Umano: Oscar vieni che andiamo sul terrazzo a mangiare un panino o meglio io mangio pane e Nutella e tu... beh tu guardi... lo sai che la cioccolata ti fa male...
Oscar: umano cos’è quella cosa che hai in mano? Fammi annusare! Cosa mangi? E io? Fammi vedere, dai! Posso? Anche io voglio!
Umano: ma dai! Non ti mettere a fare il mendicante! Lo sai che non ti do nulla... e poi non ti piace la Nutella...
Oscar: fammmi annusare! Anche io voglio! Ti prego! Guarda come mi allungo sulle zampine sante! Guarda come mi agguanto alle tue gambone possenti con le mie unghiette! Vedi come mi struscio tutto contro di te?
Umano: dai invece di allungarti lungo i miei jeans, sali sul tavolino così riesci a guardare oltre il parapetto, guarda quanti uccellini ci sono in giro oggi che finalmente è tornato il sole!
Oscar: umano ho avuto un’idea, ora salto sul tavolino poi ti siedi così saremo alla stessa altezza e sarò in grado d’investigare cosa tieni in mano e soprattutto cosa stai inserendo dentro le tue fauci...
Umano: ma insomma, la vuoi finire?! È solo Nutella, non ti piace e ti fa male! Basta insistere!
Oscar: oh vedi che se ti metti così posso arrivare fino al cibo che tieni in mano?... ma ... ma... ma che schifo! Ma cosa mangi!? Ma non annusi mai il cibo prima di inserirlo in bocca?
Umano: e io te lo avevo detto che non era di tuo gusto...
Oscar: guarda, già il fatto che sia marrone e molliccia dovrebbe metterti bene in guardia e farti capire che non può essere commestibile ma hai notato che odore ha? Ma è davvero terribile! Che schifo! Fammi andare a mangiare due crocchette che mi rifaccio odorato e palato...
Umano: Hahahaha!!!! Che scemo che sei! Te lo avevo detto io che non ti piaceva! Hahaha!!! Guarda come scrolli le zampine davanti adesso! Mi fai troppo ridere!
Oscar: no davvero umano quella cosa non ti fa bene, brrr che schifo!
Umano: accidenti, scrolli addirittura tutte e due le zampine davanti adesso! Secondo me, nella scala del disgusto siamo almeno a 6 su 10!
Oscar: ridi pure umano, ridi che la mamma ha fatto le crocchette... ricordati che ride bene chi ride ultimo... con quella porcheria che mangi, fossi in te avrei davvero poco di cui ridere!
Sophia: Umanooo!!! Bau bau!!! Umanooo!!! Cosa mangi?! Tira giù un pezzo anche a me! Cosa mangi? Umanooo!!! Girati, guarda qui sotto, umanooo!!!
Umano: ecco ora ci siamo tutti all’appello... ciao Sophia! Zitta non abbaiare! Zitta che disturbi tutti!
Oscar: ecco siamo a posto, ci mancava anche il canide di turno a fare il triangolo questa sera! Pussa via cagnaccio, questo umano è mio! Tu hai i tuoi a cui dar fastidio!
Sophia: ciao umano! Cosa mangi? Tiramene un pezzo anche a me! Guarda, mi siedo e scodinzolo, son brava? Guarda, ora alzo una zampa anzi tutte e due le zampe davanti! Guarda umano come sono brava, rimango seduta solo sulle zampe dietro! E scodinzolo! Non mi merito forse un pezzetto di quella cosa succulenta che stai mangiando?!
Oscar: ma guarda te come si prostituiscono i canidi! Dignità per Bastet! Dignità! Giù quelle zampe! Su con la coda, fuori quel petto! Vergogna, sei sempre un animale... anche se canide... non un umano! Noi non ci diamo per un pezzo dipane! Vergogna!
Umano: va bene ho capito, ti vado a prendere un pezzo di pane secco come piace a te...
Oscar: ecco, visto? L’ha fatto andare via...
Sophia: si ma ora torna... oh se torna... la scenata del cane su due zampe paga sempre mio caro...
Umano: eccoti il tuo pezzo di pane. Spetta che te lo spezzo in pezzi piccoli che sei ingorda e ti strozzi altrimenti...
Oscar: urka! Ma davvero devo fare così? E ti ha preso anche quello pulito, non quello sporco di quella cosa orrenda! Ma posso averne umano? Mi piace tanto a me il pane... pprrrrr
Sophia: vedi? Te lo avevo detto io... ora lascia che il tuo umano venga a me col suo pane, non lo distrarre...
