Foto Oscar

venerdì 16 gennaio 2009

Oscar e la nonna

Umana: oddio! Ho lasciato la finestra aperta!
Oscar: Oddio cosa?

Umana: ti prego non saltare sulla finestra che cadi di sotto!
Oscar: O mamma questa corre urlando, ci deve essere pericolo!

Umana: Fermo! Non scappare, stai fermo!
Oscar: è agitatissima! Cosa sarà successo? Io salto sull’apertura, non si sa mai!

Umana: Cosa fai? Fermati! Oddio mi cade di sotto!
Oscar: Aiuto! Ma cosa succede? Non vedo il pericolo! Ohhh! Ma quanto e’ alto qui?

Umana: Preso! Meno male! Che spavento!
Oscar: Ma perche’ urlavi? Dov’è il pericolo?

Umana: brutto Oscar! Mi hai fatto perdere dieci anni di vita dallo spavento!
Oscar: brutto? E perchè? Ma se ero tranquillamente addormentato sulla poltrona, non mi ci sono nemmeno fatto le unghie! Beh... non ora... hehehe

Umana: con te non si può lasciare una porta o una finestra aperta che tu subito... eh!? Non ti è bastato romperti il ditino della zampa una volta?
Oscar: umana devi farti capire meglio... non capisco davvero il tuo linguaggio corporeo... mi arrivi contro urlando tutta agitata e penso che ci sia pericolo e invece non c’è niente poi usi un tono infastidito e la parola “brutto” che teoricamente equivale a dire che ho fatto qualcosa di male e nel frattempo mi accarezzi e mi coccoli! Insomma deciditi, o c’è pericolo o non c’è, o mi brontoli o mi coccoli, non mi lanciare segnali contrastanti che il linguaggio umano è troppo basico per noi felini, rischi di confondermi...

Umana: eh carino! Se continui così io ti porto a perdere, sai?! Non posso mica vivere tutta chiusa...
Oscar:ecco brava umana parla piano e con calma e continua ad accarezzare sotto il collo che mi piace! Vedi? Così ci capiamo...

Umana: ora vado a stirare, stai qui e dormi…
Oscar: ti va di giocare? Mi vorrei muovere un pò, sto sempre fermo qui… anzi adesso ti faccio uno scherzo da felino hehehe

Umana: cosa guardi? Hai visto qualcosa sul soffitto?
Oscar: hihihi ci cascano sempre, il mio umano poi è il re dei creduloni, ci crede talmente tanto che alle volte mi viene il dubbio che veda veramente qualcosa…

Umana: sarà un riflesso o il lampadario…
Oscar: adesso che è distratta scivolo via così non mi trova più quando rinviene dal letargo...

Umana: ma dove sei? Ma come fai a sparire sempre senza farti sentire? Vabbè io vado a stirare che con te perdo tutto il pomeriggio.
Oscar: i miei umani sono davvero mitici, che soddisfazioni per un felino! Spetta va che vado a farle un pò di compagnia altrimenti si sente sola...

Umana: ciao! Ma mi stai sempre attaccato alle gambe, hai paura che vado via e ti lascio solo?
Oscar: ciao! Lo sapevo che aveva bisogno della mia presenza...

Qualche tempo dopo…

Oscar: che buon odore di pulito che viene da questa pila di pelo!
Umana: ti piace la roba stirata?

Oscar: e com’è calda! Quasi quasi mi faccio una dormitina...
Umana: bravo stai sulla sedia ma lascia stare la roba stirata, mi raccomando...

Oscar: mi ha accarezzato, mi vuole certamente invitare a saltare sul pelo pulito, che gentile! Saltino e goduria apocalittica! Sono sul pelo pulito! È bello caldo! Ora dormo qui!
Umana: ma cosa fai! Non vedi che è stirata? Giù subito! Ma dimmi te!

Oscar: e ma allora non ci capiamo... se mi inviti io ci salgo, no? E questa pila di pelo è molto invitante… un pisolino?
Umana: giù subito! Brutto! Appena arriva il tuo padrone!

Oscar: ok, ok! Scendo... ti aspetto sulla tua tana… quante storie… prepara le acciughe…
Umana: e non andare sul letto che ho appena finito di cambiare le lenzuola…

Qualche ora dopo…

Oscar: mmm umana la senti questa sensazione?
Umana: ciao Oscar, ti sei svegliato?

Oscar: ciao umana, senti io mi sento una cosa tutta strana dentro, tu tutto ok?
Umana: ciao cosa vuoi dirmi? Vuoi le carezzine?

Oscar: no umana, niente carezze, fermati un secondo, non senti anche tu questa sensazione brutta?
Umana: ma che carino che sei, mi vuoi proprio parlare questa sera!

Oscar: uffa! Umana vieni via subito, c’è qualcosa che non va, vieni che usciamo…
Umana: dove vai? Vuoi giocare?

Oscar: umana tieniti, è tardi per uscire, incrocia le zampette…
Umana: oscar vuoi gioc… O Signore! Il terremoto! Oddio che paura! Trema tutto! Non aver paura Oscar adesso passa… speriamo…

Oscar: umana è passato, giochiamo?
Umana: vieni qui che sarai spaventato... mi terrorizza il terremoto… vieni che ti accarezzo così ti passa la paura…

Oscar: umana ti batte forte il cuore! Ti faccio quest effetto? Come sei gentile umana… però adesso giochiamo, eh?
Umana: si va bene ti do la pappa poi chiamo Riccardo per vedere se sta bene…

