Foto Oscar

mercoledì 23 marzo 2011

OSCAR E LA TOELETTA

Ah ma che bella giornata di sole! Ma come mi piace il sole! Il sole è calore, il sole è vita, il sole è energia, dopo tante giornate di pioggia, fredde ed umide finalmente è tornado il sole! È primavera! Lo sento nell’aria, il pelo mi si rizza sulla schiena dall’emozione, sento gli uccellini che cantano annunciando la bella stagione, adoro la primavera! Il sole, la brezza, la luce del giorno che si allunga, tutti quegli uccellini ai primi tentativi di volo, con quel corpicino così impacciato, il volo stentoreo, così delicati... come gusto intendo... adoro la primavera!
Ora mi metto qui e con molta calma mi scaldo al sole, mi faccio un bel bagnetto e poi nanna, ma come sono contento! Mi faccio anche un giro di fusa tanto per condividere col mondo questa mia felicità.
Allora, inizio con le zampette... anzi no, la posizione migliore di tutte, la mia vera passione, la pancia! Mi siedo sull’anca sinistra, alzo la gambetta posteriore destra in verticale, metto quella anteriore sinistra ben piantata per terra poi rilasso la zampa anteriore destra e sono pronto per dedicarmi al mio pancino e alle parti basse, adoro questa posizione! Poi, da quando ho scoperto che appoggiandomi con la schiena al cuscino delle umane faccio ancor meno fatica, il piacere di farmi il bagnetto ha davvero toccato il suo picco massimo.
Altro che gli umani! Ma pensa te, sono talmente incapaci che per lavarsi usano l’acqua, si proprio l’acqua... che schifo! E poi, tanto per peggiorar le cose, visto che bagnarsi quel corpo glabro, che già
di per sè è abbastanza disgustoso e sgraziato, non è ancora sufficientemente orrendo, usano pure quei liquidi puzzolenti che si mischiano al loro odore naturale quasi volessero nasconderlo invece di renderlo evidente, davvero disgustoso! Ah che bello potersi leccare e mantenre l proprio odore! Ecco, ho quasi finito con la pancia, ora passo al resto del corpo...

Ottimo, ora manca solo il muso, mi lavo ben bene le zampette davanti e poi me le passo sulla testa... fammi controllare se pioverà domani... no, direi di no, i miei baffi hanno le spessore giusto, il pelo sulla pancia non si è leggermente arricciato, domani non pioverà... allora non serve che io mi lavi dietro le orecchie.
Anche questa cosa gli umani non la sanno fare, non capiscono davvero niente, sono una specie inferiore, meno male che ognuno di loro ha un compagno felino che lo accompagna e lo protegge... certe volte mi chiedo davvero se ne vale la pena, prendi il mio umano per esempio, bravo come il pane ma tonto come una campana stonata! Certo è che anche lui non si aiuta! Sei glabro? Pazienza. Non ha le vibrisse? Posso capirlo, mi dispiace per te ma sei un essere inferiore. Ma quando ti sta ricrescendo la peluria sul muso perché toglierla? E con che dolore poi! Sento l’odore del sangue a metri di distanza... vai a capirli questi umani! La notte sono distesi sulla tana, loro dormono il sonno ignaro degli stolti, non ci fosse il loro felino qualsiasi topo potrebbe non solo far man bassa delle scorte di cibo ma addirittura rosicchiare loro i piedi senza che loro ne abbiano coscienza. Giusto perchè tutto sia perfetto gli lecco i peli della testa in modo da toglier loro quel terribile odore che lasciano quei liquidi che usano per pulirsi ed invece di ringraziarmi cosa fanno? Mi mandano via! Incivili! Ah, ora che ho il muso pulito non mi rimane che pulire le zampe, apro bene una zampa alla volta, lecco super bene in mezzo ai cuscinetti, estendo i miei terribili artigli, li mordicchio e li tiro per bene per far cadere le parti secche e vecchie, rifaccio l’operazione per sicurezza e poi sono pronto per rilassarmi al sole! Che bello sentire il caldo dei raggi solari scaldare il mio pelo, sentire l’odore del mio pelo pulito e caldo, ci vorrebbe solo del cibo ma mi sento troppo pigro per potermi alzare e arrivare fino alla ciotola, mi sento proprio come se dovessi godermi ogni singolo attimo di questi momenti di ozio, solo un essere superiore come un felino, agile e scattante, pronto all’azione, sempre pieno di energie e di vita può davvero godere ed apprezzare l’ozio, l’insopportabile fatica del far nulla, una delle massime fatiche che possa avere uno spirito attivo.

Sento movimento, è tornata l’umana, dovrei alzarmi ed andare a riceverla ma questo sonnellino mi ha davvero tolto le forze, sono esausto... no, davvero non posso, devo andare a salutare l’umana, non capirebbe, eccola che chiama, soffre troppo di solitudine se non vado a salutarla...
Ciao umana, bentornata! Vieni, fatti annusare! Ma no! Non la zampa! Ma come mai siete così alti voi umani? Naso contro naso! Dai, vieni verso di me, io mi metto su due zampe e mi estendo verso di te ma tu fai la tua parte, vieni verso di me! Ho capito, non ce la fai! Dai vieni nella stanza del cibo che salgo sul tavolo e facciamo naso contro naso...
Ma brava! Vedi che hai capito? Ecco brava, piega la testa di lato, così, si, ecco, non troppo vicino, perfetto, ecco questo è un saluto felino, tutti i felini si annusano a vicenda, non lo sapevi? Allora lascia che t’insegni, prima devi annusare il muso poi il resto del corpo, si anche dietro, ma non troppo velocemente a meno che tu non voglia sembrare maleducata o aggressiva, non come i cani, che copiando male da noi felini, non ritengono di dover rispettare alcun rito preciso e senza alcun preliminare si dirigono sempre subito verso le terga... comunque io non lo farei mai con te... non se prima non ti lecchi per bene... ecco brava, ora passiamo al cibo, guarda bene il labiale... umido, umana, umido, aprire scatola fredda e porgere al tuo padrone felino la sua dose di umido... cosa fai con quelle mani? Ehm, scusi umana, ho detto di porgere l’umido non di porgere le mani vuote! No! No! Via con quelle mani! NNOOOOOOOOO!!!!! Non mi toccare, mi lasci il tuo odoraccio di liquidi puzzoni!!!! Mi sono appena lavato!!! Ho detto di non toccar.... aaahhh siiiiiii, siiiiiiii ancora! Siiiii ti prego sotto il mento, siiiiiiiii!!!!!!! Un po’ più a destra, ecco gratta bene, sssiiiiiiiiiii sarò anche puzzone dopo ma che goduriosa sensazione di benessere!!!! Gratta umana, gratta sotto il mento, non ti fermare!!!!

sabato 29 gennaio 2011

COME SOMMINISTRARE UNA PILLOLA AD UN GATTO:

1) Prendete il gatto e sistematelo in grembo tenendolo col braccio sinistro come se fosse un neonato. Posizionate pollice e indice sui rispettivi lati della bocca del gatto ed esercitate una pressione delicata ma decisa finche il gatto apre la bocca. Appena il gatto apre la bocca, inserite la pillola in bocca. Consentite al gatto di chiudere la bocca, tenetela chiusa e con la mano destra massaggiate la gola per invogliare la deglutizione.


