Umano: ciao Oscar, io torno a Monfalcone, ti lascio con le nonne.
Oscar: ciao umano, si gioca? Cos’è quella? Cosa ci fai con la scatola del pelo sporco in mano?
Umano: vieni con me Oscar? Torniamo alla base? Andiamo?
Oscar: uh! Porcaccia! Ha detto “andiamo”! e con la scatola del pelo sporco vicino! VVIIIAAAA!!!
Umano: ma dove corri? Vieni qui!
Oscar: ma non ci penso nemmeno nell’anticamera del mio cervello...
Umano: ma dove sei andato? Vieni a salutarmi dai!
Oscar: umano io non esco, dentro la scatola rumorosa non ci vengo e basta, tu vai, ti auguro un buon viaggio, hai la mia benedizione, io rimango qui con le umane dal pelo bianco.
Umano: ah! Eccoti! Ma ti sembra il caso di nasconderti sotto il lettone?
Oscar: è inutile che mi guardi e stringi gli occhi, io non esco. Anzi mi giro e mostrandoti il mio miglior profilo mi sdraio nel punto piu’ lontano e difficile da raggiungere.
Umano: e dai fatti dare un bacino, vieni qui! Non mi far strisciare come uno schiavo di fronte al suo signore!
Oscar: ciao umano, buon viaggio, guarda la zampina che mi sto lavando, la vedi? Dice “Ciao!”.
Umano: bon ci rinuncio, ci vediamo in un paio di settimane.
Oscar: oh finalmente se n’è andato, benissimo! Adesso aspetto che la porta si chiuda e poi posso uscire... anzi già che ci sono mi faccio pure un pisolino di bellezza tanto per esser sicuri che non torni all’improvviso.
Umano: allora vado senza di te, ciaooo
Oscar: ciao ciao, buon viaggio, ti penserò mentre mangerò le acciughine delle umane... mi manchi già... anche no... forse un pò...
Qualche tempo dopo...
Umano: ciao sono arrivato, tutto bene... il gatto? Gli manco?
Umana: spetta che te lo passo, è qui sdraiato sulla tavola, non sembra che gli interessi molto che sei andato via...
Oscar: cos’è quella scatola nera? Fai annusare? Fammi sentire dai! Bene, così... timbrata! Adesso che ha il mio odore è mia!
Umano: ciao Oscar! Mi senti? Cosa ci fai sulla tavola?
Oscar: l’umano? Ma dove sei? Un umano così grande dentro una scatola così piccola? Ma come mai ti tengono li dentro? Devono portare anche te dall’umana dal pelo verde?
Umano: scendi dal tavolo, subito! Giù!
Oscar: urka ma come hai fatto a vedermi? Ma sei davvero dentro quel coso nero?
Umano: Oscar scendi subito dal tavolo! Giù! Brutto!
Oscar: davvero? Come dici? Mi devo mettere comodo? Ah si, grazie! Eccomi sono sdraiato, hai detto giù... obbedisco...
Umano: ti manco tanto è vero?
Oscar: umana scusa ma potresti togliere questa scatola così fastidiosa da vicno alle mie orecchie?
Umano: Oscar lo sai che non devi stare sulla tavola! Ti manca tanto il tuo papà? Fai il bravo?
Oscar: umana vado un secondo alla lettiera, prepara l’umido che torno subito e smetti di parlare con quella scatola nera...
Umana: mi sa che il tuo cucciolo ha imparato subito a non ascoltare il suo “papà”, tipico di voi “figli”, ha già cambiato stanza...
Qualche tempo dopo...
Umana: Oscar fai il bravo, cosa ti prende? Guarda che ti bagni se vai nel lavandino.
Oscar: umana guarda quant’acqua che scende da qui! Ed io ho l’arsura delle fauci! Saranno state le crocchette... ho proprio bisogno di bere dalla fonte senza fine e non dalla scodella, così l’acqua è più buona e fresca!
Umana: stai attento che ti bagni, non ti mettere sul bordo del lavandino che scivoli dentro...
Oscar: umana guarda quant’acqua! Ma ce la farò a berla tutta?
Umana: non ti sporgere, aspetta che ti aiuto con la mano...
Oscar: che nervoso quando metti la zampa sotto la fonte... io non bevo l’acqua che sa di umana...
Umana: beh se non vuoi bere chiudo l’acqua...
Oscar: oh! Ma guarda! Se spingi in giù questo coso qui finisce la fonte! Fammi provare...
Umana: tocchi il rubinetto... vuoi bere? Aspetta che apro l’acqua...
Oscar: mitico! Spingi in su questo coso e si apre la fonte, spingi in giù e si chiude la fonte... ma è come la finestra!
Umana: allora vuoi bere o no!? Basta chiudo il rubinetto poi prendo l’acqua dal frigo che mi hai fatto venire sete...
Oscar: adesso faccio lo strano, mi sdraio e faccio finta di niente poi appena si gira scatta il controllo scientifico della mia teoria sulla fonte...
Umana: che scema che sono! Ho lasciato il rubinetto aperto...
Oscar: che furbissimo felino che sono! L’evoluzione della razza dipende da me! Ho scoperto come si accede alla fonte!
Umana: eppure ero sicura di aver chiuso il rubinetto... mah! Ah che buona l’acqua fresca!
Oscar: Ma non usi la scodella per bere? Ma come mai usi quella scodellina trasparente per bere? E poi, scusa umana se te lo dico, ma... è la testa che va verso la scodella e con la linguetta si aspira l’acqua, non la zampa che porta la scodella alla bocca, che schifo questi umani!
Umana: vado di la a stirare, vieni con me Oscar?
Oscar: no ti ringrazio umana, per il momento mi sento come se dovessi fare la guardia alla fonte senza fine, tu vai avanti che poi vengo a controllare che non ci siano predatori.
Poco dopo...
Umana: ma cos’è questo rumore? Sembra acqua...
Oscar: ma vieni! Avevo ragione! Guarda quant’acqua che scende! Io la lascio scorrere sempre altro che fermarla come fa l’umana...
Umana: Oddio no! Hai imparato ad aprire il rubinetto della cucina! E adesso come faccio?
Oscar: hehehe umana, sei impressionata o no dalle mie capacità ligico deduttive? Ora non mi servi più, faccio da solo... altro che scodella... e se tanto mi da tanto mi sa che funziona allo stesso modo anche la fonte vicino alla tua lettiera, quella dove mi ci acciambello così bene... ora vado a provare, ciao bella!
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