Umano: tieni, brava cagnolona! Si va bene, puoi averne anche te Oscar, un pezzettino piccolo...
Oscar: per la verità non è che sia sto gran chè, anzi fa un pò cag... ehm non è il masimo diciamo... ma pur di toglierlo al canide me lo mangio anche io...
Sophia: a me piace tanto! Senti com’è croccante! Lo sgranocchio tutto! Buono! Per me va bene condividerlo, alla fine della storia possiamo dirlo... anche tu sei parte del branco, no?
Oscar: del BRANCOO!!??? Sono un felino io! A bella! FE-LI-NO!!! Branco... tsè!... ma senti parlando di branco... che crocchette ti danno a te?...
martedì 15 dicembre 2009
Oscar e la fonte
Umano: ciao Oscar, io torno a Monfalcone, ti lascio con le nonne.
Oscar: ciao umano, si gioca? Cos’è quella? Cosa ci fai con la scatola del pelo sporco in mano?
Umano: vieni con me Oscar? Torniamo alla base? Andiamo?
Oscar: uh! Porcaccia! Ha detto “andiamo”! e con la scatola del pelo sporco vicino! VVIIIAAAA!!!
Umano: ma dove corri? Vieni qui!
Oscar: ma non ci penso nemmeno nell’anticamera del mio cervello...
Umano: ma dove sei andato? Vieni a salutarmi dai!
Oscar: umano io non esco, dentro la scatola rumorosa non ci vengo e basta, tu vai, ti auguro un buon viaggio, hai la mia benedizione, io rimango qui con le umane dal pelo bianco.
Umano: ah! Eccoti! Ma ti sembra il caso di nasconderti sotto il lettone?
Oscar: è inutile che mi guardi e stringi gli occhi, io non esco. Anzi mi giro e mostrandoti il mio miglior profilo mi sdraio nel punto piu’ lontano e difficile da raggiungere.
Umano: e dai fatti dare un bacino, vieni qui! Non mi far strisciare come uno schiavo di fronte al suo signore!
Oscar: ciao umano, buon viaggio, guarda la zampina che mi sto lavando, la vedi? Dice “Ciao!”.
Umano: bon ci rinuncio, ci vediamo in un paio di settimane.
Oscar: oh finalmente se n’è andato, benissimo! Adesso aspetto che la porta si chiuda e poi posso uscire... anzi già che ci sono mi faccio pure un pisolino di bellezza tanto per esser sicuri che non torni all’improvviso.
Umano: allora vado senza di te, ciaooo
Oscar: ciao ciao, buon viaggio, ti penserò mentre mangerò le acciughine delle umane... mi manchi già... anche no... forse un pò...
Qualche tempo dopo...
Umano: ciao sono arrivato, tutto bene... il gatto? Gli manco?
Umana: spetta che te lo passo, è qui sdraiato sulla tavola, non sembra che gli interessi molto che sei andato via...
Oscar: cos’è quella scatola nera? Fai annusare? Fammi sentire dai! Bene, così... timbrata! Adesso che ha il mio odore è mia!
Umano: ciao Oscar! Mi senti? Cosa ci fai sulla tavola?
Oscar: l’umano? Ma dove sei? Un umano così grande dentro una scatola così piccola? Ma come mai ti tengono li dentro? Devono portare anche te dall’umana dal pelo verde?
Umano: scendi dal tavolo, subito! Giù!
Oscar: urka ma come hai fatto a vedermi? Ma sei davvero dentro quel coso nero?
Umano: Oscar scendi subito dal tavolo! Giù! Brutto!
Oscar: davvero? Come dici? Mi devo mettere comodo? Ah si, grazie! Eccomi sono sdraiato, hai detto giù... obbedisco...
Umano: ti manco tanto è vero?
Oscar: umana scusa ma potresti togliere questa scatola così fastidiosa da vicno alle mie orecchie?
Umano: Oscar lo sai che non devi stare sulla tavola! Ti manca tanto il tuo papà? Fai il bravo?
Oscar: umana vado un secondo alla lettiera, prepara l’umido che torno subito e smetti di parlare con quella scatola nera...
Umana: mi sa che il tuo cucciolo ha imparato subito a non ascoltare il suo “papà”, tipico di voi “figli”, ha già cambiato stanza...
Qualche tempo dopo...