2) Cercate la pillola in terra, recuperate il gatto da dietro il divano e ripetete il punto n. 1.



3) Recuperate il gatto dalla camera da letto e buttate la pillola ormai molliccia.


4) Prendete una nuova pillola dalla confezione, sistemate il gatto in grembo tenendo le zampe anteriori ben salde nella mano sinistre. Forzate l'apertura delle fauci e spingete la pillola in bocca con il dito indice della mano destra. Tenetegli la bocca chiusa e contate fino a dieci.


5) Recuperate la pillola dalla boccia del pesce rosso e cercate il gatto nel guardaroba. Chiamate qualcuno ad aiutarvi.


6) Inginocchiatevi a terra con il gatto ben incastrato tra le gambe, tenete ben salde le zampe anteriori e posteriori. Ignorate il leggero ringhiare del gatto. Dite al vostro aiutante di tenere ben salda la testa con una mano mentre inserisce un abbassalingua di legno in bocca. Inserite la pillola, togliete l'abbassalingua e sfregate vigorosamente la gola del gatto.



7) Convincete il gatto scendere dalle tende. Annotate di farle riparare. Scopate con attenzione i cocci di statuine e vasi rotti cercando di trovare la pillola. Mettete da parte i cocci con la nota di re-incollarli piu tardi e, se non avete trovato la pillola, prendete un'altra pillola dalla confezione.


8) Avvolgete il gatto in un lenzuolo e chiedete al vostro aiutante di tenerlo fermo usando il proprio corpo in modo che si veda solo la testa del gatto. Mettete la pillola in una cannuccia, forzate l'apertura delle fauci del gatto aiutandovi con una matita e usando la cannuccia come cerbottana posizionate la pillola in bocca al gatto.


9) Leggete il foglietto illustrativo del farmaco per controllare che non sia dannoso per gli esseri umani. Bevete un succo di frutta per mandare via il saporaccio. Medicate il braccio del vostro aiutante e lavate il sangue dal tappeto usando acqua fredda e sapone.



10) Recuperate il gatto dal garage dei vicini. Prendete un'altra pillola. Incastrate il gatto nell'anta dell'armadio in modo che si veda solo la testa. Forzate l'apertura delle fauci con un cucchiaino. Ficcategli la pillola in gola usando un elastico a mo' di fionda.


11) Cercate un giravite nella vostra cassetta degli attrezzi e rimettete a posto l'anta dell'armadio. Medicatevi la faccia e controllate quando avete fatto l'ultima antitetanica. Buttate la maglietta e indossatene una pulita e intatta.


12) Telefonate ai pompieri per recuperare il gatto dall'albero del dirimpettaio. Chiedete scusa al vostro vicino di casa che rincasando ha sbandato e ha fracassato la macchina contro il muro per evitare di investire il vostro gatto impazzito che attraversava la strada di corsa. Prendete l'utlima pillola dalla confezione.


13) Legate le zampe anteriori e le zampe posteriori del gatto con una corda e legatelo al piede del tavolo. Cercate i guanti da lavoro e indossateli. Inserite la pillola nella bocca del gatto facendola seguire da un grosso pezzo di filetto di manzo. Tenete la testa del gatto in posizione verticale e inserite 2 bicchieri di acqua in modo da assicurarvi che abbia ingoiato la pillola.



14) Dite al vostro aiutante di portarvi al pronto soccorso, restate seduti pazientemente mentre i dottori ricuciono le vostre dita alla mano ed estraggono i frammenti di pillola dall'occhio destro. Sulla strada per tornare a casa fermatevi al negozio di arredamento per comprare un nuovo tavolo.


15) Telefonate alla Protezione Animali per vedere se possono prendersi cura di un gatto mutante. Telefonate al piu vicino negozio di animali per vedere se ci sono in vendita dei criceti.


COME SOMMINISTRARE UNA PILLOLA AD UN CANE:


1) Avvolgetela in un pezzo di carne.

venerdì 28 gennaio 2011

OSCAR E IL NATALE

Umana: bravo Oscarino bello che ti fai pettinare! Ma che bravo che sei oggi! Sarà il giorno di festa che ti fa bene...
Oscar: dai veloce che odio questa pratica! Ma scusa usare la lingua no? Ahia! E non tirare!

Umana: stai fermo che altrimenti ti strappo il pelo!
Oscar: altrimenti un corno! C’è rimasto un ciuffetto sul quell pettine!!!! Vogliamo fare a cambio? Io strappo il pelo e tu rimani indifferente? No?! Vedi che non ti piace? E no eh! Sotto la coda NO!

Umana: dai fermo che altrimenti ti fai male! Lo so che non ti piace quando ti tocco la coda ma poi vedrai come diventa tutta bella vaporosa...
Oscar: si ma cerca di capire umana, io sono un felino e un felino ha una sua dignità che tu stai ferendo brutalmente! Cosa fai!? Ma siamo diventati matti? Cosa sarebbe quella cosa bagnata e puzzolente che vorresti usare su di me?

Umana: vedi che fortunato che sei? Non ti faccio nemmeno il bagnetto, uso solo le salviettine umidificate apposta per gatti... ora fammi vedere... orecchiette pulite solo esternamente... un po’ sul pelo e poi... gran finale!
Oscar: nooo, ho detto nooooo!!!!!!! Puzzano! Bagnano! Umana sei il demonio! Dovrò leccare tutto il giorno per togliermi questo odoraccio di dosso... e no eh! Lasciami stare la pancia! Cosa fai!? Ti graffio, sai!

Umana: dai stai fermo, ora facciamo ancora il sederino e poi sei a posto, non vorrai mica andare in giro tutto bello profumato di borotalco e avere il sederino sporco! Non serve nemmeno che ti lecchi dopo, sei già pulito!
Oscar: ma sei fuori!? Allora! Questa è violenza sugli animali! Ma non si è mai visto un felino a pancia in su a gambe aperte che si lasci sporcare e bagnare le parti basse!!! Non è normale! Questa è violenza fisica e psicologica! Hai idea quanto dovrò leccare oggi? Qualcuno mi aiutiii!!!

