuffolo di pelo nero era diventato all’improvviso il Nemico!

Parto di corsa verso i due ma con i miei quasi cento chili è un po’ come vedere la partenza di una locomotiva diesel, anzi a vapore, io ci provo lo stesso, sprinto ed urlo qualcosa all’indirizzo di quel nero felino randagio sottolineando la sua chiara mancanza di genealogia certa, più che altro cercando di spaventarlo e riuscire così a prendere tempo, a regalare quei pochi secondi a quel frutto acerbo oramai al centro del mio piccolo universo, e invece il felino mi guarda consapevole che per lui mi muovo al rallentatore, aspetta, pretendendo di esserci cascato poi quando sto per crederci, quando oramai son certo di avercela fatta, scatta in avanti.

Con un solo balzo verso la sua preda copre in un secondo la stessa distanza che io ho coperto negli ultimi dieci minuti, ha persino il tempo di lanciarmi un’occhiata, tanto per sincerarsi che il pachiderma rimanga a distanza di sicurezza, poi corre sicuro dietro la pallina verde e... l’agguanta con i suoi artigli! Il sogno di un bimbo ridotto in frantumi come un sottile vetro antico colpito da un pallone! Lo prende con le zampe, lo ferma a pochi metri dalla meta poi lo guarda stupito, lo annusa e salta indietro disgustato, scrolla la zampa con cui l’aveva preso, mi guarda con curiosità e tranquillo se ne va infilandosi in un giardino vicino.

Io continuo la mia corsa perché, come la locomotiva diesel di cui prima, una volta preso l’abbrivio mica mi si ferma così facilmente! Lo rincorro anche se so che non potrò agguantarlo, in realtà non ne ho nemmeno il desiderio infatti mi basta averlo fatto correre via, quando un’anziana signora spunta dall’angolo e mi guarda severa.

Mi dice di tutto, che sono una persona cattiva, che le persone che odiano gli animali come me non meritano nulla, che devo lasciare in pace gli animali, che non devo permettermi di tirare gli aranci acerbi ai gatti, che gente come me vuole prendere i gatti neri per le messe nere, che... non ricordo nemmeno più... la guardo affranto, un sogno rubato, un gatto fuggito, una vecchia inferocita... prendo l’arancino dicendole che quello comunque è mio... poi a testa bassa mi dirigo verso casa tutto triste e sconsolato.

Pochi metri più in là vedo il micio nero che mi guarda passare al sicuro da sopra un albero, l’arancio è ancora nella mia mano... guardo la vecchia ma oramai lei è lontana... riguardo il gatto e prendo la mira, a quella distanza non posso sbagliare... poi lui mi guarda fisso negli occhi e... strizza gli occhi nella mia direzione! Quel bastardo, con un sorrisetto stampato su quella faccia felina che si ritrova, ha anche l’ardire di farmi la strizzatina d’occhi! Non sono tuo amico, bastardo pulcioso sacco di pelo nero!

Abbasso la mano, gli strizzo gli occhi anche io, lui si stira e si accoccola meglio sul ramo, con l’altra mano lo saluto, sorrido tra me e me e vado a dormire.

Sarà anche un bastardo pulcioso sacco di pelo nero ma mi ha battuto su tutta la linea... felini...

giovedì 8 luglio 2010

OSCAR E LA TV

Umana: Oscar cosa fai sulla porta della cucina?
Oscar: umana, le gambette della cosa rotonda in quella posizione mi ricordano la tana, che ne dici di andare a dormire?

Umana: vuoi dirmi qualcosa? Perchè mi guardi così?
Oscar: Controlla che ci siano le crocchette e l’acqua per gli spntuini della notte, che la lettiera sia pulita, togliti le zanne finte, usa la tua lettiera altrimenti mi svegli durante la notte, suggerirei anche di fare il bagnetto come noi felini prima di dormire ma sei umana e quindi di leccarti non se ne parla (di solito usi l’acqua... bleah!) poi cambia il pelo e si va nella tana a dormire.

Umana: ma è presto! Son solo le dieci! Hai già sonno?
Oscar: umana, vieni che ti faccio vedere, segui il tuo felino di riferimento. Tana! Vedi? Mi sono seduto di fianco alla tua tana, significa ENTRACI!