Umana: ciao Riccardo sono la mamma, hai sentito il terremoto?… no, non è Oscar il terremoto, cioè si lo è ma c’è stato pure il terremoto vero, non lo hai sentito?… ah meno male, io ho avuto tanta paura, lo sai che ho il terrore del terremoto… il gatto non ha sentito niente, era in entrata che stava andando in cameretta, a lui importa solo di giocare e mangiare e dormire, se aspetti lui… lo so che gli animali lo sentono prima ma il tuo gatto no… ha voluto solo che lo accarezzassi dopo il terremoto, forse lo ha sentito ed avrà avuto paura anche lui… in che senso pet terapy?… no, non mi sono messa ad accarezzarlo per calmarmi, figurati, dovresti conoscermi… va bene, ciao, a dopo, stai attento, guida piano… ciao…

Oscar: buone le acciughe! Umana occhio che questa sera il terreno farà il bis... non so se ci siamo capiti, vero? Vabbè dai, dormo con te e l’altra umana così non vi spaventate… in mancanza dell’umano tocca fare il maschio a me in questa casa…

giovedì 15 gennaio 2009

Oscar eroe per un giorno

Allora le umane mi hanno lasciato solo, la pappa l’ho fatta, l’acqua l’ho bevuta, ho dormito sul tavolo dove mettono le loro crocchette ora cosa posso fare?
Quasi quasi controllo che sia tutto a posto in casa, mi faccio un giro, mi affilo le unghie dietro la poltrona dove assolutamente non si deve fare e poi mi faccio una dormitina in quel coso dove gli umani si bagnano dopo che hanno usato la loro lettiera... ma dico io, leccarsi no? Certo che alle volte sono davvero strani gli umani, invece di rilassarsi leccandosi preferiscono quella fastidiosissima sensazione di umido sul corpo... anzi visto che ci sono fammi leccare un poco la coda che merita...
Oh! Unghiette arrotate, coda pulita, ora si dorme... ora mi acciambello qui dentro, spetta che mi faccio due giri in tondo per trovare la posizione migliore, ecco ci siamo quasi... ma guarda cosa vedo! Ma mi ero scordato di quel rotolo di carta qui vicino che gli umani mi fanno notare tutte le volte che usano la loro lettiera! È uno dei giochi più divertenti del mondo! Ora faccio felici le umane e gli faccio vedere come sono bravo a tirare via tutta la carta usando una zampa solo, a loro piace tanto! Di solito quando tornano e vedono la carta tutta a terra o sparsa per la casa poi mi parlano per un sacco di tempo poi giocano a rifare il rotolo così che io possa di nuovo giocare a mia volta, basta così poco a farli felici... ho quasi finito pochi giri e posso dormire... ma no! Mi si è srotolato addosso! Spetta và, fammi andare indietro, magari si stacca da sola la carta... mmm sembra di no... e se mi allontano? Proviamo... il posto più lontano è la ciotola delle crocchette, andiamo verso di là... oh! Finalmente si è staccata! Ma guarda che striscia lunga che ha fatto! Sono arrivato proprio vicino la ciotola, le umane saranno fiere di me oggi! Ora però devo dormire che sono un felino stanco...

Ma cos’è che mi ha svegliato? Sento un rumore strano, non sarà l’umana che è di ritorno? Fammi controllare... ma viene dalla stanza della tana delle umane... profilo basso, passo lento, collo lungo, pupilla dilatata, orecchie tese, nervi pronti, l’intruso è mio... o io sono pronto a scappare dall’intruso...
Nella stanza niente ma un rumore strano viene da fuori, da dove posso vedere il posto verde sotto la casa delle umane... non ci fosse la rete gliela farei vedere io a tutti quegli uccellini altro che petto in fuori... ma cos’è quella cosa che zampetta vicino alla mia erba? Un UCCELLINOOOO!!!! Piano Oscar, piano che questo lo sistemiamo, piano...
Allora il piccoletto non si è ancora accorto di me, mangia dal contenitore della mia erba, qui dietro la tenda sono coperto bene, ora mi preparo, zampe davanti basse, muso raso terra in direzione della preda, unghie estese, sedere alto ed ondeggiante, corpo in posizione a molla... piano Oscar, aspetta il momento giusto, osserva la tua preda, calma il tuo cuore, allontana i tuoi pensieri, esiste solo la tua preda, pensa come lui... VVIIIAAAAA! Attacco!!!! L’uccellino si è accorto di me e prova il decollo, lo manco per un pelo. Lui preso dal panico non si lancia fuori dalla rete ma cerca di prendere quota ma con un balzo salto sopra al mobile e ci sono quasi. Lui si accorge di me dietro di lui, senteil mio fiato sul suo collo e allora prova una manovra di disingaggio ma lo spazio è ristretto quasi lo perdo ma con un salto all’indietro riesco a prenderlo con le zampe davanti poi un morso ad un’ala e riesco ad atterrare agevolmente... sono una belva!
Ho preso la mia prima preda!!!!! Mitico! Ma quanto sono bravo!? Bleah che schifo, ma come mai fa così schifo sto uccellino? Oramai ti ho preso, vai ti lascio libero... fai davvero schifo, non sai nemmeno di crocchetta... ma come adesso non voli? Vai dai! La libertà è lì dopo la rete, vedi gli alberelli del posto verde? Sono proprio lì... ecco bravo da quella parte... ma vola no? Fai qualcosa, non stare con quell’ala aperta, eri così veloce prima... bravo ci sei quasi, un salto e sei fuori...
SCHERZAVOOO!!! SEI MIO!!!! Hahahahahahaaha quanto sono felino! Gioco con la mia preda! Vieni qua da Oscarino bello che ti faccio giocare al “Gatto ed il Topo” che ti piace tanto... hahaha
Anzi vieni con me che ti faccio vedere la casa delle umane, poi te le presento anche, non ti secca se ti porto con la bocca vero? Sai com’è, le mani non le ho... qui c’è la lettiera... dai smettila di sbattere le ali, ci sono piume ovunque... qui è dove entrano ed escono gli umani, che fai dormi? Sveglia! Dai ti lascio un po’ per terra altrimenti poi dici che ti voglio male... oh ma ci sei? Sveglia ho detto!
Ops... l’ho rotto... e ora? Proviamo a portarlo nella stanza dei giochi così poi me lo legano alla cordicella come il topo finto e lo continuo a cacciare... che intelligente che sono...
Ma aspetta un secondo... ma la caccia non è il fine è il mezzo con cui si raggiunge il fine cioè... mangiare! E allora mangiamo! Sì ma dove saranno le crocchette?
Mmm beh fuori no perché sono piume quindi non può essere che... DENTRO?! E come si apre sto coso? Proviamo a tirare un’ala... è venuta via ma non vedo crocchette, solo liquido... ma allora è umido non sono crocchette! Via l’altra ala! Evvai! E via una zampa! Oh! Adesso si ragiona! Eccolo l’umido! Gnam gnam! Ma bleah! Che schifo! Ha un gusto davvero... davvero... stucchevole... stufa subito... e ora? Mi sembra logico... lo regalo all’umana per farle vedere come le voglio bene e come sono fiero di essere felino e come sono grato dell’umido che mi dà... che tra parentesi è pure molto meglio di questo...
Ma dove lo posso mettere in modo che lo trovi subito?
Sotto la tana? No...
Nella tana? No...
Dove mangia? No...
Ma certo nelle zampe da casa! Che hanno il suo odore e sono la prima cosa che tocca appena arriva! Ecco bene dentro così non scappa! Ottimo ora a nanna! Che giornatona!