Umana: dai Oscar, stai fermo che dobbiamo andare, non vorrai mica presentarti in queste condizioni, devi essere pulito, profumato e vaporoso!
Oscar: basta, ora basta! Quando è troppo è troppo! Lasciami andare che mi devo sfogare! Vado a far cascare tutte quelle interessantissime palline dall’albero con le lucine...

Umana: ecco, finito! Visto? Ci abbiamo messo un attimo! Ora metto a posto e poi veloci dentro al trasportino e via! Si va a pranzo a casa di Alessandra a festeggiare il Natale!
Oscar: ah, finalmente! Ora vado a rotolarmi sotto la tana della umane tanto per perdere un po’ di puzza poi mi siedo sulla sabbietta così riprendo il mio odore e infine mi dedico al cibo...
... non capisco cos’hanno le umane questa mattina... ora vado dalla sabbietta... ehm, scusate ma la sabbietta dov’è? Qui è tutto vuoto! Scusi signora! Qui no sabbia! Io volere sabbia per esigenze fisiologiche! Io felino, tu umana, io dorme, gioca, mangia e usa sabbietta, tu pulisce procura cibo e scalda mio sonno... la catena è stata interrotta... se tu non dare sabbietta a me, io non dare pipì a te... sembra non non capire... segue il labiale signora! Basta ci rinuncio... vado a mangiare qualcosa per riprendermi dallo stress... ma dai!? Manca anche il cibo! Ma sono impazzite queste due oggi?! Niente sabbietta, niente cibo, giochini scomparsi... mi vogliono dare via!!!! Aiutoooo!!!! Umana, ho bisogno di certezze, ti prego, dimmi che è una coincidenza, ecco brava prendimi in braccio ed accarezzami, tieni mi stretto a te al caldo e protetto...

Umana: bravo oscaruccio bello, vieni che ti metto nel trasportino e si parte, lo sai che non sono capace di portarti al guinzaglio come fa Riccardo. Cerca di non fare storie ed entra subito!
Oscar: NNOOOO!!!! La scatola dei viaggi no! Aiuto! Non voglio! Mi crolla il mondo addosso! Questa è la mia casa, la mia gente, i miei odori... quasi, oggi un po’ di odori li ho persi... se non mi passate quella cosa bagnata e puzzolente addosso è meglio... insomma non posso davvero entrare dentro quella prigione... oh povero piccolo io! Soffro di claustrofobia! Aiuto, mi portano via! Umanoooo!!!! Mi rifiuto di entrare con unghie e denti! Mi ribello!

Umana: dai Oscar non fare queste scene da circo! Molla le unghie! No! Non mordere! Non ti girare, entra con la testa, attento alla coda! Stai dentro, no! Fermo ho detto! Occhio al pelo! Dai che ti è sempre piaciuto viaggiare!
Oscar: mi avete tradito! Mi avete tolto il mio odore, mi avete tolto i miei peli superflui, mi avete tolto il cibo, mi avete tolto la sabbietta, mi avete tolto la dignità felina bagnandomi il sedere e adesso mi volete pure togliere la tana! Dove mi portate! Mi volete abbandonare! Oh come sono disperato! Sono disperatissimo che mi scappa un miaaaooooo! E allora ancora mmiiiaaaooooo!!!!!

Dopo pochi minuti...

Umana: ciao, siamo arrivati tutti! Oggi Oscar ha un diavolo per capello! È incavolato nero, lo abbiamo preso di sorpresa... non se lo aspettava di essere portato qui...
Umane varie: ciao Oscar! Benvenuto! Piccolino lui! Vieni! Entrate che lo facciamo uscire dal trasportino...
Oscar: sono incavolato nero! Lasciatemi in pace! Sono disperato! Sono stato deportato! Allontanato dal mio territorio! Mmiaaooooo!!!!!!!! Schiavo di coloro a cui avevo dato fiducia!!! Libertà per i felini!!!

Umane: ecco, esci, è aperto, vai ad esplorare e non far danni...
Oscar: era ora finalmente! Fammi uscire, fammi uscire, oh! Libertà! Via! Passo prima io! Spazio per favore, devo passare... Sarà una giornata pesantissima, me lo sento, posto nuovo, odori nuovi... devo esplorare tutto, annusare tutto, controllare se ci sono pericoli o predatori, scoprire segreti, nascondigli e posti riparati... che giornata... Da dove parto? Allora, seguiamo l’odore dell’umana dal pelo rosso, mmm vado di là sniff sniff poi giro qui sniff sniff...

Poco dopo...

Oscar: Sono esausto! Mi mancano ancora questi due posti e poi dovrei aver finito... mmm qui c’è odore di felino! C’è stato ma ora non c’è più però è passato di qui... oohhh!!! Ma ho trovato un’apertura nel muro piccola piccola, ci passo giusto io! Qui gli umani non ci passano! Chissà dove porta! Ma che bello sono sotto alla tana dell’umana dal pelo rosso! Ora lo rifaccio! Ma che bello!!!
Umane: Oscar hai trovato il buco nel muro! L’avevamo fatto per Rufus! E guarda come ti piace!

Oscar: ma che bella questa cosa! Un buco nel muro! Sembra l’entrata di una tana! E va a finire sotto la tana dell’umana dal pelo rosso dove posso rimanere tranquillo e tutto nascosto! Ne voglio uno anche a casa dalle mie umane! Vediamo, ora cosa mi manca? Ah si, questo posto... oh! Ho trovato la sabbietta! Mia! Aspetta che la timbro subito... aaahhhhh!!!!! Bene, bene, adesso va molto meglio... e se il mio naso non mi tradisce sento anche odore di cibo poco lontano... devo andare di là... eccole!!! Le mie adorate crocchette!!! E la mia ciotola d’acqua! Grassie grassie!!! Sono molto meno disperato adesso... devo solo trovare un posto comodo da cui controllare la situazione e poter dormicchiare...

Poco dopo...

Umani: guardatelo, si è messo in poltrona come un principe! Da lì può controllare sala, corridoio, entrata e cucina, sei tranquillo adesso?
Oscar: umani, visto che il primo controllo territoriale mi ha soddisfatto, le mie esigenze fisiologiche sono state soddisfatte e visto che siete tutti riuniti qui, sotto la mia protezione e supervisione, se non fate troppo chiasso io adesso mi riposerei un poco... che giornata stressante... nanna sulla poltrona... sotto l’albero delle lucine con le palline... ronf ronf...

