Umano: allora ciao Oscar, fai il bravo, ci vediamo tra due giorni. Giochini e mangiare sono presenti, hai Putzli e padrone che si prendono ottima cura di te, direi che sei a posto. Divertiti in giardino e non prendere troppi uccellini.
Oscar: ehm umano, ma non potresti mettermi giù? Odio stare in braccio... che nervoso quando fa così... lasciami, devo andare, non voglio, ho posti da vedere, cose da fare, felini da incontrare, giù subito!
Umano: Un ultimo lungo e vibrante bacino e poi vado. Ciao.
Oscar: E non mi fare quella cosa dietro la nuca che mi vibra tutta la testa... non vedi che i miei baffi si piegano tutti in avanti quando lo fai? Beh non è per il piacere, mi vibra il cervello... che tu evidentemente non hai...
Umano: bene ora vado, ciao Monica ci vediamo tra due giorni e grazie ancora.
Oscar: ottimo appena si gira scappo nel posto verde... certo che sta cosa intorno al collo è davvero fastidiosa, che pruritino! Spetta va che mi do una grattatina e magari riesco pure a toglierlo...
Umano: è già andato in giardino, si vede che gli manco...
Oscar: è ancora in casa, non si è accorto che sono scivolato silenzioso ed agile come un perfetto predatore dritto nel posto verde... hehehehe
Putzli: ciao cucciolo, vieni fatti annusare, hai visto che bel sole? Vieni vicino alla mia cesta che ci scaldiamo le ossa insieme.
Oscar: ciao Putzli, naso contro naso? Sei davvero simpatica! Senti io andrei a vedere se quella famiglia di merli è sempre sul retro... magari ci scappa la pappa...
Putzli: vai ma stai attento, mi aspetto di vederti arrivare con una preda anche per me, nel frattempo io rimango qui a pensare al senso della vita.
Oscar: pensare al senso della vita? Si dice così? Allora noi felini pensiamo al senso della vita il 75% del tempo! Mitico!
Oscar: mmm vediamo... di solito sono sul retro... uno sta di guardia sopra la rete di recinzione, gli altri due beccano qui e là nel posto verde, io arrivo da dietro i vasi di fiori poi passo vicino il muretto, controllo la direzione del vento, annuso per vedere se sento l’odore della loro paura... ci siamo quasi, ora controllo piano piano dietro l’angolo... eccoci! Uccellini miei è arrivato il vostro incubo! Il predatore per definizione, la vostra nemesi!... mi acquatto, sporgo un occhio solo... e finalmente... o porc! Ma non ci sono! Ma è mai possibile? Ma ci sono sempre ed oggi che mi son preparato alla grande caccia non ci sono? E io aspetto... pazienza è il mio nome... che caldo con sto sole... mmm mi sa che non vengono, torno da Putzli... vado da Putzli...
Ciao Putzli, non sono venuti i merli oggi... ma come mai? E pensare che sono stato lì pronto per un sacco di tempo ad aspettarli... dimmi te, per una volta che avevo via libera e non ero dietro all’apertura del muro con l’aria dura... vuoi giocare? Io mi metto dietro i cespugli e tu vieni a cercarmi, che ne dici?
Putzli: ma come parli difficile cucciolo, si chiama finestra non apertura del muro... l’aria dura è il vetro...
Oscar: appunto quello che ho detto io... giochiamo?
Putzli: e poi son vecchia io, devo pensare e per farlo devo stare qui nel cesto e riposare, giocheremo dopo o un altro giorno...
Oscar: ma che barba! Allora adesso annuso tutto il perimetro del nostro territorio per vedere se ci sono stati intrusi...
Putzli: secondo me li trovi... intendo gli intrusi... se ti guardassi intorno vedresti che qualcuno è passato a trovarti
Oscar: è tornato l’umano? Dove!?
Putzli: non l’umano, cucciolo, ci sono i tuoi amici merli...
Oscar: ah ha! Si ma li avevo sentiti... istinto predatorio! Dove sono?!