Umana: cosa ci fai in camera? Vieni che finisce il film.
Oscar: secondo te cosa ci faccio qui di fianco alla tana? Ti mostro la via... ma tu invece cosa ci fai lì seduta a guardare la fine del film? Lo potresti guardare dalla tana e comunque lo so che intanto lo sai perfettamente come finisce, vuoi che te lo dico? Lei s’innamora di lui e lui s’innamora di lei ma siccome è un umano è un incapace ed invece di morderla sul collo come dovrebbe la lascia andare via verso l’Europa. Però il fratello di lui, che ne ha morso parecchie sul collo, dice a lui di andare anche lui in Europa dietro di lei. Quello che non capisco è, ma se lui è innamorato di lei vuol dire che lei è in calore inoltre da come si comporta sembra che a lei piaccia lui quindi perchè lei se ne va? E poi se lui è innamorato perchè non miagola forte così che lei capisca subito le sue inequivocabili intenzioni? E poi questa Europa sarà molto lontana dal loro rione? Perchè altrimenti lui non sente più l’odore di lei e non riesce a seguirla e poi magari arriva il bullo di turno e... succede come a me con Petronilla... e poi come mai lei prepara il cibo a lui? Per noi felini è il maschio che procura il cibo... boh! Umani... siete un mistero...

Umana: Hai perso il topino sotto il letto?
Oscar: secondo te, umana, io perdo un topolino sotto il letto? Voglio andare a dormire! Sonno!

Umana: oh guarda Oscar! Lei va via! Prenderà la nave e partirà per Parigi! Ma no! Di nuovo pubblicità!
Oscar: evvai! Veloce umana, denti finti, pipì, cambio pelo, tana... ce la puoi fare prima che ricominci...

Umana: dai che mi cambio, vediamo se riesco a vederlo finire a letto. Se sto dietro a te mi tocca rimanere in piedi tutta la notte a giocare col topo.
Oscar: ma vieni! Si dorme! Come al solito non ha capito nulla ma l'importante è raggiungere lo scopo.

Poco dopo...

Umana: eccoci, ho perso solo qualche minuto del film... tra poco finisce. Vedrai che divertente che è la fine del film!
Oscar: guarda che divertente che è quell’umano coi baffi bianchi! Prende le cose rotonde dal contenitore e le butta nel contenitore con l’acqua! Come faccio io con la pallina! Allora vedi che lo fate anche voi?

Umana: vedi Oscar lei è partita ma lui l’ha seguita a bordo della nave! Che romantico! Ora vedrai che lui le manda il cappello e lei lo riconosce e... zzzzzzzzzz ronf ronf
Oscar: è andata! Ora spetta che finisce questo film poi l’altra umana cambia canale mette quella cosa della porta con quell’uomo con le mosche sulla faccia...

Umana2: Oscar cambio canale, vediamo cosa c’è sull’Uno...
Oscar: eccola che cambia... perfetto, ora le faccio le fusa e parte anche lei...

Umana2: oh che carino, fai le fusa, vieni che ti faccio le carezzine sotto il ment.... zzzzzz ronf ronf...
Oscar: andate! Fantastico! Ora mi guardo l’uomo con le mosche, ci sono sempre dei tipi buffi insieme a lui..

Poco dopo...

Oscar: ehm scusa umana...
Umana: dormi Oscar...

Oscar: ehm umana scusa...
Umana: cosa c’è Oscar, non vuoi dormire?

Oscar: senza offesa umana ma la scatola luminosa è ancora accesa, non riesco a dormire, mi disturba.
Umana: tieni, ti tiro il topolino, gioca da solo...

Oscar: no umana, non è il topolino è la scatola luminosa...
Umana: mmm non ti ho messo le crocchette? Spetta che vado a controllare..

Oscar: ma dove vai? Cosa c’è che non va nella ciotola delle crocchette? Fai vedere?
Umana: ma è piena! Ma cosa vuoi? Torno a nanna...

Oscar: umana cerca di capirmi... la scatola luminosa è accesa...
Umana: ancora? Ma è la terza volta che mi svegli!

Oscar: è almeno la quarta... comunque il problema permane... la scatola luminosa è accesa.
Umana: hai la lettiera sporca? Spetta che vado a controllare..