Poco dopo...

Umani: POP! Auguri! Buon Natale! Cin cin!
Oscar: cosa succede? Siete impazziti? Cosa fate? Oh! Guarda quanti bei nastri interessanti! E di tutti i colori! Mi piacciono i nastri!!!! E quanta carta colorata sul pavimento! Gioco io!!! Prima però crocchette... pochi passi e sono dall’altra parte... eccomi qui dalle crocchette gnam gnam... buone! Mi piace questo posto... chissà cosa ci sarà lì sopra... ‘spetta va che visto che non ci sono umani salgo... tanto mica se ne accorgono... oplà... eccomi qui... oh ma qui c’è un grosso pezzo di carne!!! Mmm buono! Lecco anche un po’ qui e poi questo bel brodino! Ma è il paese delle meraviglie! Ma che bel posto che è questo! E qui c’è anche del latte! Anzi no! È latte denso e dolcissimo! Alla faccia di chi dice che noi felini non sentiamo il dolce! Non lo sentiamo ma ci piace! E cosa saranno quelle cose arancioni sulla scatola fredda? Ora salto a scoprirlo! Se è tutto così buono, chissà quella cosa colorata come sarà fantastica! Arrivo! Allora, se io passo sulla scatola luminosa spenta poi mi appoggio a questa cosa trasparente con del liquidino dentro poi scivolo sulla pianta e mi schiaccio bene bene tra questo scaffale e questo pacchetto... ops è sprofondato il pacchetto... chissà cosa c’era... ha fatto crack... comunque se io poi mi allungo ci arrivo giusto giusto... oh eccomi, mi appoggio qui e... OPSS!!!

SSCCCCRRAAAACCCCHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!

Viaaaa!!! Che paura! Ma era un trappola!!!!!Aiutoooo!!!! VVIIIAAA!!!!

Umani: OSCAR!!! Cos’hai fatto!? Andiamo a vedere in cucina cos’è successo!!!!
Oscar: pant pant che corsa! Meglio darsi un tono...

Umani: cos’hai fatto? Cos’è successo?
Oscar: Io? Niente... perché lo chiedete a me?

Umani: il rumore veniva dalla cucina ma lui è in corridoio... mmm...
Oscar: infatti.. stavo giusto pulendomi questa zampetta... ho sentito un rumore fortissimo venire da là...

Umani: Oscar ma hai fatto cascare le arance!
Oscar: Io? No guardi che si sta sbagliando! Perché guardate me? Ci sono solo io in questo posto?

Umani: non devi salire sul frigo, brutto!
Oscar: no guardi che si sbaglia, è stato quell’altro felino... l’ho visto scappare proprio dopo il rumore... è passato di corsa ma l’ho visto bene, era un gattaccio europeo... nero... senza pelo... rognoso... maleducatissimo... gentaglia...

Umani: meno male che non hai rotto il piatto... lo sai che non devi salire lì sopra! E meno male che non ha visto tutto quell cibo sulla tavola...
Oscar: guardate che è andato di là il gatto europeo... ma da dove sarà venuto? Ha fatto molto danno? Fatemi controllare... ma che schifo queste cose arancioni! Puzzano di una puzza pungente! Che schifo! Scrollo anche le zampe davanti per esternare il mio disgusto... molto meglio quelle cose sulla tavola... posso averne un po', di quella cosa bianca intendo? Prima che torni quell gattaccio di strada?

Umani: giù! Giù subito! Brutto! Vergogna! Non si sale sulla tavola!
Oscar: ma che stress questa giornata! Non ne posso più! Voglio tornare ai miei territori... prima però vado a giocare con l’albero delle luci delle palline colorate... lo hanno sicuramente messo lì per me... chissà fino a dove riesco ad arrivare con le zampe? Quante ne riuscirò a far cadere? Mi piace questo gioco! Voi umani pulite bene qui, io vado a giocare con le palline dell’albero, grazie per avermelo messo a disposizione, siete proprio gentili qualche volta....

lunedì 24 gennaio 2011

OSCAR E LA CACCIA NOTTURNA

Oohhh che sonno, devo proprio fare la nanna, mi son fatto una scorpacciata di crocchette, le umane hanno scaldato la tana, la casa è a posto e controllata, tutto è pace e quiete, posso dormire il sonno dei giusti... ops, saltino in mezzo alle umane, testa sul cuscino dell’umana del cibo, zampe contro l‘umana della lettiera, ora posso davvero concedermi il sonno tanto meritato...