Umana: Oscar fai il bravo, cosa ti prende? Guarda che ti bagni se vai nel lavandino.
Oscar: umana guarda quant’acqua che scende da qui! Ed io ho l’arsura delle fauci! Saranno state le crocchette... ho proprio bisogno di bere dalla fonte senza fine e non dalla scodella, così l’acqua è più buona e fresca!
Umana: stai attento che ti bagni, non ti mettere sul bordo del lavandino che scivoli dentro...
Oscar: umana guarda quant’acqua! Ma ce la farò a berla tutta?
Umana: non ti sporgere, aspetta che ti aiuto con la mano...
Oscar: che nervoso quando metti la zampa sotto la fonte... io non bevo l’acqua che sa di umana...
Umana: beh se non vuoi bere chiudo l’acqua...
Oscar: oh! Ma guarda! Se spingi in giù questo coso qui finisce la fonte! Fammi provare...
Umana: tocchi il rubinetto... vuoi bere? Aspetta che apro l’acqua...
Oscar: mitico! Spingi in su questo coso e si apre la fonte, spingi in giù e si chiude la fonte... ma è come la finestra!
Umana: allora vuoi bere o no!? Basta chiudo il rubinetto poi prendo l’acqua dal frigo che mi hai fatto venire sete...
Oscar: adesso faccio lo strano, mi sdraio e faccio finta di niente poi appena si gira scatta il controllo scientifico della mia teoria sulla fonte...
Umana: che scema che sono! Ho lasciato il rubinetto aperto...
Oscar: che furbissimo felino che sono! L’evoluzione della razza dipende da me! Ho scoperto come si accede alla fonte!
Umana: eppure ero sicura di aver chiuso il rubinetto... mah! Ah che buona l’acqua fresca!
Oscar: Ma non usi la scodella per bere? Ma come mai usi quella scodellina trasparente per bere? E poi, scusa umana se te lo dico, ma... è la testa che va verso la scodella e con la linguetta si aspira l’acqua, non la zampa che porta la scodella alla bocca, che schifo questi umani!
Umana: vado di la a stirare, vieni con me Oscar?
Oscar: no ti ringrazio umana, per il momento mi sento come se dovessi fare la guardia alla fonte senza fine, tu vai avanti che poi vengo a controllare che non ci siano predatori.
Poco dopo...
Umana: ma cos’è questo rumore? Sembra acqua...
Oscar: ma vieni! Avevo ragione! Guarda quant’acqua che scende! Io la lascio scorrere sempre altro che fermarla come fa l’umana...
Umana: Oddio no! Hai imparato ad aprire il rubinetto della cucina! E adesso come faccio?
Oscar: hehehe umana, sei impressionata o no dalle mie capacità ligico deduttive? Ora non mi servi più, faccio da solo... altro che scodella... e se tanto mi da tanto mi sa che funziona allo stesso modo anche la fonte vicino alla tua lettiera, quella dove mi ci acciambello così bene... ora vado a provare, ciao bella!
Oscar: ciao umano, si gioca? Cos’è quella? Cosa ci fai con la scatola del pelo sporco in mano?
Umano: vieni con me Oscar? Torniamo alla base? Andiamo?
Oscar: uh! Porcaccia! Ha detto “andiamo”! e con la scatola del pelo sporco vicino! VVIIIAAAA!!!
Umano: ma dove corri? Vieni qui!
Oscar: ma non ci penso nemmeno nell’anticamera del mio cervello...
Umano: ma dove sei andato? Vieni a salutarmi dai!
Oscar: umano io non esco, dentro la scatola rumorosa non ci vengo e basta, tu vai, ti auguro un buon viaggio, hai la mia benedizione, io rimango qui con le umane dal pelo bianco.
Umano: ah! Eccoti! Ma ti sembra il caso di nasconderti sotto il lettone?
Oscar: è inutile che mi guardi e stringi gli occhi, io non esco. Anzi mi giro e mostrandoti il mio miglior profilo mi sdraio nel punto piu’ lontano e difficile da raggiungere.
Umano: e dai fatti dare un bacino, vieni qui! Non mi far strisciare come uno schiavo di fronte al suo signore!
Oscar: ciao umano, buon viaggio, guarda la zampina che mi sto lavando, la vedi? Dice “Ciao!”.
Umano: bon ci rinuncio, ci vediamo in un paio di settimane.