Oscar: ma dove vai? Cosa c’è che non va nella lettiera? Fai controllare anche a me.
Umana: ora però dormi, la lettiera era pulita, il mangiare e l’acqua erano al loro posto, ora fammi dormire...

Oscar: ma come devo farglielo capire? Eppure sono chiaro quando mi esprimo. Io sono qui che tento d'instaurare una comunicazione e loro niente, nemmeno uno sforzo, davvero non capisco come possono non capire...
Umana: Oscar ma cosa c’è? Perchè miagoli e giri in tondo sul letto!

Oscar: DEVI SPEGNERE LA SCATOLA LUMINOSA!!!!!!!!!
Umana: boh, non ti capisco... io dormo... ciao, buona notte.

Oscar: ci rinuncio... uffa! (sospira...)
Umana: ... mmm ma cosa avrà?! ... LA TV!!!! Ecco cos’era! La TV! Voleva che la spegnessi!

Oscar: da premio Nobel... ha l’intuito di un topo morto in una trappola...
Umana: bravo Oscar! Mi ero addormentata lasciandola accesa!

Oscar: si ma mi ci vuole davvero molta pazienza con voi umani! Dormi va! Buona notte! Mettiti in posizione così mi appoggio con la schiena contro la tua schiena, la testa sul tuo cuscino e le zampe contro l’altra umana, faccia rivolta verso l’entrata della tana e così tutto è sotto controllo... buona notte!

martedì 6 luglio 2010

OSCAR ED IL CALDO

Umano: Oscar ma cos’hai oggi? Sembri giù di morale.
Oscar: ciao umano, fa un caldo pazzesco oggi, mi sudano perfino i cuscinetti delle zampe!

Umano: vuoi fare la pappona?
Oscar: mm anche no, questo caldo mi opprime, mi toglie la voglia del cibo, cosa mi proponi?

Umano: umido di coniglio? O preferisci quello al salmone?
Oscar: davvero umano, non ho fame, abbi pazienza... direi coniglio...

Umano: ho capito che hai caldo ma non vorrai mica mangiare sdraiato su di un fianco sul pavimento di marmo del corridoio! Vieni in cucina come fanno tutti.
Oscar: ma umano, liberati da queste convenzioni, fai volare il tuo spirito, elevati anzi... abbassati e servimi il coniglio qui, ho troppo caldo per muovermi.

Umano: dai vieni che te lo prendo dal frigo così è bello fresco!
Oscar: Ma quanto mi sei simpatico quando apri la scatola fredda! Eccomi!

Umano: ah, vedi che ti piace?!
Oscar: oh che bello questo frescolino che viene da dentro! Non è che ci posso passare qualche ora?

Umano: dai, chiudo che altrimenti prendi freddo e poi ti viene il raffreddore. Vieni a mangiare.
Oscar: ma dico io, finalmente si stava bene e tu mi togli il paradiso? E io rimango qui vicino alla scatola fredda! Non mi muovo!

Umano: ecco, bustina dell’umido aperta, ora prendo il cucchiaino e ti servo.
Oscar: ‘stardo! Lo sai che non resisto quando apri il contenitore dell’umido... ti odio quando fai così, ma io mica mi dimentico della scatola fredda sai!?

Umano: chissà se ti piace col riso... io ci provo... vuoi?
Oscar: oh! E cos’è quella cosa bianca? Sarà mica quel liquido bianco che mi dai ogni tanto, lo hai congelato per farmelo godere con questo caldo?

Umano: dai prova...
Oscar: o per Bastet! Ma che schifo! Ma bleah! Che schifo di roba è? Ma cosa mia dai? Ma sei scemo? No guarda mi mangio tutta la carne e ti lecco tutto il sughetto ma sta roba bianca te la lascio a te... ma ti pare... guarda me ne vado anche scrollando non una, non due ma tutte e quattro le zampe, ricevuto il messaggio? Che schifo! Ora mi devo leccare le zampe per calmarmi! E i baffi! Non ci provare mai più sai! Che schifo! Anche il petto mi pulisco! Tanto per essere sicuri...

Umano: hehehe mi sa che non ti è piaciuto... vuoi l’acqua?
Oscar: cavoli, sei proprio perspicace... ma cosa sono quei cosini bianchi? Uova d’insetto? Ma sono terribili! Mi hai rovinato il coniglio... ho fatto il bagnetto... ora posso mettermi sullapertura del muro a prendere un podi fresco, sembra che con la sera arrivi un podi venticello...