Umana: ciao Oscar sono a casa! Dove sei?
Oscar: è arrivata! Chissà come sarà felice!

Umana: Oddio! Ma cos’è successo in casa! C’è carta igenica ovunque, fino in cucina!
Oscar: hai visto? Sei contenta? Si si proprio fino alla ciotola... bravo, eh?

Umana: ma cosa sono queste gocce rosse sul pavimento? Oddio non ti sarai fatto male, vero? Vieni qua fammi vedere...
Oscar: grazie umana, prendimi in braccio, brava! Carezzine sulla testa! Ma brava! Ma allora ti tiro giù la carta tutti i giorni adesso che so cosa serve per farmi fare le coccole!

Umana: ma cosa sono queste piume?
Oscar: si piume... vedrai che sorpresona!!!

Umana: aspetta che mi cambio, và, che qui mi sa che devo pulire, dove lo hai messo l’uccellino? Speriamo che sia scappato... ma ci sono piume ovunque...
Oscar: allora lui è entrato ed io come una pantera mi sono acquattato e... bla bla bla.

Umana: ma quanto parli? Sei agitatissimo! Fammi cambiare, dai!
Oscar: ... e tentava di volare ma io lo inseguivo e... bla bla bla.

Umana: ma cosa mi vuoi dire? ODDIOOO che schifooo!!! Ma nooo! La ciabatta nnoooo!!!!!!! Mi è entrato l’alluce nell’uccellino!
Oscar: ah ha! L’hai trovato! Vedo che ti piace! Bene, spero di prenderne un altro!

Umana: che schifo! Ma sei scemo a mettermi quel corpo morto nella ciabatta? Tutto spiaccicato... eh ma io ti do via sai! Altro che acciughe! Voli dalla finestra!
Oscar: acciughe!!! Buone! Grazie! Come si vede che sei riconoscente! Si si tienilo pure tu quello, io mangio il pesce...

Umana: pronto Riccardo? Ciao sono la mamma... senti io non ce la faccio più col tuo gatto!... No non mi ha attaccato più con denti ed unghie... no però mi porta la carta igienica per tutta la casa!... Perché ridi? Io son molto seria!... No! Non mi devi portare la carta igienica nuova, devi portare via il gatto!... non sono esagerata! Oggi ha anche preso un uccellino!... come bravo!?... ma che se frega che è il suo primo uccellino, mi ha buttato piume ovunque, sembrava che fosse esploso un cuscino!... non sono esagerata! E poi me lo ha messo nella ciabatta! Capisci!? Nella ciabatta ed io mi son ritrovata l’alluce dentro... NON RIDERE!!!... in che senso mi vuole bene?... ah quando fa così mi vuol ringraziare?... andiamo bene! E meno male che non era un topo!... in letto!? Ma io gli chiudo la stanza!... devo ringraziarlo e far finta di mangiarlo?... ma sei scemo? Non lo farò mai, anzi è già nella spazzatura, altro che ringraziare... guarda non vedo l’ora che tu torni così la finiamo con sta bestia!... ok ciao, si va bene, ciao... ciao... click

Umana: Ringraziare... ma come si ringrazia un gatto? Boh, proviamo...
Ma grazie Oscar! Ma che bravo micio che sei! Hai preso un uccellino! E me lo hai regalato perché vuoi bene alla nonna! E sì! Ora me lo mangio! Guarda che lo mangio, grazie!
Oscar: bene gli è piaciuto, appena posso rifaccio tutto da capo, basta davvero così poco farli felici questi umani!...

martedì 13 gennaio 2009

Oscar dormiglione

Umano: Ciao Oscar, fai il bravo, mi raccomando, ti lascio dalle nonne in vacanza. Vieni che ti do un bacio, già mi manchi. Una decina di giorni e son di ritorno.
Oscar: ciao umano! Lo sai che ho già fatto la numero uno e la numero due? Fatto pappa, rubato il miele, leccato di nascosto il latte dalla tazza dell’umana dal pelo bianco, giocato sulla sua tana dove non devo assolutamente giocare e poi come punizione mi sono preso almeno tre minuti di coccole.