Putzli: ehm... predatore... se ti giri li troverai nella tua ciotola dell’acqua...
Oscar: Eccoli! Io il predatore, loro, la preda! Li vedo che già tremano all’idea del felino in caccia...
Putzli: a me pare che più che tremare per la paura se la stiano godendo facendosi il bagno... ripeto, nella tua ciotola...
Oscar: piccoli screanzati! Vi faccio vedere io! Che la caccia abbia inizio!
Putzli: ... li hai fatti scappare... predatore...
Oscar: son volati via... e ma come mai?
Putzli: se gli galoppi contro...
Oscar: e mi son distratto...
Putzli: dai vieni qui che ripassiamo la teoria...
Oscar: ‘rivo... uffa... ma che gusto avrà un merlo? Mah!
Qualche tempo dopo...
Putzli: bene, adesso quando li vedi ricordati quello che ti ho spiegato... ora devo riposare anzi pensare...
Oscar: si va bene, io vado in perlustrazione... magari li ribecco e metto in pratica i tuoi saggi consigli...
Qualche tempo dopo...
Oscar: che noia... ho girato tutto il posto verde, sono andato anche in quello oltre il muro, ho controllato i cuccioli di umano che giocavano, ho cacciato quelle piccole cose nere che volano ma ora? Quasi quasi provo a vedere s riesco ad imparare a saltare oltre il posto verde scalando il muretto di metallo trasparente da cui entro ed esco col mio umano... il mio umano! Ma dove sarà? L’ombra del cespuglio ha già toccato il muretto da un po' quindi dovrebbe essere già stato di ritorno... che sia successo qualcosa? Mmm intanto imparo a saltare dall’altra parte poi se nel frattempo l’umano è tornato bene altrimenti mi sa che devo andare a cercarlo...
Dopo vari tentativi...
Oscar: fatto! Son dall’altra parte! E quando si è fuori dal posto verde cosa si fa? Allora vediamo un po'... di solito l’umano va di qua poi si ferma qui vicino queste strisce bianche poi va verso l’altro muretto con un altro posto verde poi sempre dritto fino alle strisce bianche laggiù... eccomi qui... lì c’è il posto verde dove c’è Sophia e dove cado ogni tanto allora questa è la porta ma senza umano non si apre...
Umano sconosciuto: ciao Oscar! Sei caduto dalla finestra anche oggi? Vieni che ti apro il portone, sai tornare a casa da solo o ti devo portare?
Oscar: ciao umano... mi apri? Devo salire dal mio umano, non è ancora venuto a prendermi oggi, sono preoccupato...
Umano sconosciuto: ah ma allora sai la strada! Bravo! Aspetta che suono al tuo padrone... mmm mi sa che non c’è... vuoi venire su da me?
Oscar: mi apri? Il mio umano apre qui, mi apri? Dove vai? Non apri?
Umano sconosciuto: Oscar! Vieni su da noi che aspettiamo che torni il tuo padrone...
Oscar: mmm eppure sono sicuro che era qui che si entra... fammi controllare...
Umano sconosciuto: bravo, entra, lascio la porta aperta nel caso volessi uscire...
Oscar: e ma allora avevo ragione... non è qui che devo entrare... però già che ci sono che faccio? Non controllo tutto? Certo che controllo... bella questa tana... e la lettiera come mai non ce l’abbiamo? Eh? No lettiera no gatti... divano morbidoso... ottimo cucina con acqua corrente... apri l’acqua, dai! Non essere timido... si si apri qui dove tiro le testatine... segui il segnale...
Umano sconosciuto: vuoi le coccole? O vuoi da mangiare? Non ho niente da darti... mi spiace...
Oscar: mmm qui l’ospitalità lascia a desiderare... però un pò d’acqua non si rifiuta a nessuno.... ora devo andare, il mio umano mi starà cercando...
Umano: vai via? Ciao Oscar, dopo vengo a vedere se ti hanno aperto...
