Sono andato via per un week end ed ho lasciato Oscar a casa di Putzli al ritorno...
Umano: Ciao Monica, sono arrivato a prendere la belva! Ciao Oscarone bello sono qui! Ti sono mancato?
Oscar: ciao umano, finalmente! Ma dove ti eri cacciato? Ma come son felice che sei tornato! Pensavo mi avessi abbandonato! Fatti annusare che controllo se sei veramente te... Anzi no! Non sono felice per niente! Tu sei cattivo con me perché mi lasci da solo e guardi la scatola luminosa! “Adesso ostento indifferenza, mi metto sotto il tavolo e mi faccio la toeletta come se non fosse mai arrivato così impara...”
Umano: Monica hai visto? Fa finta di non vedermi! Dai Oscar vieni qui dal tuo papà! Fatti vedere!
Oscar: ora lo faccio soffrire ancora un po’ e poi gli racconto quello che mi è successo... ah adesso capisci cosa vuol dire essere lasciati in giro, eh?Vedi che non ti sta bene se ti sono indifferente?
Umano: mi fa troppo ridere quando fa la scena dell’indifferente! Ora lo guardo e strizzo gli occhi così rifacciamo amicizia, ci casca sempre, vero Oscarino bello di papà? hehehe
Oscar: eccolo, lo sapevo, basta così poco per farlo sentire in colpa... bravo umano ora segui bene la mia toeletta, guarda bene cosa mi lecco, vedi?
Umano: adesso si fa il bagnetto e poi facciamo di nuovo amicizia... sempre la solita solfa quando lo lascio da voi o dalle nonne...
Oscar: Devo rifarlo? Ma sei accecato? Hai visto? Guarda bene... slurp la zampetta!... slurp slurp...
Umano: ma cos’hai sulla zampa? È sporca? Fammi vedere...
Oscar: finalmente se n’è accorto! Ha visto! Pane e volpe e succo d’aquilotto la mattina il mio padrone! Bene, ora scena drammatica, piccola zoppicata e miagolio al tocco... ah si è vero, occhietti tristi tristi...
Umano: Oddio! Ma è sangue! Ma cos’è successo!? Ossignore! Ma ti manca un’unghia! Ma dai! Ma sempre sulla stessa zampa!
Oscar: si tanto dolore! Povero piccolo io! Povero piccolo Oscar! Sniff sniff...
Monica: mi dispiace tanto! Non mi ero accorta di nulla! Mi dispiace davvero, deve averlo fatto da poco perché non ho notato niente di sospetto fino ad ora.
Umano: non ti preoccupare, sono cose che succedono quando li lasci liberi in giardino, poi lui è tonto, troppo abituato all’appartamento, hehehe.
Oscar: si datemi attenzioni, si! Che dolore! Hihihi carezze dietro all’orecchio per favore... oh si! Che godur... ehm che dolore! Il veterinario per favore sto per svenire! Ecco bravi tenetemi stretto stretto in braccio! Insomma ho trovato il mio peloso con un’unghietta in meno, probabilmente gli era rimasta incastrata nella legna per il caminetto o nel tronco dell’albero in giardino, niente di preoccupante.
Umano: ciao mamma, Oscar si è fatto male ad un’unghia, domani dovrò chiamare la veterinaria...
Nonna: ma povero il mio piccolino! Si è fatto male! Fammi vedere la bua! Ma c’è sangue! Chissà che male poverino!
Oscar: ma vieni! C’è anche l’umana dal pelo bianco! Mitico! Oh si dolore! Tanto dolore! Ma potrebbe sicuramente migliorare se mi deste da mangiare... capisci?! Cibo!
Umano: mi sa che tanto male non gli fa... camminare cammina bene l’appetito non gli manca e poi hai visto come ha saltato quando ho preso l’umido dallo scaffale?
Oscar: ho così tanto dolore che mi sento di dover dormire assieme a te umano... povero piccolo me!
Il giorno dopo la veterinaria mi conferma che non è nulla di grave,probabilmente gli è rimasta l’unghia incastrata da qualche parte in giardino e lui ha pensato bene di tirare e si è strappato l’unghietta nella parte rosa che è vascolarizzata da qui il sangue. Dieci o quindici giorni e sarà come nuova. Nel frattempo per qualche giorno niente giardino e per quanto riguarda la lettiera meglio usare quella a cristalli invece della sabbietta conglomerante in modo che la polvere non si annidi sulla ferita.
Umano: ciao mamma, siamo tornati, la veterinaria ha detto che va tutto bene, solo dovremo usare questa lettiera a cristalli invece della sabbietta che usiamo di solito.