Umano: Oscar, che ne dici se ti accendo il ventilatore? Così ti aria... a me piace tanto...
Oscar: che cos’è quella cosa alta? Sembra il palo con la corda... fammi annusare...

Umano: ti piace il mio ventilatore nuovo? È di quelli a torre.
Oscar: che odore strano che ha! E cos’è quella coda bianca che esce da sotto?

Umano: ora te lo accendo.
Oscar: ma c’è qualcuno qui dentro che vedo uscire la coda da dietro? E queste grate? Fammi vedere se vedo qualcosa? ... Oh mia Bastet! Che paura! Che salto! Ma cos’è quella cosa che vive dentro!?

Umano: hahahaha che salto che hai fatto! Sarà stato almeno mezzo metro!
Oscar: intruso attento che io sono un felino enorme e pericoloso! Sono il terrore di tutte le crocchette della foresta! Ehm.. volevo dire.. di tutti gli animali della foresta! Mi metto di lato sulla punta delle zampe così potrai apprezzare la mia potenza! Guarda, straniero, la mia gobba ed il pelo ritto sulla schiena! Guarda quanto è grande la mia coda! Osserva le mie orecchie tese indietro ad indicare la mia furia!

Umano: ma cosa fai Oscar! Fai il grosso col ventilatore!?
Oscar: stai indietro umano! Ci penso io! Guarda come ci soffia contro! Ed io soffio a lui! FFFssssss!!!! Indietro immonda creatura! Ritorna negli abissi a cui appartieni!

Umano: Oscar, è un ventilatore!
Oscar: indietro umano, questo soffia, ti difendo io!!! FFFFFSSSSSSSS!!!!!!!

Umano: OSCAR!!! E’ il ventilatore!
Oscar: appunto! Indietro che è pericolosissimo! Adesso io mi sposto verso la porta e poi tutti e due scappiamo via! Chiaro umano!? FFFFSSSSS!!!!! VIIAAA!!!!!!

Umano: Oscar? Ma cosa ti ha preso? L’ho acceso per farti piacere, se ti da fastidio te lo spengo.
Oscar: bravo umano, hai fatto bene a seguirmi. Hai visto? Ha smesso di soffiare, ora vedrai che ha capito chi comanda in questa casa e non si permetterà più di essere aggressivo con nessuno dei miei umani! Tsè! Ora fammelo annusare! Giusto per esser sicuri!

Umano: certo che sei strano... prima scappi e dopo torni ad annusarlo... gatti...
Oscar: mmm non sa di niente... ma che animale hai messo dentro? Adesso non soffia nemmeno! Sarà vivo? Sarà morto dalla paura che gli ho fatto? Boh! Fammi veder bene se lo intravvedo tra le grate...

Umano: Oscar dai vieni che ti porto di per spazzolarti.
Oscar: AAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi ha preso! Aiuto! Salta Oscar! Girati in volo! Estendi gli artigli! Attacca!... Umano!?

Umano: Oscar ma sei fuori? Mi fai venire un colpo al cuore se fai così! Ma che salto hai fatto?
Oscar: umano ma sei scemo? Ma ti sembra il modo? Ma cosa ti ha preso per toccarmi mentre avevo tutti i sensi all’erta in caso di pericolo? Ma non sei normale! Mi hai fatto saltare per niente! Con questo caldo! Sei un pazzo! Stavo per farti a fettine!

Umano: o mio Dio! Me la son fatta sotto! Ma cosa ti ha preso?
Oscar: o per Bastet! Mancava poco che spruzzassi dalla paura! Ma cosa ti è passato per la testa? Ma il tuo emisfero destro cosa gli racconta all’emisfero sinistro quando prendi queste decisioni?

Umano: senti, dammi un attimo che mi riprendo e ti porto di a giocare col topolino così ti sfoghi con lui...
Oscar: umano dammi un attimo che mi riprendo poi vado di e mi faccio le unghie sul palo con la corda così mi scarico...

Poco dopo...