Oscar: ciao umano, mi faccio le unghiette sul tappetino di fronte alla tua tana così ti lascio il mio odore e poi vado giù ad aspettare il mio umano...
Qualche tempo dopo...
Oscar: ma dove sarai umano? Ma non mi apri? Io son qui! Non mi vuoi, mi hai abbandonato! Ho bisogno della lettiera, del mio cuscino preferito, delle mie crocchette, dei miei spazi... del mio umano... ma dove sei?
Umana: Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!! Ma dove sei?! Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!! Vieni fuori!!! Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!!
Oscar: son qui, dove dovrei essere? Sono a casa... ma il mio umano non c’è....
Umana: Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!! Dove seiii!!!!!!!! Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!!
Oscar: sono quiii!!!!!
Umana: eccoti! Ma dove eri finito! Mi hai fatto venire un infarto!
Oscar: ciao almeno tu ti preoccupi per me... il mio umano mi ha abbandonato...
Umana: ma sei tornato a casa da solo! Ma che bravo!
Oscar: quando si ha nostalgia si va a casa, si ritorna a casa dopo il temporale, e non c'è più un nemico al mondo che può farci male: il cane fa le feste a tutti senza più abbaiare, si lascia accarezzare
Umana: Povero! Ti manca tanto il tuo padrone? Cercavi Riccardo?
Oscar: Umano ma perché tu non ci sei? Ma perché non chiami? Se non so tu dove sei, se non so tu dove vai, sono qui vicino a te ma non mi vedi... Parlo di te davvero. Parlo di te lo sai. Nella notte cerco te...
Umana: vieni Oscar che andiamo a casa, non scappare più che mi hai fatto perdere dieci anni di vita dallo spavento, vieni che Riccardo torna presto, domani sarà di ritorno...
Oscar: se l’umano non risponde... beh... andato un umano se ne addomestica subito un altro... siamo o non siamo felini?... Umana tu si che mi vuoi bene! la lettiera è pulita? Le crocchette ci sono? Putzli era preoccupata? Questa notte però dormiamo assieme nella tua tana, vero umana? Io dormo a destra...
Umana: mi dai le testate? Ma mi vuoi bene allora!
Oscar: ehm umano, ma non potresti mettermi giù? Odio stare in braccio... che nervoso quando fa così... lasciami, devo andare, non voglio, ho posti da vedere, cose da fare, felini da incontrare, giù subito!
Umano: Un ultimo lungo e vibrante bacino e poi vado. Ciao.
Oscar: E non mi fare quella cosa dietro la nuca che mi vibra tutta la testa... non vedi che i miei baffi si piegano tutti in avanti quando lo fai? Beh non è per il piacere, mi vibra il cervello... che tu evidentemente non hai...
Umano: bene ora vado, ciao Monica ci vediamo tra due giorni e grazie ancora.
Oscar: ottimo appena si gira scappo nel posto verde... certo che sta cosa intorno al collo è davvero fastidiosa, che pruritino! Spetta va che mi do una grattatina e magari riesco pure a toglierlo...
Umano: è già andato in giardino, si vede che gli manco...
Oscar: è ancora in casa, non si è accorto che sono scivolato silenzioso ed agile come un perfetto predatore dritto nel posto verde... hehehehe
Putzli: ciao cucciolo, vieni fatti annusare, hai visto che bel sole? Vieni vicino alla mia cesta che ci scaldiamo le ossa insieme.
Oscar: ciao Putzli, naso contro naso? Sei davvero simpatica! Senti io andrei a vedere se quella famiglia di merli è sempre sul retro... magari ci scappa la pappa...
Putzli: vai ma stai attento, mi aspetto di vederti arrivare con una preda anche per me, nel frattempo io rimango qui a pensare al senso della vita.
Oscar: pensare al senso della vita? Si dice così? Allora noi felini pensiamo al senso della vita il 75% del tempo! Mitico!