Oscar: ciao umana, lo sai che siamo andati dall’umana dal pelo verde e mi ha guardato e tocchignato tutto? Avevo una paura che mi facesse quella cosa dietro! Eh ma io la coda la tengo sempre ben vicina al corpo... mica son matto! Mi daresti un po’ di umido? Mi è venuta una famona felina!Poco dopo...
Umano: ecco fatto, lettiera cambiata, speriamo che gli vada bene...
Oscar: cosa fate voi due vicino alla mia sabbietta? Ma ha un odore diverso,fammi controllare...Oh! Ma guarda! Ma è bianchissima! E che rumorosa che è! Non mi piace,voglio la mia, ridatemi la sabbietta! Anzi come segno di sdegno ora ci faccio pure la pipì sopra...
Umano: meno male, gli deve piacere, l’ha fatta subito, ero un po’ timoroso...
Oscar: che schifo! Non assorbe! Mi sono bagnato la zampina scavando! Fammi scrollare, vah! Le 3 di mattina...
Oscar: umano vieni a cambiare la sabbietta? Umano! La sabbietta nuova puzza! Ho fatto la cacca e non si copre bene come con l’altra, non mi piace...
Umano: Oscar ho sonno! Ti voglio bene anche io, grattino e poi si dorme,ok?Le 7 di mattina...
Oscar: alla buon ora! Senti io avrei bisogno di fare le mie cose ma sento l’odore della pipì... anche se tu non lo senti e mi da fastidio, mi ridaila mia sabbietta?
Umano: ciao Oscar buon giorno! Tutto bene? Niente topolini?
Nonna: mi sa che non gli piace la nuova lettiera, vedi che non ci va volentieri? La annusa e poi scrolla la zampina davanti come quando non gli piace qualcosa.
Umano: mi sa anche a me... proviamo a mettere la cassettina sul terrazzo aperta. Togliamo la copertura così prende aria e si asciuga il fondo,magari va meglio...
Oscar: ecco bravi che me la togliete... umano togli subito la produzione solida che non ci si può star vicino poi ridarmi la mia sabbietta classica,torniamo alle origini... io intanto vado a controllare la ciotola delle crocchette...
Umano: ciao a tutti e due, vado a lavorare, ci vediamo dopo!
Oscar: ciao umano, stai tranquillo, la controllo io l’umana dal pelo bianco. Buona caccia!
Poco dopo...
Oscar: ma... ma... ma la mia sabbietta dove l’avete messa? Ehm umana! Manca la sabbietta ed io avrei un’urgenza! Ehm scusa umana, vieni che qui siamo sull’orlo di una tragedia!
Nonna: ma non è qui la cassetta! L’ho messa sul terrazzo! Vieni che ti porto...
Oscar: ehm umana... questo non è il posto della sabbietta, il posto giusto per fare queste cose è dove le fate anche voi e poi... beh insomma... non per insistere ma... la sabbietta non l’avete rimessa, c’è sempre sta cosa bianca che mi fastidia non poco... e poi non so esattamente cosa ma manca qualcosa...
Nonna: dai su, fai le tue cose così pulisco...
Oscar: no, guarda o mi date quello a cui sono abituato o non mi viene! Non ce la faccio, davvero... vedi che ci sto provando? Non mi viene, è inutile e poi se mi stai a guardare mentre sono nell’atto e mi sforzo di farmi andare bene anche sta sabbietta di certo non mi aiuti! ah ecco cos’era che mancava! La copertura della cassettina! Me l’avete portata via! Ma dai! Ma mi avete messo in piazza! Oddio! Guarda la vicina! Mi osserva mentre sono in produzione! E mi chiama e ride! Ma non è normale chiamare un essere vivente nel momento dell’espressione della sua fisicità... ma umana l’hai vista la vicina? Mi sta chiamando mentre io sto ... producendo... ci siamo capiti? Ridatemi subito la copertura, ho bisogno di concentrazione e di riservatezza, ridatemi la mia sabbietta, ho bisogno di grattare e vedere il fondo pulito non giallino, puzzolente ed umidiccio e poi ultimo nella lista ma non ultimo nelle priorità rimettete subito la mia sabbietta nella stanza dei bisogni, non in piazza!
Il giorno dopo abbiamo deciso di ricambiare la lettiera e tornare dai cristalli alla conglomerante a cui Oscar è abituato. Oscar era molto felice e per ringraziarci ci ha benedetti con una razione doppia di numero uno e numero due ovviamente da dentro la sua cassetta rigorosamente chiusa con il suo sportellino trasparente da cui ci guardava con somma soddisfazione. Al momento la sua unghietta sta crescendo bene senza problemi e lui me ne da prova giornalmente lasciandomi tanti bei graffietti sulle mani. Non lo fa apposta ma gli piace tanto fare il coniglio con le zampette dietro...