Oscar: oh finalmente se n’è andato, benissimo! Adesso aspetto che la porta si chiuda e poi posso uscire... anzi già che ci sono mi faccio pure un pisolino di bellezza tanto per esser sicuri che non torni all’improvviso.
Umano: allora vado senza di te, ciaooo
Oscar: ciao ciao, buon viaggio, ti penserò mentre mangerò le acciughine delle umane... mi manchi già... anche no... forse un pò...
Qualche tempo dopo...
Umano: ciao sono arrivato, tutto bene... il gatto? Gli manco?
Umana: spetta che te lo passo, è qui sdraiato sulla tavola, non sembra che gli interessi molto che sei andato via...
Oscar: cos’è quella scatola nera? Fai annusare? Fammi sentire dai! Bene, così... timbrata! Adesso che ha il mio odore è mia!
Umano: ciao Oscar! Mi senti? Cosa ci fai sulla tavola?
Oscar: l’umano? Ma dove sei? Un umano così grande dentro una scatola così piccola? Ma come mai ti tengono li dentro? Devono portare anche te dall’umana dal pelo verde?
Umano: scendi dal tavolo, subito! Giù!
Oscar: urka ma come hai fatto a vedermi? Ma sei davvero dentro quel coso nero?
Umano: Oscar scendi subito dal tavolo! Giù! Brutto!
Oscar: davvero? Come dici? Mi devo mettere comodo? Ah si, grazie! Eccomi sono sdraiato, hai detto giù... obbedisco...
Umano: ti manco tanto è vero?
Oscar: umana scusa ma potresti togliere questa scatola così fastidiosa da vicno alle mie orecchie?
Umano: Oscar lo sai che non devi stare sulla tavola! Ti manca tanto il tuo papà? Fai il bravo?
Oscar: umana vado un secondo alla lettiera, prepara l’umido che torno subito e smetti di parlare con quella scatola nera...
Umana: mi sa che il tuo cucciolo ha imparato subito a non ascoltare il suo “papà”, tipico di voi “figli”, ha già cambiato stanza...
Qualche tempo dopo...
Umana: Oscar fai il bravo, cosa ti prende? Guarda che ti bagni se vai nel lavandino.
Oscar: umana guarda quant’acqua che scende da qui! Ed io ho l’arsura delle fauci! Saranno state le crocchette... ho proprio bisogno di bere dalla fonte senza fine e non dalla scodella, così l’acqua è più buona e fresca!
Umana: stai attento che ti bagni, non ti mettere sul bordo del lavandino che scivoli dentro...
Oscar: umana guarda quant’acqua! Ma ce la farò a berla tutta?
Umana: non ti sporgere, aspetta che ti aiuto con la mano...
Oscar: che nervoso quando metti la zampa sotto la fonte... io non bevo l’acqua che sa di umana...
Umana: beh se non vuoi bere chiudo l’acqua...
Oscar: oh! Ma guarda! Se spingi in giù questo coso qui finisce la fonte! Fammi provare...
Umana: tocchi il rubinetto... vuoi bere? Aspetta che apro l’acqua...
Oscar: mitico! Spingi in su questo coso e si apre la fonte, spingi in giù e si chiude la fonte... ma è come la finestra!
Umana: allora vuoi bere o no!? Basta chiudo il rubinetto poi prendo l’acqua dal frigo che mi hai fatto venire sete...
Oscar: adesso faccio lo strano, mi sdraio e faccio finta di niente poi appena si gira scatta il controllo scientifico della mia teoria sulla fonte...
Umana: che scema che sono! Ho lasciato il rubinetto aperto...
Oscar: che furbissimo felino che sono! L’evoluzione della razza dipende da me! Ho scoperto come si accede alla fonte!
Umana: eppure ero sicura di aver chiuso il rubinetto... mah! Ah che buona l’acqua fresca!
Oscar: Ma non usi la scodella per bere? Ma come mai usi quella scodellina trasparente per bere? E poi, scusa umana se te lo dico, ma... è la testa che va verso la scodella e con la linguetta si aspira l’acqua, non la zampa che porta la scodella alla bocca, che schifo questi umani!
Umana: vado di la a stirare, vieni con me Oscar?
Oscar: no ti ringrazio umana, per il momento mi sento come se dovessi fare la guardia alla fonte senza fine, tu vai avanti che poi vengo a controllare che non ci siano predatori.
Poco dopo...
Umana: ma cos’è questo rumore? Sembra acqua...
Oscar: ma vieni! Avevo ragione! Guarda quant’acqua che scende! Io la lascio scorrere sempre altro che fermarla come fa l’umana...