Umano: ti vedo felice! Non è che stai meglio qui che con me, vero? Io ti lascio e tu mi giri per la casa con la coda tutta dritta come se fosse domenica...
Oscar: come mai con la scatola del pelo sporco in mano? Non vedi che non ho la pettorina? Quindi non si parte... e poi basta con tutte queste coccole! Vieni, naso contro naso che ci sentiamo gli odori e poi tieni, ci metto pure una testata dritta sul naso che ti piace tanto però adesso basta, tira il topolino, fai girare il bastone con quella cosa attaccata in fondo, tira la noce con l’alluminio intorno, insomma fammi divertire!

Umano: ciao a tutti! Ci vediamo tra dieci giorni, per Natale! Mi raccomando mamme occhio al nipotino!
Oscar: mmm ma dove va l’umano? Guarda che io non ti seguo, sai? Ti guardo che vai via ma non ti vengo dietro... umana! Ma cosa fai? Chiudi la porta? Ma l’umano è fuori! Umanaaa!!! Guarda che è uscito l’umano! Che stress questi umani, non capiscono mai quello che gli vuoi dire... ho bisogno di due crocchette per tirarmi su di morale... e poi magari anche un pisolino...

Aaahhh! Che pisolone che ho fatto! Ero così stanco dalla notte passata a dormire tra le umane e così stressato dalla partenza dell’umano che avevo davvero bisogno di un bel pisolino ristoratore... spè che mi stiro per bene, schiena arcuata verso l’alto e zampe e unghiette estese poi zampa destra davanti, zampa sinistra dietro, zampa sinistra avanti, zampa destra dietro ed infine zampe davanti in posizione eretta e zampe dietro estese al massimo e schiena arcuata verso il basso con coda dritta, mitico! Acc mi stavo quasi dimenticando... scrollare bene testa e corpo per dare sostanza e pettinare il pelo... ottimo ora mi siedo con la coda a coprire le zampe davanti e penso cosa fare... certo che il risveglio mi fa quasi stancare tanto quanto una corsa... yyyaaaaaooowwwww!!!!!! Oohhh che sbadiglione grande! Mi è persino uscita una lacrimuccia... mmm... leccare zampa destra e pulire musetto, rileccare e pulire occhietto... pioverà? No, direi di no... allora niente orecchio, dietro l’orecchio si pulisce solo prima che piova altrimenti gli umani si confondono... ora ripetere l’operazione dall’altra parte. Certo che fare il felino è un lavorone, se fossi nato cane... bbrrrr che brivido di schifo!!!... comunque se fossi nato cane tutto sto sbattimento per un risveglio mica me lo sarei preso... umanaaa!!! Dove sei? Umanaaa!!! Ma mi avete lasciato solo? E cosa faccio da solo? Oohhh ma mi hanno lasciato la scatola grande grande del pelo pulito aperta! E io ci entro, è chiaro che lo hanno lasciato aperto per me, non vedo altro felino all’infuori di me... mitico! Ma questo è l’albero del pelo degli umani! Ma c’è la pila di pelo! E di quello morbido e caldo anche! Mitico! Ora mi metto qui e mi faccio una dormitina benaugurale, sposto un pò questo, metto a posto questo qui, perfetto, c’è proprio lo spazio per me adesso... ‘notte...
mmm... il topolino dietro l’angolo... corro piano che lo prendo... trovo un albero, lo annuso, è l’albero delle crocchette... fa un rumore strano... Sveglia! Rumore? Ma è la porta! Ma chi sarà!? Io rimango nascosto qui... magari è il mio umano! No non è l’umano i passi son diversi... ma chi sarà?

Umana: Oscar! Ciao! Dove sei? Vieni micino piccino che ti dò un grattino!
Oscar: ahh è l’umana dal pelo bianco... senti come parla, adesso capisco da chi ha preso il mio umano... vergogna! Ora rimango nascosto qui così non mi trova, hehehehe

Umana: Oscar! Ma dove ti sei cacciato? In cucina no, in sala no, sotto i letti no, non sarà mica uscito... oddio ho perso il gatto... ma dove sei? OOSSCCAAARRRRR

Oscar: hehehe non mi trova! Ma che bravo che sono! Io non mi muovo e vediamo se mi trova, hehehe. Muso e corpo appiattini nel pelo pulito delle umane, profilo basso, pupille dilatate, immobile, e chi mi becca?

Umana: nella scala non c’è, ma dove sei? Vieni micio micio! Pappa! Crocchette! Finestre chiuse... uscito non lo sarà di sicuro, prima o poi esce... intanto mi cambio...

Oscar: non mi ha visto! Ha aperto la scatola grande del pelo ma non mi vede... ora esco... proprio mentre si cambia il pelo... hihihihi
TAAA DDAAAAA!!!!!!!!! Eccomi!

Umana: aaaaahhhhhh!!!!!!! Ma che paura! Ma che ci facevi nell’armadio? Ma come hai fatto ad entrare? Ma ti ho chiuso dentro tutta la mattina? Mi hai fatto preoccupare! Brutto!

Oscar: brutto? Perchè? Brutto vuol dire che ho fatto qualcosa di male... ma io ho solo dormito... umani... dai vieni che ti do una testata... ma no! Prima naso contro naso che devo marchiarti con il mio odore! Ecco brava! Ora testata! Brava! Vedi che ci riesci se t’impegni?
Io mi sento tutto pieno di energie, lo sai? Giochiamo? Ho dormito tutta la notte e tutta la mattina, adesso mi ci vuole del movimento, giochi con me umana? Tira il topolino! Muovi il bastoncino! Dai veloce che mi sta montando un’agitazione! Ah ha! Ho capito! Mi muovi le zampe davanti per stimolarmi apposta! Ma allora ti faccio un agguato! Mi metto dietro la porta così non mi vedi e appena passi... zac! Ti agguanto! Brava vieni verso di me... bene così... mi preparo con il sederino in alto, lo faccio ondeggiare bene... ci siamo... via!