Umano: dai vieni a giocare! Prendi il topo! Corri dietro la cordicella!
Oscar: umano, secondo me, onestamente, tu oggi non sei normale! Ma ti sembra che io possa correre dietro ad un topolino finto con questo caldo? Ecco bravo, muoviti tu che io rimango qui sdraiato a guardarti, divertimi...

lunedì 5 luglio 2010

OSCAR E LA LAVATRICE

Ciao umana, cosa fai? Mi sono appena svegliato ed ho fame. Le crocchette sono pronte? E l’acqua? Ora mi mangio tantissime crocchette che sognare di andare a caccia nella foresta mi ha fatto venire una famona enorme! Almeno quattro crocchette me le mangio questa volta e non sto scherzando anzi cinque! E si lo so sono troppe ma quando mi prende la fame...
Mmm ma sento odore di umano qui... del mio umano... ma dove sei? Umano!!! Ma dove sei? Il sole è ancora alto, le gambettte del coso rotondo non sono nella posizione giusta, l’umana deve ancora andare a caccia... ma allora cosa ci fa qui il mio umano?
Ma dove sarà andato a cacciarsi? Eppure percepisco benissimo l’odore del suo corpo... allora vediamo di fare le cose con metodo. Prima si guarda in entrata e s’investiga un eventuale passaggio recente... e qui non ci è passato quindi è ancora dentro la tana. Ora controlliamo nella zona della mia lettiera... e anche qui non c’è stato. Proseguiamo verso la mia stanza della tana delle umane... e anche qui non c’è stato. Non mi rimane che la mia stanza proibita che essendo proibita implicitamente si esclude da sola e allora sarà nella mia stanza dei giochi e anche qui non... aspetta un attimo qui sento il suo odore... lui era qui... seguiamo la traccia... oh! Verso la mia stanza del cibo! Arrivo! Eccomi qui! Ciao uman... ma dove sei? Caspita eppure posso percepirti... sotto il tavolo non c’è, sotto le sedie non c’è, sotto la scatola illuminata non c’è... che sia sul tavolo? Strano di solito non ci sale... oplà eccomi sul tavolo... ma anche qui non c’è... aspetta un minuto... ecco svelato l’arcano! Non c’è’ l’umano ma c’è il suo pelo sporco! Adesso si che ha senso! Infatti sentivo l’odore dall’altra stanza... ha senso... però questo umano... non ha poi un odore tanto male... mi ricordo quando ero piccolo e avevo freddo e mi teneva al caldo nella sua tana e mi veniva sonno subito e dormivo con lui... ecco quasi quasi mi metto sopra il suo pelo sporco e mi faccio un altro pisolino in memoria dei vecchi tempi. Ecco, trovato il posto giusto, proprio qui tra il pelo che mette sulle zampe e quello che mette all’attaccatura delle zampe, ah che bello! Sa proprio di umano maschio, del mio umano maschio! Mi è già venuto sonno...

Poco dopo...
Ehm scusi umana perchè mi manda via? Io sarei interessato a farmi un pisolino proprio qui sul pelo del mio umano, le dispiacerebbe lasciarmi finire in santa pace? No?! Ecco lo sapevo! Ma come son gelose queste umane... ehm scusi ma perchè mette il pelo sporco in quella scatola bianca?
Ecco brava, se ne vada che io devo ispezionare bene questa scatola che non ho mai fatto in tempo a controllarla come merita. Oh ma qui c’è un sacco di pelo sporco e non solo dell’umano! Anche delle umane! Ma che buon profumino di umani che c’è qui! Ma come faranno ad entrare qui dentro? Aspetta va, fammi controllare, entro un attimo e vedo quant’è profondo... beh, insomma, mica tanto, finisce subito, però si sta ben comodi qui tra il pelo sporco dei miei umani di riferimento e poi è così morbido e accogliente, mi piace, ora rimango un po’ qui e guardo il mondo da dentro la scatola bianca...