Umana: Oddio no! Hai imparato ad aprire il rubinetto della cucina! E adesso come faccio?
Oscar: hehehe umana, sei impressionata o no dalle mie capacità ligico deduttive? Ora non mi servi più, faccio da solo... altro che scodella... e se tanto mi da tanto mi sa che funziona allo stesso modo anche la fonte vicino alla tua lettiera, quella dove mi ci acciambello così bene... ora vado a provare, ciao bella!
lunedì 14 dicembre 2009
Oscar e l'erba cattiva
Ah! Che dormitona! Ma come sono felinamente felice! Ho dormito tutto il pomeriggio ed ora mi sento pronto ad affrontare un buon pasto seppur sempre dopo esser stato a porgere i miei più rispettosi sentimenti alla lettiera.
Allora, vediamo, gratto almeno cinque o sei volte sulla porticina della lettiera per far sapere a tutti che son sveglio e sto entrando poi una volta entrato annuso tutto per accertarmi che le umane abbiano fatto il loro dovere e sia pulito poi scelgo il posto migliore per una giusta ispirazione e quindi scavo, scavo, scavo, scavo... poi annuso... mmm non ho trovato nulla... e allora scavo ancora un pochino per essere proprio sicuro che non ci sia davvero nulla e quindi annuso e poi mi giro, assumo l’espressione facciale giusta di chi si sta concentrando e... ah!
Bene, ora mi sento proprio meglio, copro tutto per esser sicuro che se arrivano dei predatori non sappiano che son qui, gratto alter cinque o sei volte la porticina della lettiera per far sapere alle umane che le mie funzioni vitali sono state espletate e che ci si aspetta che facciano il loro dovere e poi sono finalmente pronto ad affrontare quel destino per cui ogni felino è nato e cioè bere e mangiare, a parte la nanna ovviamente, compito peraltro di già espletato ampiamente.
Ma questo rumore cos’è? L’umana ha toccata la scatola fredda da cui esce il cibo! Via di corsa! Arrivo!
Cosa c’è lì dentro, umana? Cos’hai preso? Fai vedere?!
Aspetta che salgo dove non devo assolutamente salire e vengo a guardare... cos’è? Cibo? Fammi annusare! Si ho capito, scendo subito... dopo... poi... ma cos’è?
Erba?! Oh ma guarda! Erba di tanti colori e dimensioni diverse!
Ho capito, vado via! Ecco vedi? Mi sono seduto qui così non ti dò fastidio , proprio sopra il contenitore dell’erba così mentre te lo scaldo lo annuso anche un po'... Ahia! Avete visto tutti? Mi ha picchiato! O per Bastet! Tu umana hai colpito questo povero piccolo indifeso Me! Che dolore! Che umiliazione! Io odio i colpi su sedere! Che cos’è quella strana erba Bianca e dura? Ma cosa fai? Ah togli la parte esterna come si fa per l’umido solo che questa odora di terra, fammi vedere, fammi annusare... Ahia! Ma insomma! Quello è il mio sacro porta coda! Non è fatto per essere battuto con violenza!
Umana apprezzo la tua presenza, al tuo ritorno ti accolgo sempre quasi con affetto ma colpirmi proprio lì è... è... un colpo basso! Ora mi devo leccare le parti basse...
Oh! Un’erba nuova! E che colore strano! Non è bianca o verde come tutte le altre erbe ma un po' come il sole al tramonto e che forma strana! È lunga e a punta... chissà che odore strano che ha! Ahia! Ora basta! Le hai viste le punte dei miei possenti artigli? Guarda che io li uso sai!? Ahia! Va bene li metto via... chissà come mai non ci crede mai che son pronto ad usarli... sono troppo buono... se ne approfitta perché sa che le voglio bene... Oh un’erba nuova! Bianca! Fai annusare... mi sa che ha capito chi comanda perché non cerca più di colpirmi... sniff sniff... o mia Bastet! Muoio! L’odore punge le narici e gli occhi bruciano! Lacrime amare! Adesso capisco perché l’umana non mi ha colpito questa volta! Umana cattiva! Ma è un’erba terribile! Oh, ma piangi anche tu umana! Ma stiamo soffrendo assieme! Beh ma guarda che mi pare di capire che più colpisci l’erba facendola a pezzi, più noi si soffre! Se tu rimani qui, umana, nemmeno io batterò in ritirata, io resto qui e ti assisto perché io sono un felino!