Poco dopo...
Cos’era quel rumore! Cosa mi ha svegliato dal mio sonno!? Sento grattare... e zampette! Maledetti topolini! Ora mi muovo piano e silenzioso come una pantera e nascosto dal buio mi avvicino alla fonte del rumore. Scivolo giù dal letto silenzioso come una piuma e mi fermo un secondo ad ascoltare se il rumore del roditore continua... ebbene si, il maledetto sta pranzando con le mie crocchette, ma io silenzioso e sfuggente come un’ombra, rasente il muro, mi avvicino alla stanza del cibo, arrivato all’angolo mi fermo un secondo poi con estrema cautela e calma inizio a sporgere oltre l’angolo con un occhio solo tanto per non farmi scorgere dal roditore, ora so che è un roditore, posso sentirne la puzza inconfondibile...
Lo vedo, è occupato ad ingozzarsi delle mie crocchette e mi da le spalle, piccolo sfrontato grigio demonio animale, incurante della presenza di un felino nella casa osa ingozzarsi proprio delle mie crocchette... sarà proprio questa tua ingordigia unita all’imprudenza che ti ha portato a sfidare il padrone di casa ad essere la tua fine!
Riprendo a muovermi lentamente, pochi passi alla volta alla ricerca dell’ombra, silenzioso come solo un predatore sa fare, vedo le sue vibrisse muoversi alla ricerca di pericolo ma nonostante tutto ignare della tragedia che sta per incombere, si ferma un secondo annusando l’aria, le orecchie si muovono, io mi blocco all’istante, un’ombra nera all’interno del buio della note, poi lui riprende il pasto incurante di me, bene... ancora due passi poi mi fermo... tre passi veloci e sono quasi su di lui... si riferma, il naso fremente sembra suggerirgli qualcosa, vedo le orecchie muoversi nella mia direzione, io trattengo il fiato, mi accuccio, sedere verso l’alto, zampe davanti pronte per la spinta, il mio corpo diventa un molla pronto a scattare, con la coda tengo questa macchina di morte che siamo noi felino in perfetto equilibrio, poi lo vedo girarsi, per un attimo guarda nella mia direzione senza mettere bene a fuoco poi vedo il riflesso dei miei occhi nei suoi, è il segnale, il mio corpo scatta, allungo le zampe davanti, estraggo gli artigli, sento la sua pelle cercare di resistere e poi, infine, cedere. Lo accolgo nel mio abbraccio di morte portandolo alla bocca, faccio le fusa per calmarlo perché sebbene sia il mio nemico, io rispetto ed onoro i miei nemici, poi le mie fauci spalancate si chiudono sul suo collo e lo scrollo, una morte veloce, indolore ed onorevole, io non gioco con le mie prede, per giocare ci sono gli umani, la caccia è una cosa seria non un divertimento.
La vendetta è stata consumata, giustizia è fatta, ora porto il topolino dalla tana delle umane e lo metto lì proprio dentro quelle cose puzzolenti in cui loro mettono le zampe per camminare così domani mattina quando si alzeranno avranno la colazione pronto e vedranno a cosa serve avere un felino in casa. Rifaccio il giro della casa ancora una volta tanto per essere sicuro da bravo guardiano protettore di queste umane, non sia mai detto che nel mio territorio ci siano roditori non desiderati.
Arrivo in camera da letto e faccio per saltare sul lettone quando mi accorgo che le zampe sono ancora sporche di sangue, inizio a farmi il mio bagnetto quando mi rendo conto di essere davvero stanco, ho bisogno di un sonno ristoratore, adesso...
Cedo alla tentazione e sicuro che alla fine sono sempre più veloce degli umani, cerco la zip sotto al collo, la apro ed esco dalla mia pelliccia sporca, rabbrividisco al fresco della notte, grazie a Bastet per avermi dato queste umane così calde... tutto nudo e rosa come un umano salto sul letto lasciando la pelliccia attaccata alla sedia come fanno gli umani, avrò tempo al mio risveglio per lavarla, poi accoccolo vicino alle mie umane preferite facendo le fusa...

Poco dopo...
L’umana va al bagno... ho troppo sonno per accompagnarla... rimango qui... che fresco che fa però quando si allontana... ooohhhh miaaaa BBBasssteettttt!!!!!! Sono nudoooooo!!!!!!!!!!!!
Veloce salto giù dal letto sperando che l’umana non si accorga di nulla, il contatto con il pavimento mi da i brividi, la mia pelliccia è vicina ma sempre troppo lontana, corro verso di lei, la prendo al volo e ci salto dentro, lotto con la coda che ha sempre difficoltà ad entrare poi infilo prima le zampe posteriori poi le zampe anteriori, rimango agganciato con un artiglio, sento l’umana che tira l’acqua e viene verso di me, sfilo la zampa liberando l’artiglio e rinfilo la manica, con un movimento fluido e veloce agguanto il cappuccino e lo calo sulla testa, vedo l’umana oramai a pochi metri da me, sperando di non essere stato visto grazie al buio, mi sposto dietro al letto poi tiro velocemente su la zip lungo la pancia, oramai l’umana è su di me, mi s’incastra la zip nel pelo, provo a coprire come posso la mia pancia rosea e nuda agli occhi dell’umana, questo segreto felino deve rimanere un segreto per tutti, se l’umana mi dovesse scoprire, dovrei fare una strage...

Umana: OSCARRR!!!! MA COSA FAI OSCARRRR!!!!!
Oscar: NNoooooo!!!! Mi ha scoperto! Ha scoperto che noi felini ci togliamo la pelliccia! Ha scoperto che abbiamo la zip sulla pancia!!!!! Nnoooooo!!!!!!!!!

Umana: OOSSCCARRRRR!!!!
Oscar: Umana... quanto mi spiace... per quello che sto per fare...

Umana: OOSCCCARRRRR!!!!! AAHHIIIIAAA mi fai maleeee!!!!!
Mi spiace umana... ma cosa?...

Umana: OOSSSSCCAAAARRR svegliati che stavi sognando! Mollami la mano! Guarda che ti metto a dormire da solo nella stanzetta sai! Brutto! Ma sei scemo? Mi fai male!
Oscar: o per Bastet! È stato solo un incubo! Era un incubo! La zip... nella mia pelliccia... non c’è! Non ho la zip! Fammi controllare! Non ! La zip non c’è! Scusa umana, poi ti spiego... ho bisogno di un attimo da solo... sono sull’orlo di una tragedia... sto umanizzandomi... scusa...

lunedì 17 gennaio 2011

OSCAR E LA PREPARAZIONE PER LA NOTTE

Oscar: ciao umana! Hai finalmente finito di pulire la lettiera? L’altra umana cosa fa? Non venite a dormire? Io sono già in posizione! Bagnetto fatto! Voi?
Umana: Oscar mi dai un sacco da fare! È quasi mezzanotte e siamo ancora qui a pulire dove hai sporcato! Adesso veniamo a letto, non mi guardare con quegli occhioni da orfano lasciato solo sul ciglio di una strada sotto la pioggia!

Oscar: guardami umana, guarda come sono triste, solo e sconsolato su questa tana così grande per me da solo! La vedi la lacrimuccia che sta per scendere a causa della solitudine?
Umana: arriviamo! Dai non fare così! Ma dimmi te se mi devo sentire in colpa perché il gatto è da solo sul mio letto… e miagola pure!

Oscar: io il predatore, tu la preda. Io freddo, tu calda. Vieni a me umana anzi venite a me umane! Venite a scaldare il sonno del vostro padrone felino! Miaaaooooo!!
Umana: ma lo senti come miagola? Presto dai laviamoci e cambiamoci e subito sotto le coperte che altrimenti Oscar si sente solo! Non si è mai visto un gatto che soffre di malinconia!

Oscar: hehehe che ci posso fare se sono naturalmente il miglior attore del mondo? Ora mi metto qui a tappetino e sbuffo così si sentono ancora più in colpa hehehe
Umana: ma lo hai visto? Ma non è possibile! Non lo si può lasciar solo un secondo che soffre! Eccoci! Siamo arrivate, felice adesso?