Arriva l’umana, meglio che mi metto bene indietro e mi nascondo così non mi vede, ora rimango fermo immobile e lei, da buona umana, non si accorgerà di nulla... e infatti non mi ha visto hehehehe ha addirittura chiusa l’apertura ma io la posso vedere benissimo comunque perchè è fatta di aria dura come l’aperura del muro hehehe se noi felini siamo animali superiori ci sarà ben un motivo...
Ora mi schiaccio un bel pisolino anche qui e poi esco e mi mangio le crocchette... almeno sei questa volta... sono in deficit da prima... ma cos’è questo rumore? Come mai la scatola vibra? Mmm beh in fondo non succede niente quindi chi se ne frega! Si si chiama pure umana tanto io mica rispondo, anzi! Mi metto ancora più dentro hehehe. Si continua a cercarmi che io son qui e ti vedo ma tu non mi puoi vedere! Potere felino! Hehehe
Guardala come va in giro a cercarmi, se fosse felina mi avrebbe già trovato, bastava seguire la traccia odorosa ma essendo umana ha dei grossi deficit, poverina. Mmm cos’era sta cosa che mi ha toccato la pelliccia? Acqua!? Ma piove dentro la scatola? Ma se non piove mai nella tana degli umani! Piove a dirotto! Ehm scusi umana, un gioco è bello quando dura poco! Ora si senta libera di aprire questa scatola che all’improvviso mi sento come se dovessi esplorare il mondo e non sentirmi costretto in una scatola con il vostro pelo sporco... umana?! Son qui! Guarda qui dentro non sulla tavola! Allora! Sono qui! Veloce che mi sto bagnando! Ho la coda fracida! Che schifo! Mi sto bagnado la testa con acqua che sa di umano sporco! Allora umana! Apri questa scatola puzzolente!

Umana: Oscar! Dove sei!? Oscar!
Oscar: E sono qui nella scatola! Apri che mi sto bagnando!

Umana: Oscar! Dove sei!? Oscar!
Oscar: Ma sei scema? Sono quiiii!!!!!! Veloce!!!!! Che qui il livello dell’acqua sale!

Umana: oddio Oscar! Cosa ci fai li dentro? Ma sei matto?
Oscar: ehm scusi umana ma non potremmo lasciare discorsi e quesiti a dopo e adesso invece concentarci sull’agire? La vogliamo aprire quest’apertura così che il felino riesca ad uscire da questa trappola umida e puzzolente?

Umana: aspetta che fermo la lavatrice e ti apro! Oddio ho quasi ucciso il gatto!
Oscar: signora, se aspetta ancora un poco metto le branchie. Le comunico ufficialmente che non sono propriamente di buon umore... suggerirei di accellerare i tempi se non le spiace, avrei le zampe in ammollo in un liquido puzzolente che fa le bolle, ho detto tutto...

Umana: vieni Oscar, vieni qui, stai sull’asciugamano che ti asciugo un po’. Poi ti sciacquo per bene che sai di sapone...
Oscar: ehm grazie di avermi aperto umana ma potrebbe spiegarmi il senso di asciugarmi per poi bagnarmi nuovamente? E comunque dopo questa esperienza che, se mi permette, mi sento libero di definire altamente negativa, non credo di avere desiderio di fare ulteriori incontri ravvicinati con l’acqua. Anzi suggerirei di asciugare quanto possible e poi... ooohhhh attezioneeeeee!!!! È la mia coda che sta maneggiando! Ma le sembra il modo?! C’è osso sotto il pelo, mica gelatina! Ma che modi! Si asciuga con calma, con la lingua, non si friziona a quel modo! Certi umani meriterebbero davvero di avere un padrone felino peggiore di me! Ehm scusi dove mi sta portando? No sa perchè io sarei a posto, due lecatine, un po’ di sole e son come nuovo... e no eh! Nonononononononoooooooo non voglio! La vasca con l’acqua no! Si ho capito che ho le zampe palmate ma è per non sprofondare nella neve non per nuotare! Ma dai!!!! E lo sapevo... che giornata da canide! Mi faccia uscire subito da qui! ORA!
No la pancia no! Oddio si vede il rosa della pancia! Che vergogna! Lasci stare la coda! No la lasci stare, no! Ma le sembra il caso di spruzzarmi l’acqua anche sul sotto coda? Era asciutto quello! Anche prima! Pervertita! Brava ora mi tiri su! Ecco era l’ora! Adesso friziona bene il corpo! Non la coda! Ma sei una feticista della coda!? Brrr che freddo! Ora devo andare fuori a scaldarmi al sole, che giornata da canide!! Ce la farò mai a leccarmi tutto? Ho mille odori puzzoni addosso! Che disatro!

venerdì 2 luglio 2010

OSCAR E LA PERFEZIONE

Oscar: ma come mai non è ancora arrivato nessuno? Sono qui che aspetto da quando il sole batteva ancora nella stanza del cibo... adesso è già da un poche il sole batte sulla tana, gli umani
dovrebbero essere tornati dalla caccia. Vado a mangiare due crocchette tanto per stimolare la digestione per quando arriva l’umana dell’umido poi aspetto sul tavolo...