Quale terribile fato per un felino adottare un umano ma addirittura adottarne più di uno è da pazzi! Piango, ma resto! Felinamente mantengo la posizione! Non lascerò certo che vinca un’umana! Resto! Etciùù!sniff sniff! Quasi quasi vado a controllare che sia tutto a posto sulla tua tana, umana, ok? Ma poi torno perché... io... resto al tuo fianco...
Allora, vediamo, gratto almeno cinque o sei volte sulla porticina della lettiera per far sapere a tutti che son sveglio e sto entrando poi una volta entrato annuso tutto per accertarmi che le umane abbiano fatto il loro dovere e sia pulito poi scelgo il posto migliore per una giusta ispirazione e quindi scavo, scavo, scavo, scavo... poi annuso... mmm non ho trovato nulla... e allora scavo ancora un pochino per essere proprio sicuro che non ci sia davvero nulla e quindi annuso e poi mi giro, assumo l’espressione facciale giusta di chi si sta concentrando e... ah!
Bene, ora mi sento proprio meglio, copro tutto per esser sicuro che se arrivano dei predatori non sappiano che son qui, gratto alter cinque o sei volte la porticina della lettiera per far sapere alle umane che le mie funzioni vitali sono state espletate e che ci si aspetta che facciano il loro dovere e poi sono finalmente pronto ad affrontare quel destino per cui ogni felino è nato e cioè bere e mangiare, a parte la nanna ovviamente, compito peraltro di già espletato ampiamente.
Ma questo rumore cos’è? L’umana ha toccata la scatola fredda da cui esce il cibo! Via di corsa! Arrivo!
Cosa c’è lì dentro, umana? Cos’hai preso? Fai vedere?!
Aspetta che salgo dove non devo assolutamente salire e vengo a guardare... cos’è? Cibo? Fammi annusare! Si ho capito, scendo subito... dopo... poi... ma cos’è?
Erba?! Oh ma guarda! Erba di tanti colori e dimensioni diverse!
Ho capito, vado via! Ecco vedi? Mi sono seduto qui così non ti dò fastidio , proprio sopra il contenitore dell’erba così mentre te lo scaldo lo annuso anche un po'... Ahia! Avete visto tutti? Mi ha picchiato! O per Bastet! Tu umana hai colpito questo povero piccolo indifeso Me! Che dolore! Che umiliazione! Io odio i colpi su sedere! Che cos’è quella strana erba Bianca e dura? Ma cosa fai? Ah togli la parte esterna come si fa per l’umido solo che questa odora di terra, fammi vedere, fammi annusare... Ahia! Ma insomma! Quello è il mio sacro porta coda! Non è fatto per essere battuto con violenza!
Umana apprezzo la tua presenza, al tuo ritorno ti accolgo sempre quasi con affetto ma colpirmi proprio lì è... è... un colpo basso! Ora mi devo leccare le parti basse...
Oh! Un’erba nuova! E che colore strano! Non è bianca o verde come tutte le altre erbe ma un po' come il sole al tramonto e che forma strana! È lunga e a punta... chissà che odore strano che ha! Ahia! Ora basta! Le hai viste le punte dei miei possenti artigli? Guarda che io li uso sai!? Ahia! Va bene li metto via... chissà come mai non ci crede mai che son pronto ad usarli... sono troppo buono... se ne approfitta perché sa che le voglio bene... Oh un’erba nuova! Bianca! Fai annusare... mi sa che ha capito chi comanda perché non cerca più di colpirmi... sniff sniff... o mia Bastet! Muoio! L’odore punge le narici e gli occhi bruciano! Lacrime amare! Adesso capisco perché l’umana non mi ha colpito questa volta! Umana cattiva! Ma è un’erba terribile! Oh, ma piangi anche tu umana! Ma stiamo soffrendo assieme! Beh ma guarda che mi pare di capire che più colpisci l’erba facendola a pezzi, più noi si soffre! Se tu rimani qui, umana, nemmeno io batterò in ritirata, io resto qui e ti assisto perché io sono un felino!
Quale terribile fato per un felino adottare un umano ma addirittura adottarne più di uno è da pazzi! Piango, ma resto! Felinamente mantengo la posizione! Non lascerò certo che vinca un’umana! Resto! Etciùù!sniff sniff! Quasi quasi vado a controllare che sia tutto a posto sulla tua tana, umana, ok? Ma poi torno perché... io... resto al tuo fianco...
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