Oscar: ah, adesso si che si ragiona! Dai su, assumere posizione ideale per iniziare propriamente la notte e spegnere la luce…
Umana: eccoci qui, ora mi leggo un capitoletto di questo libro e poi si dorme…

Oscar: nnnooooo!!!!!!!!!!!! Cos’è quel coso?! Cosa serve? Perché deve guardarlo tutte le sere? Ma cosa ci sarà d’interessante? Mmm fammi vedere… ma che roba strana, è tutto bianco con delle cose tipo delle formichine nere fisse, ma cosa ci troveranno d’interessante gli umani in quei cosi? Anche il mio umano prima di dormire ne guardava sempre uno. Che strano, sembra quasi che gli umani debbano guardare quei cosi pesanti e puzzolenti per rilassarsi prima di dormire come noi facciamo il bagnetto…
Umana: Oscar cosa guardi? Leggi anche tu?

Oscar: mmm che noia! Le formichine nemmeno si muovono! Io vado a mangiare le crocchette… o per Bastet! Ehm umana, scusa ma ti saresti scordata di mettere le crocchette nuove, ehm si lo so che ti ho fatto fretta ma cerca di capire, ho la famona grande la notte io!
Umana: bravo Oscar fai il giro d’ispezione e controlla che tutto sia perfetto poi torna e vieni a dormire.

Oscar: umana! Ehi umana! Cibo! Crocchette! Umana!
Umana: vieni qui, da vieni! Non mi alzo perché lo so che poi aspetti che arrivo in bagno per correre sul letto caldo…

Oscar: umana! Cibo vieni! Mancano le crocchette! Mmm qui ci vuole la terapia d’urto… o viene o le rovescio la ciotola dell’acqua… la senti umana? La rovescio… la senti che la faccio sbattere?
Umana1: Oscar non fare l’antipatico, vieni subito qui e lascia stare la ciotola dell’acqua intanto anche se la rovesci è nel lavandino…

Umana 2: ma ce l’hai messa tu nel lavandino?
Umana 1: no, ce l’hai messa tu…

Umana 2: io non ce l’ho messa…
Umana 1: la sta rovesciando sul pavimento! Presto!

Oscar: hihihi funziona sempre! Sono arrivate tutte e due! Mitico! È troppo semplice addomesticarli questi umani! Brave mettete anche le crocchette mentre io vado a godermi il calduccio della tana… questa sera mi metto proprio tra i due cuscini dove appoggiano la testa così quando arrivano mi metto con la schiena contro una e con le zampe mi appoggio all’altra così sono tranquille poi dopo mi sdraio sulla testa di quella vicino all’entrata che è così felice di avermi sopra di lei! E con la coda tengo caldo al collo di quell’altra… anzi no, abbraccio con le zampette quella vicino all’apertura nel muro che è la più calda, insomma una posizione la trovo… a letto umane, mancate solo voi! Ma quanto ci mettete!

giovedì 13 gennaio 2011

OSCAR HA SONNO

Oscar: ma che bello! Un rotolo di filo che si muove! Mio!
Umana: Oscar lascia stare il rocchetto di filo!

Oscar: ma che bel gioco giocone! Il rotolo sembra un topolino che trema alla mia vista e il filo la sua coda, ora lo attacco!
Umana: Oscar! Smettila! Sto cucendo! Devo fare l’orlo ai pantaloni di Riccardo! Smettila subito!

Oscar: si! Mandami via che mi piace anche di più così poi posso attaccarmi alle tue mani e far finta che siano un topolone gigante e le tengo con i denti e gli artigli davanti mentre con quelli dietro gratto furiosamente!
Umana: ahia! Ma cosa ti prende! Non mordere sai! Smettila subito, ridammi il filo ma soprattutto la mia mano!

Oscar: si! Si! Ancora! Brava, tocca la pancia che mi scateno! E vai di zampette dietro!
Umana: ma guarda te! Mi stai facendo malissimo! Smettila o ti pesto come un tamburo!

Oscar: il topone si ribella! Devo scappare per preparargli un altro agguato! Via!
Umana: ma dove corre adesso?

Oscar: via dalla cucina verso l’entrata della tana, sgommo con le zampe dietro, curvona e sono dietro al muro pronto all’assalto! Predatore contro preda nel buio della notte!
Umana: ma dove sei? Cosa ti prende? Dove corri?

Oscar: eccola! Ora assalto alle zampe dell’umana! Artiglio, artiglio, morso! E poi via verso la stanza della tana e poi sotto la tana delle umane!
Umana: aiuto! Il gatto è impazzito! Ora ti chiudo in camera e vediamo se ti calmi!

Oscar: nnoooo!!!!!! Ma dai! Ma io giocavo! Ma dai non si fa così! E cosa faccio adesso? Aspetto... si ma mica per terra, fossi scemo! Mi metto sopra la tana delle umane... eccomi qui... mmm dove mi metto? In mezzo ai cuscini per la testa mi sembra un ottimo posto anzi in segno di massimo sfregio verso l’autorità costituita mi ci metto pure a fare il bagnetto e poi a pancia in sù che mi piace tanto!

Poco dopo...

Oscar: ah-ha! L’umana si è ravveduta! Mi ha riaperto la porta! Peccato che non l’ho sentita perchè dormivo... in realtà l’ho sentita benissimo ma non volevo lasciar andare il mio sogno preferito, quello dell’uccellino che entra in casa e perde la strada per uscire e io lo aiuto a liberarsi dei problemi della vita... comunque l’umana pensa che io non l’abbia sentita e tanto basta. Ma cosa fa ancora di là? È ora di dormire! Solo quando le umane sono qui con me al buio e dormono tutto è perfetto affinchè la giornata si concluda, ora le vado a chiamare... ehm scusate umane ma avete visto che le bacchette nere del coso rotondo hanno già passato la posizione nanna? Cosa fate? Non venite?
Umana: ciao Oscar, sei guarito dalla scemaia? Cosa ci vuoi dire? Che faccia da sonno che hai!

Oscar: ovvio, dormivo! Voi invece avete la faccia da sonno anche quando siete nel mezzo dell’attività giornaliera... si va a letto?
Umana: cosa borbotti? Perchè miagoli?

Oscar: vedete un pò voi... secondo voi perchè uno miagola la notte con la luna in cielo? Perchè è ora di andare a dormire! Il ciclo della giornata finito, gli animali, anche umani, si devono ritirare... ma siete peggio dei cuccioli voi! Forza a nanna! Alè! Camminare! Subito a nanna a scaldarmi il letto, dai!
Umana: ma guarda te quanto parla questa sera, non sarai mica contrariato perchè siamo rimaste alzate più del solito a guardare la tv, vero?

Oscar: ecco lo sapevo, guardano la scatola luminosa, ecco perchè non vengono a dormire, ma cosa guardate? Oh! Guarda un uomo maculato come i felini africani! Ha i pallini neri in faccia!
Umana: vieni che guardiamo finire Vespa e si va tutti a dormire.