Oscar: mmm vediamo... di solito sono sul retro... uno sta di guardia sopra la rete di recinzione, gli altri due beccano qui e là nel posto verde, io arrivo da dietro i vasi di fiori poi passo vicino il muretto, controllo la direzione del vento, annuso per vedere se sento l’odore della loro paura... ci siamo quasi, ora controllo piano piano dietro l’angolo... eccoci! Uccellini miei è arrivato il vostro incubo! Il predatore per definizione, la vostra nemesi!... mi acquatto, sporgo un occhio solo... e finalmente... o porc! Ma non ci sono! Ma è mai possibile? Ma ci sono sempre ed oggi che mi son preparato alla grande caccia non ci sono? E io aspetto... pazienza è il mio nome... che caldo con sto sole... mmm mi sa che non vengono, torno da Putzli... vado da Putzli...
Ciao Putzli, non sono venuti i merli oggi... ma come mai? E pensare che sono stato lì pronto per un sacco di tempo ad aspettarli... dimmi te, per una volta che avevo via libera e non ero dietro all’apertura del muro con l’aria dura... vuoi giocare? Io mi metto dietro i cespugli e tu vieni a cercarmi, che ne dici?
Putzli: ma come parli difficile cucciolo, si chiama finestra non apertura del muro... l’aria dura è il vetro...
Oscar: appunto quello che ho detto io... giochiamo?
Putzli: e poi son vecchia io, devo pensare e per farlo devo stare qui nel cesto e riposare, giocheremo dopo o un altro giorno...
Oscar: ma che barba! Allora adesso annuso tutto il perimetro del nostro territorio per vedere se ci sono stati intrusi...
Putzli: secondo me li trovi... intendo gli intrusi... se ti guardassi intorno vedresti che qualcuno è passato a trovarti
Oscar: è tornato l’umano? Dove!?
Putzli: non l’umano, cucciolo, ci sono i tuoi amici merli...
Oscar: ah ha! Si ma li avevo sentiti... istinto predatorio! Dove sono?!
Putzli: ehm... predatore... se ti giri li troverai nella tua ciotola dell’acqua...
Oscar: Eccoli! Io il predatore, loro, la preda! Li vedo che già tremano all’idea del felino in caccia...
Putzli: a me pare che più che tremare per la paura se la stiano godendo facendosi il bagno... ripeto, nella tua ciotola...
Oscar: piccoli screanzati! Vi faccio vedere io! Che la caccia abbia inizio!
Putzli: ... li hai fatti scappare... predatore...
Oscar: son volati via... e ma come mai?
Putzli: se gli galoppi contro...
Oscar: e mi son distratto...
Putzli: dai vieni qui che ripassiamo la teoria...
Oscar: ‘rivo... uffa... ma che gusto avrà un merlo? Mah!
Qualche tempo dopo...
Putzli: bene, adesso quando li vedi ricordati quello che ti ho spiegato... ora devo riposare anzi pensare...
Oscar: si va bene, io vado in perlustrazione... magari li ribecco e metto in pratica i tuoi saggi consigli...
Qualche tempo dopo...
Oscar: che noia... ho girato tutto il posto verde, sono andato anche in quello oltre il muro, ho controllato i cuccioli di umano che giocavano, ho cacciato quelle piccole cose nere che volano ma ora? Quasi quasi provo a vedere s riesco ad imparare a saltare oltre il posto verde scalando il muretto di metallo trasparente da cui entro ed esco col mio umano... il mio umano! Ma dove sarà? L’ombra del cespuglio ha già toccato il muretto da un po' quindi dovrebbe essere già stato di ritorno... che sia successo qualcosa? Mmm intanto imparo a saltare dall’altra parte poi se nel frattempo l’umano è tornato bene altrimenti mi sa che devo andare a cercarlo...
Dopo vari tentativi...
Oscar: fatto! Son dall’altra parte! E quando si è fuori dal posto verde cosa si fa? Allora vediamo un po'... di solito l’umano va di qua poi si ferma qui vicino queste strisce bianche poi va verso l’altro muretto con un altro posto verde poi sempre dritto fino alle strisce bianche laggiù... eccomi qui... lì c’è il posto verde dove c’è Sophia e dove cado ogni tanto allora questa è la porta ma senza umano non si apre...