Mmm ma come mai non arriva nessuno? Eppure il coso rotondo sulla parete ha la gambetta lunga dritta in su e la gambetta corta in basso leggermente a sinistra, di solito quando questo accade l’umana arriva... vado ad aspettare dallentrata che è anche più fresco.

Poco dopo.... Cos’è questo rumore? Eccoli! Dev’essere l’umana che torna! Sarà quella dell’umido e dell’acqua o sarà l’umana delle crocchette? Ciaooo sono qui che aspettooooo!!!! Ciaoooooo!!!!!!!

Umana: ciao Oscar! Ma mi hai sentito arrivare? Aspetta che apro la porta!
Oscar: ciaoooo!!!! Ciaooo!!!!! Ero tanto solo e mi annoiavo e poi il sole ha girato e ha scaldato la tana e non dormivo bene e allora sono andato a fare pipì e devi pulire la lettiera e poi ho mangiato ma poco perchè dovevi arrivare e poi aspettavo ma non arrivavi e poi ho dormito sulla tavola ma quando mi son svegliato le gambette nere erano nella posizione di quando arrivi e tu non eri ancora qui e allora ti aspettavo, ciiaaaaooooooo!!!! Ciaooooo!!!!!!! Apriii!!!!

Umana: arrivo, arrivo, dammi un attimo! Ma quanto parli oggi? Ti siamo mancati?
Oscar: ciaoooo!!!! Ciaooo!!!!! Apriii!!!! Sono qui che ti aspetto da tutto il pomeriggio e mi sono annoiato e ho dormito e sono pieno di energie e sono sveglissimo e sono contento che tornate alla tana perchè la caccia è pericolosa e ci sono i predatori. ciiaaaaooooooo!!!! Ciaooooo!!!!!!! Apriii!!!!

Umana: eccoci! Ciao anche a te! Stai attento che mi fai cadere, non mi venire tra le gambe! Ciaooo!
Oscar: ciaoooo!!!! Ciaooo!!!!! Guarda come sono contento di vederti! La vedi la coda dritta in verticale? Aspetta che ti annuso che hai degli odori nuovi. Beh ma se ti muovi! Spetta che ti metto un podel mio odoreaddosso, fammi strusciare contro le tue gambone...

Umana: ma ciao! Ma come sei ciarliero oggi! Ti siamo mancati? Vieni dentro che ti faccio due carezzine.
Oscar: e cosa c’è dentro quei contenitori? Cibo? Fatta buona caccia? Ecco brava gratta sotto il collo, brava... ora tra le orecchie... lato della guancia... brava! Ora struscio la guancia così ti timbro sei di nuovo mia...

Umana: ma come sei coccolone! Vieni che ti do la pappa, vieni.
Oscar: PAPPA? Io capisco il significato di quel suono umano, vuol dire PAPPA! Umido! Cibo! Alimento! Nutrimento! Vettovaglie! Viveri!Vivanda! PAPPA! E quando apri la scatola fredda non ho più dubbi in proposito! Si mangia!

Umana: mi sa che hai tanta famona grande oggi, ecco, vieni, seduto da bravo. Lo vuoi un poalla volta col cucchiaino come al solito o lo mangi da solo dal piattino oggi?
Oscar: umana dammelo con la zampa che così non mi si sporca il pelo del petto nella ciotola..

Umana: sei il gatto più viziato della storia...
Oscar: sei l’umana meglio addestrata della storia felina...

Umano: basta? Adesso acqua? Vieni che ti apro il rubinetto e bevi l’acqua corrente dalle mie mani...
Oscar: si grazie, basta per ora, adesso devo bere... brava apri la fonte, posiziona le zampe... più vicino per favore... così... brava, brava... ma non dovrebbe arrivare l’a’tra umana a questo punto? Se non arriva non pulisce la lettiera ese non pulisce la lettiera non posso usarla e con tutto quello che ho mangiato... ma quando arriva l’altra umana?