Umana: ahia! Ma cosa fai! La caviglia no! Ahia! Non usare le unghie e i denti! AAAHHHIIIIAAA!!!!!

Oscar: e adesso via! Veloce come un giaguaro!

Umana: ma dove vai? Se ti prendo!

Oscar: via di corsa verso la sala! La sala è chiusa e allora via verso la cucina! La cucina finisce subito! Mi giro in corsa salendo sul muro e poi corro in camera, salto sopra la tana delle umane e poi mi lancio contro il muro e lo uso per rimbalzare sotto la tana e torno indietro, scanso l’umana che tenta di prendermi ma è troppo lenta e di corsa vado verso la porta, mi giro di scatto e torno dall’umana lenta e mancandola di un soffio e corro nella camera dei miei giochi, salto sulla poltrona, ci salgo sopra ben in alto e salto sopra la tana piccola da qui salto sopra la scatola luminosa e poi sopra al mobile alto ed una volta lassù mi lascio andare in un volo finale a peso morto di nuovo sopra alla tana piccola e lì giaccio privo di fiato e di energie ma tanto, tanto ma proprio tanto felice ed esausto... sono senza fiato ma una cosa la so molto bene, ho bisogno di crocchette, di acqua e soprattutto di tanto sonno, che bello essere felini e liberi di correre e saltare! Manca solo l’umano a render perfetta la giornata... mmm ma non è odor di acciughe che sento uscire da quel contenitore? Sveglia umana! Veloce che ho fame! Si mangia!

Umana: pronto Riccardo? Ciao sono la mamma, senti ho un problema con Oscar... mi fa paura, sembra impazzito... no certo che lo tratto bene, sono anche uscita a comprargli le acciughe fresche... allora, è stato nascosto dentro l’armadio tutta la mattina poi quando sono tornata non mi è venuto incontro come fa di solito quando ci sei tu comunque quando l’ho trovato è uscito e mi salutata come al solito poi sono andata in camera a cambiarmi e quando sono tornata in cameretta per prendere le borse della spesa mi è saltato addosso con unghie e denti... si si proprio unghie denti... no no non giocava, erano unghie e denti! Comunque ho cercato di allontanarlo ma come mi sono abbassata è fuggito come un razzo in giro per tutta la casa, come se cercasse di scappare terrorrizzato... ma no che non l’ho picchiato! Non sono nemmeno riuscito a toccarlo!... e lo so che è strano... insomma è corso per tutta la casa poi è saltato persino sull’armadio in cameretta e da lassù si è lanciato sul letto e adesso è lì con lo sgaurdo fisso su di me e col fiatone ed è immobile, che faccio mi avvicino? Io ho paura... come giocava?! Era terrorizzato!... Scoppio di energia? E se chiamo un veterinario che venga a vederlo? Per precauzione... fai presto tu ma io ho paura e se mi aggredisce?... Come chi! Il tuo gatto!... Perchè ridi? Guarda che questo pesa nove chili, mi fa a strisce!... Secondo me non è normale che faccia così... sarà comunque se lo rifà io chiamo il veterinario e poi tu te lo vieni a riprendere... scoppio di energia... va bene ciao, si ciao ciao, va bene, ciao...Oscar secondo me hai bisogno di uno psicologo...

Oscar fa nuove amicizie

Oscar: Ciao Putzli, anche oggi son qui a tenerti compagnia ed a controllare che tutto sia in ordine nel Posto Verde, il nostro territorio! Facciamo naso contro naso, dai! Che bello quando vengo qui, ci sono tante cose da fare, insetti da inseguire, uccellini a cui fare la posta, muretti da saltare per poi andare in giro, è davvero bellissimo.
Putzli: Ciao Cucciolo, come sempre sei il benvenuto, il Poste Verde, come lo chiami tu, comunque, sia chiaro che è e rimane sempre casa mia non il “nostro territorio”. Ad ogni modo mi fa molto piacere vederti, porti quella fresca boccata di gioventù e spensieratezza che riscalda il cuore. Mi casa es su casa... se e quando lo dico io...

Oscar: ma come mai sento odore di felino? Voglio dire, come mai sento odore di un felino forestiero? Che non son io e non sei tu?
Putzli: forse perchè di qui ne passano molti la notte quando io e te non ci siamo, sono quelli liberi.

Oscar: intendi quelli selvaggi?
Putzli: no intendo quelli liberi, quelli che non aspettano le crocchette del loro umano ma si procurano il cibo da soli, quelli che rinunciano al caldo di una tana come la nostra preferendo la libertà nonostante debbano pagarla con le condizioni avverse e le insicurezze che offre loro la vita che hanno scelto.

Oscar: mmm nemmeno un piccolo servo umano? Non dico un umano adorante come abbiamo noi ma uno servile quanto basta?
Putzli: no, niente, solo alle volte un umano gentile che liberamente sceglie di condividere il proprio cibo con loro ma altrimenti niente, la libertà prima di tutto.

Oscar: mitico! Che vita avventurosa! Quasi quasi parto e vado con loro anche io!
Putzli: hehehe quasi quasi è meglio che rimani qui, noi non siamo portati per quel tipo di vita, siamo stati baciati dalla fortuna dalla nascita.

Oscar: sarà ma magari un girino me lo faccio per vedere se ne trovo uno.
Putzli: buon viaggio allora, ciao e non ti allontanare troppo che poi i nostri umani mi fanno impazzire con i loro richiami.