Umano sconosciuto: ciao Oscar! Sei caduto dalla finestra anche oggi? Vieni che ti apro il portone, sai tornare a casa da solo o ti devo portare?
Oscar: ciao umano... mi apri? Devo salire dal mio umano, non è ancora venuto a prendermi oggi, sono preoccupato...
Umano sconosciuto: ah ma allora sai la strada! Bravo! Aspetta che suono al tuo padrone... mmm mi sa che non c’è... vuoi venire su da me?
Oscar: mi apri? Il mio umano apre qui, mi apri? Dove vai? Non apri?
Umano sconosciuto: Oscar! Vieni su da noi che aspettiamo che torni il tuo padrone...
Oscar: mmm eppure sono sicuro che era qui che si entra... fammi controllare...
Umano sconosciuto: bravo, entra, lascio la porta aperta nel caso volessi uscire...
Oscar: e ma allora avevo ragione... non è qui che devo entrare... però già che ci sono che faccio? Non controllo tutto? Certo che controllo... bella questa tana... e la lettiera come mai non ce l’abbiamo? Eh? No lettiera no gatti... divano morbidoso... ottimo cucina con acqua corrente... apri l’acqua, dai! Non essere timido... si si apri qui dove tiro le testatine... segui il segnale...
Umano sconosciuto: vuoi le coccole? O vuoi da mangiare? Non ho niente da darti... mi spiace...
Oscar: mmm qui l’ospitalità lascia a desiderare... però un pò d’acqua non si rifiuta a nessuno.... ora devo andare, il mio umano mi starà cercando...
Umano: vai via? Ciao Oscar, dopo vengo a vedere se ti hanno aperto...
Oscar: ciao umano, mi faccio le unghiette sul tappetino di fronte alla tua tana così ti lascio il mio odore e poi vado giù ad aspettare il mio umano...
Qualche tempo dopo...
Oscar: ma dove sarai umano? Ma non mi apri? Io son qui! Non mi vuoi, mi hai abbandonato! Ho bisogno della lettiera, del mio cuscino preferito, delle mie crocchette, dei miei spazi... del mio umano... ma dove sei?
Umana: Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!! Ma dove sei?! Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!! Vieni fuori!!! Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!!
Oscar: son qui, dove dovrei essere? Sono a casa... ma il mio umano non c’è....
Umana: Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!! Dove seiii!!!!!!!! Ooossccaaaarrrrrrr!!!!!!!!!
Oscar: sono quiii!!!!!
Umana: eccoti! Ma dove eri finito! Mi hai fatto venire un infarto!
Oscar: ciao almeno tu ti preoccupi per me... il mio umano mi ha abbandonato...
Umana: ma sei tornato a casa da solo! Ma che bravo!
Oscar: quando si ha nostalgia si va a casa, si ritorna a casa dopo il temporale, e non c'è più un nemico al mondo che può farci male: il cane fa le feste a tutti senza più abbaiare, si lascia accarezzare
Umana: Povero! Ti manca tanto il tuo padrone? Cercavi Riccardo?
Oscar: Umano ma perché tu non ci sei? Ma perché non chiami? Se non so tu dove sei, se non so tu dove vai, sono qui vicino a te ma non mi vedi... Parlo di te davvero. Parlo di te lo sai. Nella notte cerco te...
Umana: vieni Oscar che andiamo a casa, non scappare più che mi hai fatto perdere dieci anni di vita dallo spavento, vieni che Riccardo torna presto, domani sarà di ritorno...
Oscar: se l’umano non risponde... beh... andato un umano se ne addomestica subito un altro... siamo o non siamo felini?... Umana tu si che mi vuoi bene! la lettiera è pulita? Le crocchette ci sono? Putzli era preoccupata? Questa notte però dormiamo assieme nella tua tana, vero umana? Io dormo a destra...
Umana: mi dai le testate? Ma mi vuoi bene allora!
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