Umano: ciao! Sono arrivato! Sono in anticipo oggi!
Oscar: l’umano? Ma non è il suo momento, prima le due umane e solo dopo l’umano... le braccine del coso rotondo non segnano la posizione esatta per l’umano... il mondo ha bisogno di precisione... ciao umano, come mai sei già a casa?

Umano: ciao Oscar, sembri stupito di vedermi, non mi aspettavi? Sono in anticipo perchè poi devo uscire presto...
Oscar: ciao umano, il mondo è perfetto, il mondo è sferico, se arrivi prima dell’umana comprometti la perfezione della sfera...

Umano: lo sai che ogii sono andato bla bla bla... e poi quando bla bla bla... poi sono tornato in ufficio e bla bla bla... ma che fai, vuoi già scappare dal mio abbraccio?
Oscar: umano, sei tornato prima, mi prendi in braccio dopo cena schiacciandomi la pancia, non pulisci la lettiera, mi gratti tra le orecchie che non voglio, parli senza sosta... non è che puoi tornare fuori e tornare dopo l’umana? Tanto per mantenere la perfezione delle abitudini... noi felini siamo abitudinari, sai? La ripetizione di gesti e azioni porta alla perfezione...

Umano: sembri agitato oggi... oh senti, hanno suonato al campanello, sarà la nonna!
Oscar: fammi scendere! Fammi scendere! Il rituale vuole che io sia dalla porta, sdraiato di fronte all’entrata, mostrando finta indifferenza e superiorità affinchè l’umana micopra di attenzioni e coccole al suo arrivo.

Umano: ciao zio! Come stai? Ben arrivato!
Oscar: ciao umano dal pelo bianco! Anche tu sei arrivato... ma l’umana? Non c’è! Ma dove sarà? Coda dritta, benvenuto, annusa la mano, timbra le dita, strusciata contro gamba, bravo, adesso vai di , io aspetto l’umana... qualcosa non va...

Umano: cosa fai per terra? Viani in cucina!
Oscar: umano è una tragedia, non capisci? Ne manca una! Ma non ti sei accorto che manca l’umana dal pelo bianco? O meglio, ne manca una! Ma le sarà successo qualcosa? Un predatore? Ma come farò? E la lettiera chi me la pulisce? Andiamo a cercarla? Aspetta, fammi controllare tutte le stanze nel caso fosse entrata e non me ne fossi accorto...

Umano: oggi il gatto è agitato... cos’avrà?!
Oscar: felino, umano, felino... cosa c’ho! Manca l’umana! Ma insomma, non ve ne siete accorti? Ho controllato tutte le stanze, manca. Ho controllato le gambette nere del coso rotondo, sono state nella posizione giusta per il rientro dell’umana eppure non è tornata, qualcosa non va! E la lettiera è sporca...

Umana: ciao! Scusate il ritardo, mi sono fermata a parlare... ho perso la cognizione del tempo... ciao Oscar! Mi aspettavi?
Oscar: OOHHHHH!!!!! Adesso si ragiona! Ma doveri finita? Ma lo sai che sono tutti qui? Ma insomma! Mi sono preoccupato io! E se ti beccava un predatore? Se torni a casa tutti i giorni con regolarità ci si aspetta che tu rispetti la perfezione delle sane abitudini! E poi la lettiera ha bisogno di essere pulita... Non vedi che la lettiera è sporchissima!? È praticamente impraticabile! È ricoperta di sudiciume! Ho fatto ben... una pipì! Deve essere pulita! Non posso riutilizzarla in quelle condizioni!

Umana: vai pure, adesso è pulita... ma non puoi usarla almeno due volte? Se non vengo a casa cosa fai? Scoppi?
Oscar: aahhhhh!!!! Adesso si ragiona! Ora devo fare il bagentto e siam perfetti!

Dopo poco tempo...

Oscar: adesso salgo sul mobile... eccomi... fammi controllare... il mio umano è presente, le due umane ci sono, l’altro umano è qui, io ho mangiato, bevuto e fatto i bisogni, ho fatto il bagnetto, ora posso dormire... che fatica fare il felino... gli umani stanno mangiando... le gambette del coso rotondo sono nella posizione giusta... tutto è perfetto...