Oscar: ciao allora! Io vad... wè ma questo chi sarebbe? L’hai visto?
Putzli: parli del diavolo e spuntano le corna...

Oscar: hey tu! Piccolo furfante nero! È inutile che ti nascondi dietro il cespuglio vieni fuori che ti ho visto!
Nerino: ... ciao... ?

Oscar: Salve! Io sono Oscar Honeymoon, discendente di XXX e XXX e tu invece chi saresti?
Putzli: ussignur...!!!
Nerino: beh io sarei... Filippo... mmm mi sa che secondo il tuo modo di vedere le cose io sarei Filippo dei Randagi del Cortile di Fronte anche se gli amici mi chiamano Nerino. La mia mamma si chiama Briciola dei Randagi del Cortile di Fronte e il mio papà, beh ci sono solo due gattoni che girano di qui, Fedro e Rossano, quindi se non è uno è l’altro... su questo punto la mamma ha le idee un pò confuse.

Oscar: ah! Andiamo proprio bene! Pure il figlio di Fedro a rubarmi il posto adesso... E cosa ci fai nel nostr... ehm nel territorio di Putzli?
Nerino: beh ho scoperto che qui c’è un’umana che lascia troppe crocchette per la vecchia e allora ogni tanto passo a finirle... non sia mai che diventino vecchie e senza gusto...
Putzli: cucciolo io non sono vecchia, io sono saggia e le crocchette non sono troppe, te le lascio apposta. Vieni qui vicino e fatti vedere, sei cresciuto tanto nelle ultime settimane...

Oscar: ma come mai non me lo hai mai detto a me? Eppure non mi sembra di essere piccolino... e poi non dargli confidenza... ti porta via il cibo...
Putzli: tu sei cresciuto a vista d’occhio ma te lo dicono tutti appena ti vedono, lui ha solo la sua mamma quindi non fare il geloso, nonna Putzli ha spazio nel cuore per tutti i suoi cuccioloni. E adesso fate amicizia o vi sculaccio, chiaro?

Oscar: ... mmm... va bene... amici?
Nerino: ... seee, ok... amici... naso contro naso?

Oscar: beh ora non t’allargare, amici, maschiamente amici, niente naso contro naso, qua la zampa.
Nerino: yo! Brother! Give me five!

Oscar: ma sei scemo?! Ma come parli?! Parla come mangi... e no, non con la bocca piena...
Nerino: scusa, i miei amici del Cortile di Fronte... comunque amici, mi sei simpatico.

Oscar: ma di fronte a cosa?
Nerino: di cosa parli?

Oscar: Cortile di Fronte... di fronte a cosa?
Nerino: a questo posto, alla Saggia...
Putzli: okkio!

Oscar: ma senti, una curiosità... mentre mangi le crocchette... ma dimmi... conosci Petronilla?
Nerino: gnam gnam... si si... gnam gnam... bone queste!... gnam gnam...

Oscar: sono le mie... Oscar special dal mio umano... vai avanti... Petronilla...
Nerino: ah si... Petronilla... beh mi piaceva tanto anche a me ma io sono un cucciolo, lei cercava il Gattone, non so se capisci, il Ras del Quartiere, lei voleva il fisicone... ed allora è scoppiato un casino nel cortile, Fedro si è pestato con Rossano (si chiama così perchè è rosso non perchè il di dietro sia rosso...) e Rossano le ha date di santa ragione a Fedro ma poi Fedro ha lavorato Petronilla ai fianchi e sai... lui sa raccontare bene le storie... e allora Petronilla... ma so che c’era un altro, un tipo forestiero, un fighetto che aveva fatto colpo su Petronilla ma poi il Dandy, come lo chiamiamo noi, non si è fatto più vedere e Petronilla è letteralmente cascato nelle zampe di Fedro. Sai come sono le femmine, quando partono, partono... si sconnette il cervello e via! ... e poi piangono... come dice la mia mamma...

Oscar: ma... ma... e Petronilla? Dov’è? L’hai vsta di recente?
Nerino: no, mi spiace. Ma sai, conoscendo Fedro e Rossano, penso che si sarà andata a nascondere... sai, i maschi grandi fanno la caccia a noi cuccioli per ucciderci per poi riprovarci con le nostre mamme... capisci a me... per cui le mamme furbe spariscono e si nascondono... la mia mamma mi ha nascosto bene ma i miei fratelli... zac! Tutti andati...

Oscar: il prezzo della libertà...
Nerino: in che senso il prezzo della libertà?... no penso che sia questione di... come si dice Putzli?
Putzli: selezione naturale, si dice, selezione naturale...

Oscar: ma allora Petronilla si è andata a nascondere per paura di essere uccisa dai maschi?
Nerino: ma certo che sei duro di testa... ma nooo!!! Si è andata a nascondere per nascondere i suoi cuccioli...

Oscar: CUCCIOLLIIIII!!!???? Oh Bastet sorreggimi...
Nerino: mmm ma la conosci bene? Non è che... ma aspetta un attimo... ma allora... può essere?... ma nooo! Ma sei tu il forestiero di cui si parlava tanto! Ma lo sai che lei ti ha cercato ed aspettato tanto? Ma dov’eri?

Oscar: in vacanza ero, in vacanza dalle umane dal pelo bianco...
Nerino: vacanza? Che posto è la vacanza? E che umane dal pelo bianco? Ma di cosa parli? Io alle volte non ti capisco proprio...