Umano: Ciao Monica, sono arrivato a prendere la belva! Ciao Oscarone bello sono qui! Ti sono mancato?
Oscar: ciao umano, finalmente! Ma dove ti eri cacciato? Ma come son felice che sei tornato! Pensavo mi avessi abbandonato! Fatti annusare che controllo se sei veramente te... Anzi no! Non sono felice per niente! Tu sei cattivo con me perché mi lasci da solo e guardi la scatola luminosa! “Adesso ostento indifferenza, mi metto sotto il tavolo e mi faccio la toeletta come se non fosse mai arrivato così impara...”
Umano: Monica hai visto? Fa finta di non vedermi! Dai Oscar vieni qui dal tuo papà! Fatti vedere!
Oscar: ora lo faccio soffrire ancora un po’ e poi gli racconto quello che mi è successo... ah adesso capisci cosa vuol dire essere lasciati in giro, eh?Vedi che non ti sta bene se ti sono indifferente?
Umano: mi fa troppo ridere quando fa la scena dell’indifferente! Ora lo guardo e strizzo gli occhi così rifacciamo amicizia, ci casca sempre, vero Oscarino bello di papà? hehehe
Oscar: eccolo, lo sapevo, basta così poco per farlo sentire in colpa... bravo umano ora segui bene la mia toeletta, guarda bene cosa mi lecco, vedi?
Umano: adesso si fa il bagnetto e poi facciamo di nuovo amicizia... sempre la solita solfa quando lo lascio da voi o dalle nonne...
Oscar: Devo rifarlo? Ma sei accecato? Hai visto? Guarda bene... slurp la zampetta!... slurp slurp...
Umano: ma cos’hai sulla zampa? È sporca? Fammi vedere...
Oscar: finalmente se n’è accorto! Ha visto! Pane e volpe e succo d’aquilotto la mattina il mio padrone! Bene, ora scena drammatica, piccola zoppicata e miagolio al tocco... ah si è vero, occhietti tristi tristi...
Umano: Oddio! Ma è sangue! Ma cos’è successo!? Ossignore! Ma ti manca un’unghia! Ma dai! Ma sempre sulla stessa zampa!
Oscar: si tanto dolore! Povero piccolo io! Povero piccolo Oscar! Sniff sniff...
Monica: mi dispiace tanto! Non mi ero accorta di nulla! Mi dispiace davvero, deve averlo fatto da poco perché non ho notato niente di sospetto fino ad ora.
Umano: non ti preoccupare, sono cose che succedono quando li lasci liberi in giardino, poi lui è tonto, troppo abituato all’appartamento, hehehe.
Oscar: si datemi attenzioni, si! Che dolore! Hihihi carezze dietro all’orecchio per favore... oh si! Che godur... ehm che dolore! Il veterinario per favore sto per svenire! Ecco bravi tenetemi stretto stretto in braccio! Insomma ho trovato il mio peloso con un’unghietta in meno, probabilmente gli era rimasta incastrata nella legna per il caminetto o nel tronco dell’albero in giardino, niente di preoccupante.
Umano: ciao mamma, Oscar si è fatto male ad un’unghia, domani dovrò chiamare la veterinaria...
Nonna: ma povero il mio piccolino! Si è fatto male! Fammi vedere la bua! Ma c’è sangue! Chissà che male poverino!
Oscar: ma vieni! C’è anche l’umana dal pelo bianco! Mitico! Oh si dolore! Tanto dolore! Ma potrebbe sicuramente migliorare se mi deste da mangiare... capisci?! Cibo!
Umano: mi sa che tanto male non gli fa... camminare cammina bene l’appetito non gli manca e poi hai visto come ha saltato quando ho preso l’umido dallo scaffale?
Oscar: ho così tanto dolore che mi sento di dover dormire assieme a te umano... povero piccolo me!
Il giorno dopo la veterinaria mi conferma che non è nulla di grave,probabilmente gli è rimasta l’unghia incastrata da qualche parte in giardino e lui ha pensato bene di tirare e si è strappato l’unghietta nella parte rosa che è vascolarizzata da qui il sangue. Dieci o quindici giorni e sarà come nuova. Nel frattempo per qualche giorno niente giardino e per quanto riguarda la lettiera meglio usare quella a cristalli invece della sabbietta conglomerante in modo che la polvere non si annidi sulla ferita.
Umano: ciao mamma, siamo tornati, la veterinaria ha detto che va tutto bene, solo dovremo usare questa lettiera a cristalli invece della sabbietta che usiamo di solito.