Oscar: Vespa? Ma non è un umano quello? Non ha le antennine, non è a strice, ha gli occhietti e guardandolo bene direi anche che ha un pungiglione piccolo... non è una vespa...
Umana: perchè miagoli? Devi fare la pipì? Oscar, pipì? Pipì, Oscar?

Oscar: NNNOOOOO!!!!!!! Ha detto quella parola! No! Ora mi scappa! E poi mi devo rifare il bagnetto! Non ce la faccio, mi scappa proprio adesso... datemi una lettiera pulita!!!
Umana: ma guarda che bravo! Gli dico pipì e lui ha imparato ad andarci subito! Ma che animaletto intelligente che sei!

Oscar: animaletto dillo a quell’umano di tuo figlio! Io sono un felino di pura razza felina altro che animale! E poi non è questione d’intelligenza se quando dici quella parola a me scappa, è questione di riflessi condizionati... ma che ne sai tu di queste cose... è un po’ come quando torni a casa e io ti accolgo con un bel miao sonoro e tu ti dirigi subito alla scatola fredda e mi dai da mangiare... riflessi condizionati si chiamano...
Umana: bravo che fai tanta pipì santa! Così poi si va a nanna! Adesso fai anche la caccona? Cacca Oscar? Cacca?

Oscar: NNNNOOOOOO!!!!! Ha detto anche quella! Nnnoooooo!!!!!! Mi tocca scavare! Ma dai, è un attentato alla mia dignità felina questo! Sono venuto a chiamarvi per andare a dormire e sono caduto in una spirale nera! Grat grat sniff sniff grat grat... non trovo nemmeno il punto giusto per farla... Grat grat sniff sniff grat grat... ehm scusate ma io mi starei concentrando e se mi guardate tutte e due non mi aiutate...
Umana: ne aveva proprio voglia, guarda quanta ne fa e che puzza!

Oscar: questo non è normale... ma scusate non è normale stare a guardare qualcuno nell’espletamento delle sue funzioni fisiologiche! E poi la vostra sa di rose per caso? Fammi coprire bene tutto, va...
Umana: aspetto che prendo le salviettine profumate così ti pulisco il sederino che se poi devi venire a letto con nooi mica voglio sentire la tua puzza....

Oscar: ehi! Cosa fai!? Lascia stare la coda!
Umana: ma non tirare giù la coda che si sporca! Non metterla in mezzo alle gambe! Dove vai fermati!

Oscar: ma siete sceme?! Per forza che tiro giù la coda! Mica mostro il mio profilo migliore a tutti e poi mi vuoi strofinare quella cosa puzzolente sul mio... EHI! Guarda sai! Ti graffio!
Umana: fermo! E non fare la scena delle unghie intanto non mi graffi, stai fermo che ti pulisco...

Oscar: guarda che io ti.... ti... oohhh ma com’è fresca quella cosa! Ho il sederino fresco e bagnato adesso... bagnato?! Bagnato no! VIA!
Umana: bravo che ti sei fatto pulire, ora pulisco la lettiera e si fa tutti a nanna...

Oscar: ma guarda te, ora mi devo leccare tutto il di dietro... col sonno che ho! Alzo gamba verso il cielo, l’altra la spingo verso il lato parallela al terreno, ah che posizione comoda! Anzi quasi quasi rimango un po’ così a godermela e aspetto a pulirmi, aspetto che le due umane arrivino in camera per dormire così mi posso pure appoggiare a loro per il bagnetto...

mercoledì 12 gennaio 2011

OSCAR IN SERATA

Umana: hai sentito il campanello Oscar? Vieni, ti lascio la porta aperta così aspetti Riccardo!
Oscar: mmm eccolo di nuovo, il suono strano che viene dal muro poco prima che compaiano gli umani... l’umana dal pelo bianco ha detto Riccardo, mi sa che è arrivato il mio umano di riferimento, fammi vedere... oh la porta della tana è aperta! Adesso vado verso la scatola che si muove così vedo se è proprio lui... poi magari mi porta anche a fare un giro giù così prendo due uccellini con una zampata...

Umano: ciao Oscar! Anche oggi sei ad aspettarmi sul pianerottolo?
Oscar: ciao umano! Fatti annusare! Bravo, così... vedi come sono contento che tu sia tornato? La vedi la coda dritta dritta verso il cielo? E guarda come arriccio la punta da una parte e dall’altra... e li hai visti i miei baffi tutti tesi verso di te mentre ti annuso? Ma come son felice che tu sia tornato! Mi porti giù? Giochi? Si mangia? Dormiamo insieme? Aspetta che ti tiro due testatine e mi struscio un poco così ti rimane il mio odore addosso...

Umana: dai venite qui, Riccardo lavati le mani e prepara la tavola mentre io e la zia finiamo di preparare la cena, saluta lo zio che guarda la tv in sala, togliti le scarpe ma prima di lavarti le mani, dammi un bacio, cosa fai in entrata ancora vestito?! Entra e togliti la giacca e appendila , non metterla sul letto in cameretta che il gatto ci va a dormire sopra! E non stare lì sul pianerottolo in ginocchio naso contro naso con il gatto! Dai veloce, entra, che aspettavamo solo te!....
Oscar: ma quanto parla? Ma lo vedi cosa mi tocca durante il giorno quando non ci sei? Ti rcordi quando eravamo da soli nell’altra tana? La calma, il silenzio, io e te da soli...

Umano: allora Oscar, io ti metto il piumino sul letto ma tu non farti beccare, ok?
Oscar: Ma dove vai? Mi sono appena fatto le unghie sul palo con la corda! Sono prontissimo a giocare! Ah ma che bravo! Mi hai messo il pelo caldo sul letto così posso dormire e sentire il tuo odore come ai vecchi tempi! Ricordi... qualcosa che ho avuto o qualcosa perso per sempre?

Poco dopo...

Umana: fermate il gatto che sta per salire sul rpiano della cucina...
Oscar: mmm è odore di pesce che sento? Si, pesce bollito! Di quello buono, speciale! Arrivo! Ah che saltone! Eccomi! Via umana, fammi sentire l’odore...

Umana: Oscar stai indietro, non ti avvicinare al mangiare che mi lasci i peli ovunque!
Oscar: si! È lui! Il mio cibo preferito fra tutti i cibi del mondo delle cibarie! Ora mi sdraio qui e aspetto il momento giusto...