Oscar: la odio! Odio tutti! Anzi no! Per me è come se fosse morta, non esiste più, è il fantasma del passato che mi ha traghettato nel futuro adulto per poi sparire nell’oblio...
Putzli: non dire così Oscar, parli da felino tradito... L’amore è amore anche se tradito, se ami qualcuno puoi solo o continuare ad amare o finire di amare ed iniziare ad odiare, il sentimento si trasforma, non si distrugge, lo dice la prima legge del romanticismo felino, quindi non dire, a causa del tuo sentimento ferito, che adesso la ignori, che per te, ora lei è nessuno, ma dì piuttosto che pur ferendoti con la sua presenza, lei continua a farti battere il cuore.

Oscar: nessuno può trattarmi così, le ho regalato il cuore e le avrei regalato l’anima ma lei ha solo saputo rovinare tutto portando la vergogna su di me...
Putzli: Non c’è nessuna vergogna nell’amare e se anche ti prendessero in giro, un giorno, pensa, chi è il più forte? Colui che ama nonostante tutto o colui che ama solo quando vince? Lei è là che ti guarda da lontano e si è vero, è andata con un altro, ma in cuor suo sa che tu l’ami e lei ama te. È questa la tua vittoria.

Oscar: vittoria... mai vittoria fu più inutile e triste...
Putzli: Sii triste per non avere il suo corpo ma sii felice per avere il suo cuore e forte dei suoi sentimenti e non odiarla, l’odio è un sentimento da umani, noi siamo felini, siamo superiori all’odio, noi siamo animali superiori e come tali non capiamo l’odio, non saremmo amici degli umani e soprattutto dolci antagonisti dei cani se fosse un sentimento nostro, noi siamo felini, noi amiamo e perdoniamo.

Nerino: giusto Saggia Putzli, noi siamo felini, non odiamo e tu caro amico tradito, non ti abbattere, lei ti vuole davvero bene, solo aveva bisogno di... di... insomma ci sono cose che noi cuccioli non capiamo ma so che lei ti vuole bene anche ora, me lo ha detto...
Oscar: grazie Putzli, grazie amico mio ma il mio cuore in questo momento è colmo di tristezza anche se non riesco a non amarla. In verità spero proprio di rivederla perchè il dolore della sua perdita è superiore al dolore dell’orgoglio tradito, grazie per essermi vicini e scusa Nerino se ho fatto il fighetto... mi viene naturale... come direbbe Samanta...

Oscar e la grappa al mirtillo

Mmm le umane dal pelo bianco stanno mettendo il pelo pulito del mio umano dentro la scatola che uso come tana… mi sa che l’umano tra poco arriva e mi porta via di nuovo. Nuovamente un sacco di tempo dentro quella scatola rumososa che si muove e mi sballotta di qua e di là, cavoli mi ricordo ancora di quella volta che ho fatto la pipì dalla paura... che vergogna! E già ma allora ero un cucciolo...

Qui bisogna far qualcosa, adesso appena arriva il mio umano mi nascondo sotto la tana delle umane e così col cavolo che mi prende... hehehe

Eccolo! Spetta che prima di nascondermi vado a salutarlo altrimenti dopo non mi dà le crocchette, non che gli voglia particolarmente bene, sia chiaro, lo faccio solo per il cibo. Ciao umano! Via umana prima io! Ciao! Son qui, vedi la coda alta verso il soffitto? Datti un tono ed usa l’ermeneutica del linguaggio felino... vabbè dai vuol dire la tecnica dell’interpretazione del linguaggio felino, no? Alle volte sei di un’ignorante! Bravo vedi che se t’impegni ce la fai? Ecco, una carezza sul collo, adesso prendimi in braccio, bravo! Adesso naso contro naso! Ma bravo! Vedi che impari! Ma bleah! Lavarsi i denti la mattina no? Lo sai che naso contro naso mi porta per forza ad annusare la tua mefitica bocca mattutina! Comunque... adesso vieni che mi dai il lattino che mi manca tanto e le umane non me lo danno e a me piace però mi danno il pesce che tu non mi dai e allora siamo pari ma però (non si dice ma uso il jolly della licenza poetica quindi va bene uguale) visto che sei qui correggi l’errore e adesso mi dai il lattino, si bravo, così, grazie...

Alle volte dirgli una cosa e fargliela capire sono due lavoroni impegantivi al massimo e poi pretendono di guidare il mondo gli umani... mah! Slurp buono il latte! Ora finisco presto presto e mi nascondo bene... hehehe

È inutile che chiami, umano, non vengo, lo so che mi vuoi mettere il guinzaglio e poi mi metti nella gabbia e poi si parte con la scatola rumososa, non vengo e basta!... mmm ma cos’è questo rumore? ‘stardo! Il giochino bello! Quello che scappa mentre lo rincorro, quello che mi fa girare sul letto! Non resisto! Basta! Non vengo e basta! ... Arrivoooo!!! Dov’è!? Datemi il giochino! Eccolo! Mio mio mio mio!!!!!

Che bello quando corro in tondo sulla tana grande dietro al bastoncino! Mi piace tanto! Ancora! Ecco lo sapevo! Adesso mi prende in braccio, cosa che tra l’altro io odio, e poi mi mette il guinzaglio e poi via... mmm come mai mi bacia così tanto? Boh! Non mi mette nemmeno il guinzaglietto... cosa c’è sotto? Questo oggi mi frega, ultimamente si è fatto furbo, che abbia sangue felino in corpo?…