Oscar: ciao umana, lo sai che siamo andati dall’umana dal pelo verde e mi ha guardato e tocchignato tutto? Avevo una paura che mi facesse quella cosa dietro! Eh ma io la coda la tengo sempre ben vicina al corpo... mica son matto! Mi daresti un po’ di umido? Mi è venuta una famona felina!Poco dopo...
Umano: ecco fatto, lettiera cambiata, speriamo che gli vada bene...
Oscar: cosa fate voi due vicino alla mia sabbietta? Ma ha un odore diverso,fammi controllare...Oh! Ma guarda! Ma è bianchissima! E che rumorosa che è! Non mi piace,voglio la mia, ridatemi la sabbietta! Anzi come segno di sdegno ora ci faccio pure la pipì sopra...
Umano: meno male, gli deve piacere, l’ha fatta subito, ero un po’ timoroso...
Oscar: che schifo! Non assorbe! Mi sono bagnato la zampina scavando! Fammi scrollare, vah! Le 3 di mattina...
Oscar: umano vieni a cambiare la sabbietta? Umano! La sabbietta nuova puzza! Ho fatto la cacca e non si copre bene come con l’altra, non mi piace...
Umano: Oscar ho sonno! Ti voglio bene anche io, grattino e poi si dorme,ok?Le 7 di mattina...
Oscar: alla buon ora! Senti io avrei bisogno di fare le mie cose ma sento l’odore della pipì... anche se tu non lo senti e mi da fastidio, mi ridaila mia sabbietta?
Umano: ciao Oscar buon giorno! Tutto bene? Niente topolini?
Nonna: mi sa che non gli piace la nuova lettiera, vedi che non ci va volentieri? La annusa e poi scrolla la zampina davanti come quando non gli piace qualcosa.
Umano: mi sa anche a me... proviamo a mettere la cassettina sul terrazzo aperta. Togliamo la copertura così prende aria e si asciuga il fondo,magari va meglio...
Oscar: ecco bravi che me la togliete... umano togli subito la produzione solida che non ci si può star vicino poi ridarmi la mia sabbietta classica,torniamo alle origini... io intanto vado a controllare la ciotola delle crocchette...
Umano: ciao a tutti e due, vado a lavorare, ci vediamo dopo!
Oscar: ciao umano, stai tranquillo, la controllo io l’umana dal pelo bianco. Buona caccia!
Poco dopo...
Oscar: ma... ma... ma la mia sabbietta dove l’avete messa? Ehm umana! Manca la sabbietta ed io avrei un’urgenza! Ehm scusa umana, vieni che qui siamo sull’orlo di una tragedia!
Nonna: ma non è qui la cassetta! L’ho messa sul terrazzo! Vieni che ti porto...
Oscar: ehm umana... questo non è il posto della sabbietta, il posto giusto per fare queste cose è dove le fate anche voi e poi... beh insomma... non per insistere ma... la sabbietta non l’avete rimessa, c’è sempre sta cosa bianca che mi fastidia non poco... e poi non so esattamente cosa ma manca qualcosa...
Nonna: dai su, fai le tue cose così pulisco...
Oscar: no, guarda o mi date quello a cui sono abituato o non mi viene! Non ce la faccio, davvero... vedi che ci sto provando? Non mi viene, è inutile e poi se mi stai a guardare mentre sono nell’atto e mi sforzo di farmi andare bene anche sta sabbietta di certo non mi aiuti! ah ecco cos’era che mancava! La copertura della cassettina! Me l’avete portata via! Ma dai! Ma mi avete messo in piazza! Oddio! Guarda la vicina! Mi osserva mentre sono in produzione! E mi chiama e ride! Ma non è normale chiamare un essere vivente nel momento dell’espressione della sua fisicità... ma umana l’hai vista la vicina? Mi sta chiamando mentre io sto ... producendo... ci siamo capiti? Ridatemi subito la copertura, ho bisogno di concentrazione e di riservatezza, ridatemi la mia sabbietta, ho bisogno di grattare e vedere il fondo pulito non giallino, puzzolente ed umidiccio e poi ultimo nella lista ma non ultimo nelle priorità rimettete subito la mia sabbietta nella stanza dei bisogni, non in piazza!
Il giorno dopo abbiamo deciso di ricambiare la lettiera e tornare dai cristalli alla conglomerante a cui Oscar è abituato. Oscar era molto felice e per ringraziarci ci ha benedetti con una razione doppia di numero uno e numero due ovviamente da dentro la sua cassetta rigorosamente chiusa con il suo sportellino trasparente da cui ci guardava con somma soddisfazione. Al momento la sua unghietta sta crescendo bene senza problemi e lui me ne da prova giornalmente lasciandomi tanti bei graffietti sulle mani. Non lo fa apposta ma gli piace tanto fare il coniglio con le zampette dietro...
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