Umana: bravo Oscar stai sdriato lì e lasciami pulire il pesce...
Oscar: ottimo, si è girata... oh! Ma è incredibile! Sono posseduto! La mia zampa ha preso vita e si sposta da sola verso il pesce! I miei artigli si estendono! La zampa è sul cibo! Beh direi che se la zampa ne ha preso possesso e considerato che la zampa è mia, per la proprietà transitiva felina il cibo è mio...

Umana: Oscar stai indietro! No! Non è per te! È il pesce per Riccardo! Indietro ho detto! Non toccare! Togli quelle zampe dal pesce! Qualcuno mi aiuti con questo gatto!
Oscar: Felino, umana, felino! Senta umana, io sono naturalmente portato per il pesce, mi piace e quindi è MIO! E anche la zampa! AHIA! Avete visto? Mi maltratta! Ne siete tutti testimoni! Mi ha copito la zampa con la sua!

Umana: giù le zampe! Stai fermo ho detto! E voi lì dietro invece di ridere aiutatemi! Non riesco a pulire il nasello col gatto intorno! Oscar giù! GIÙ HO DETTO!!!! UBBIDISCI!!! Guarda se mi da retta! È proprio il gatto di mio figlio!
Oscar: e va bene vado giù! Ma solo perchè voglio io! Io volevo solo il pesce, è mio, l’ho toccato, è chiaro che è mio... Ma guarda te! Allora mi mangio le crocchette, ecco....

Umana: avete visto tutti? Avete sentito? Il gatto mi ha mandata a quel paese! Quando fa quel verso vuol dire che mi manda a quel paese!
Oscar: certo! E ti è andata bene! Io ho artigli e fauci temutissime da tutti gli esseri viventi! Non li uso solo per rispetto verso gli anziani quindi considerati fortunata! Volevo il mio pesce io!

Umano: aspetta che gliene metto un pezzetto sul suo piattino vicino alle crocchette così è contento...
Oscar: bravo umano, tu si che mi capisci! Buono questo pesce! Speciale! Altro che crocchette! Come mai brucia? Buono davvero, l’ho già finito, posso averne ancora?

Umana: guarda che ingordo che sei! Tieni, basta che stai bravo...
Oscar: grassie umana! È davvero buono!

Poco dopo...

Oscar: ecco io avrei finito il mio pesce, tu cosa mangi umano? Fammi vedere? Aspetta che salgo...
Umano: mamma, il gatto ti ha fregato la sedia, hahaha
Umana: ma dai! Ha le zampe sporche di pesce! Si sta lavando sul cuscino della sedia! Ha la bocca sporca di pesce! Mi sporca tutto! Fatelo scendere! Ma è un incubo!

Oscar: non è qui per sedersici sopra? E io cos’ho fatto? Vedi che ho ragione? Adesso fammi controllare cosa avete nelle vostre ciotole... intanto mi pulisco, ah che bello, anche dietro l’orecchio, domani piove...
Umano: non salire sul tavolo. Ecco bravo stai seduto. Vuoi vedere il mio piatto? C’è il pesce.

Oscar: ma che schifo! Ma è andato a male! Ma cosa è successo? Allontanalo subito dai miei baffi! Che schifo! Ma cosa mangi? Bleah! Mi devo persino leccare il naso per ripulirlo da quell’odore!
Umano: hahaha ti ho fregato! Ci ho messo il limone! Ci sei rimasto male?

Oscar: che scherzi da umano! Cosa fai con quei dentoni in mostra? Riprenditi un po’ di dignità e taci... lo hai rovinato quel pesce... umani...
Umano: piccolo, ci è rimasto male!

Umana: via dalla mia sedia che devo mangiare... dai Oscar che non ho voglia di andare a prendere un’altra sedia!
Oscar: ma è una congiura! E prima devo scendere da sopra al piano rialzato poi non posso mangiare il pesce poi non posso stare sulla sedia! Se ce l’avete con me ditelo!

Umano: vieni qui, ti tengo sulle gambe, fai sedere la nonna...
Oscar: ehm scusate ma io da qui non vedo nulla! Vedo solo un sacco di gambe umane sotto al tavolo, non mi piace... e cosa guardate in quella direzione? Ah! La scatola luminosa! Lo sapete che è calda? No? Ve lo dimostro.

Umano: ma cosa gli prende oggi? Dove vai Oscar?
Oscar: allora, considerando che la forza di gravità è in opposizione al mio desiderio di salita e che l’altezza della base di arrivo coincide con l’altezza del gomito dell’umano, definito l’angolo d’impatto delle zampe anteriori e la distanza sulla verticale di quelle inferiori, se io imprimo un forza di circa...

Umano: guarda come muove il sedere quando si prepara la salto... hehehe
Oscar: mi aiuta a pensare, stupido umano... prova tu a saltare verso l’alto di una distanza cinque volte superiore alla tua altezza al garrese e poi vediamo se non fai i conti due volte... fatto! E allora chi è l’appartenente alla razza superiore in questa stanza?!

Umano: ma che bravo! Che saltone enorme che hai fatto! Però adesso sposta la coda che ci son le Veline!
Oscar: grassie grassie, modestamente... oh ma da qui si vede benissimo fuori! Guardate c’è un felino sul tetto della casa di fronte! E gli uccellini che volano!

Umano: ma no! Ho perso lo stacchetto! I miei trenta secondi di felcità serale! Togli subito la coda dalla velina mora!
Oscar: lascia stare la mia coda sai! La coda è mia e me la gestisco io! E mi piace gestirla aderente alla scatola luminosa, la parte luminosa attira i miei peli con un solletichino! Ora la muovo così il solletico aumenta!

Poco dopo...

Umano: volete il caffè? Lo faccio io...
Oscar: ottimo, sedia calda appena lasciata, ha detto caffè quindi latte in arrivo...

Umano: no, togli la testa da dentro la tazza, niente latte per te, solo la mattina un cucchiaino altrimenti ti fa male...
Oscar: si, però se mi tratatte così... e questo no e quello no e qui non ci puoi stare e la non ci puoi stare e la coda si muove... ma insomma! E questo cos’è? Ma ha un odore buonissimo! Mi piace!

Umano: ma Oscar! Lascia stare il mio maron glaces! È pieno di zucchero! È come veleno per te!
Oscar: ora basta! Me ne vado! Anzi ora mi diverto io! Questo lo prendo io, tu prendimi se ci riesci!

Umano: mi ha rubato il marron glaces! Maledetto torna qui subito! ‘stardo, se ti prendo!
Oscar: hihihi che bel gioco! ‘stardo un corno, ho una discendenza clamorosaio! Che schifo sto coso che ho in bocca, non sa di niente, ma se lo mollo l’umano smette di giocare con me quindi... VIAAA!!!!