Mmm ma come mai prendi la scatola del pelo e non prendi me? Zampe coperte… ciao… carezzina sulla testa… aria colpevole… ma questo se ne va! Ma umano dove vai? E io? Io non vengo? Guarda che io mi offendo sai! Anzi ti do la schiena e me ne vado a lavarmi sulla tana delle umane… vediamo un po’ se viene… no no questo sta andando proprio via e mi lascia qui… umano! Ma dove vai se il felino non ce l’hai? Guarda che io qui spacco tutto sai! Urka! Ma questo è andato! Umana scusi mi potrebbe aprire la porta? Sa il mio umano è andato via ed io andrei un pò con lui… per non essere di troppo disturbo, eh, che ne dici umana? Apri? Mmm questa non apre… vediamo se almeno le crocchette ci sono… che quello si è scordato di me e magari anche delle crocchette… no grazie a Bastet quelle ci sono…

Cavoli sono andate via anche le umane e adesso? Che noia questo posto, non c’è neppure l’albero con la corda per le unghiette… ora vado di là a guardare gli uccellini sugli alberi, magari uno mi viene a trovare…

uffa… e ora? Mah quasi quasi vado di là a vedere se sul tavolo, dove non devo assolutamente salire, trovo qualcosa d’interessante… niente nemmeno qui… e se bevessi dal tubo sputa acqua da cui non devo assolutamente bere? Fatto anche questo ma da quando il mio umano mi ha lasciato qui le umane hanno sdoganato anche quello… addirittura mi lasciano l’acqua già a disposizione… mi sa che se ne sono accorte che io ci vengo quando non ci sono… oohhhh e questo cos’è? Ma vieni! È quel contenitore a cui l’umano tiene tanto, quello con l’odore strano e fortissimo con tutti quei pallini dentro, quello a cui non mi devo assolutamente avvicinare… umano!!! Ci sono vicino! Umano! Vieni se ci riesci! Guarda lo sto toccando! Umano! E lo tocco nuovamente! Umano! CCCRRRAAASSSHHHH!!!!! VIAAAAA!!!!!!

Ops…. Ehm… ma cosa sarà successo? Ho sentito un rumore provenire dalla stanza del cibo… chissà cosa sarà mai successo… vado a controllare nel caso ci fossero degli intrusi… o toh! Guarda un pò! Il contenitore dell’umano si è rotto… chissà come sarà successo… era destino che si rompesse, se poi lo mettono proprio sull’orlo del baratro ovvio che prima o poi caschi, è chiaro... umani... certo che ha proprio un odore pungente, sarebbe terribile come odore se non fosse così... così... così subdolamente invitante... e se ne bevessi un poco? Accidenti come pizzica la gola! Bono! Slurp! Mi bruciano gli occhi! Hi hi hi hi se mi vedesshero adessho gli umani, shono tutto viola come i pallini dentro questo liquido! Hic! Hic! Hi hi hi mi shento come she dovesshi andare a pulirmi le zampine... hehehehe guarda lashcio tutte le orme per terra, shono blu come le zampine, shpetta un attimo come mai la porta shi muove? Ferma, shai! Hic! Di nuovo questo shinghiozzo! Hic! Mi shento le forshe che mi lashciano, preshto la tana, il tappeto, io dormo qui... hic! Ma è bagnato... mi shon fatto la pipì addossho... ma è blu! Hic! Ah meno male non è pipì è quel liquido buono del contenitore, shonno, tanto shonno, appena shmette di girare la casa mi addormento, hic! Ecco perchè l’umana ieri shera dopo aver mangiato i pallini blu del contenitore rotto shi leccava i baffi! Hic!... nanna!.. Hic!

Ciao umane! Per Bastet che mal di testa! O mamma mia che dolore! Ma quella roba così buona è veleno! E son tutto blu! Come sarebbe a dire che sono brutto! Ma cos’ho fatto di male? Io? Ma non è vero! Io non ho fatto niente! Ero lì che guardavo il contenitore e bum! Questo casca da solo e mi ritrovo pieno di blu da tutte le parti e poi i fumi del liquido mi hanno fatto addormentare e poi siete arrivate voi, se lo mettevate in un posto sicuro, il contenitore non cadeva, è chiaro... ci è arrivato persino il mio umano... che dolore alla testa!
Scusi umana perchè non mi lascia? Io sarei dell’idea che, date le mie condizioni fisiche attuali, starei molto meglio nella tana al caldo a dormire, grazie. Mi potrebbe lasciar andare? Non apprezzo particolarmente stare in braccio, specie quando ho l’emicrania e no grazie, non desidero bere al momento, solo l’idea di ingurgitare liquidi mi fa venire il volta stomaco... ehm scusi ma cosa sta facendo? Mi pare di aver chiarito il punto dell’acqua, non desidero bere, grazie. Scusi umana ma in questo modo mi starei bagnando le zampine, se ne rende conto, vero? Fredda! L’acqua è fredda! E bagnata! Sono un felino, non mi bagnooo!!! Non per volere degli umani almeno! Ma cosa fate! Ma siamo matti?! Io ho la lingua non sono mica uno schifoso come voi che mi bagno tutto per lavarmi! Lasciatemi! Oh ma guarda, l’acqua diventa blu! Mitico! Si può bere? Oh ma così è meglio! La coda? Non la bagnamo? Oh adesso sono di nuovo del mio colore, posso andare, grazie, devo leccarmi... ma no! Lo straccio no! Sentite umane, noi felini ci lecchiamo, non usiamo gli stracci per asciugarci, siamo esseri della foresta, siamo spartani, siamo... però è caldo lo straccio, me lo regalate? Ancora un poco qui, brave, e qui, ma brave! Adesso basta devo pulirmi in modo canonico!

Oh! E ci voleva tanto? Ora vado nella vostra tana, tra i cuscini caldi e mi finisco di lavare, voi pulite a terra, togliete i pezzi del contenitore, preparate le crocchette e poi chiamatemi anzi non mi disturbate proprio che sono stanco, è stata un’esperienza stressante ed ho pure il mal di testa... ciao... sonno... nanna... umano che storia! Quando torni che te la devo raccontare?